FICIESSE, UNA BELLA REALTÀ FATTA DI UOMINI LIBERI – di Davide Mililli

sabato 21 novembre 2009

Sabato 14 novembre ho partecipato ad un grande momento di democrazia per i cittadini della guardia di finanza. Si, cittadini perché è questo che sono i finanzieri in Italia; cittadini italiani, cittadini europei e del mondo.

La solidarietà tra cittadini e finanzieri è un compito arduo da comprendere soprattutto da chi la militarità la vive quotidianamente subendola. La subiscono coloro che non hanno la fortuna di conoscere altro che quel mondo militare e la loro vita è subordinata solo a quel mondo.

Cerco di spiegarmi. Anche se ormai da più parti viene riconosciuto un senso di “umanità” da parte di chi comanda e non dirige, ci sono ancora soggetti che non hanno compreso che questa distanza di superiorità non può coesistere con la professionalità che siamo chiamati a dimostrare ogni giorno del nostro servizio. C’è ancora chi personalizza all’estremo ciò che deve essere a beneficio di tutti e non solo di pochi.

Per fortuna che esiste questa realtà, per fortuna che esiste Ficiesse, questa bella realtà. Ha dimostrato veramente che la Guardia di finanza è composta di uomini e non di caporali. E per fortuna la gerarchia ha capito che si stava sbagliando a demonizzare questa associazione, lo Stato maggiore avrebbe fatto autogol, avrebbe creato dei martiri. Ebbene, non abbiamo bisogno di martiri; abbiamo bisogno di uomini che con uomini provano a far diventare cittadini gli uomini militari. I finanzieri sono anche cittadini, sono uomini e non caporali.

Ora manca solo il cambiamento, è questa la sfida che Ficiesse ha dinnanzi. È questa la sfida che gli uomini devono vincere ovvero quella della completa democratizzazione dell’ambiente della Guardia di finanza. Solo uomini liberi possono aiutare altri uomini a sentirsi finalmente liberi. Liberi di parlare, scrivere, pensare in modo collaborativo e solidale, uomini tra gli uomini.

Tutti questi sentimenti hanno sconvolto positivamente la mia mente, mi hanno fatto finalmente capire che sono un uomo non solo militare ma, e soprattutto, uomo libero. Libero di pensare, di partecipare, di socializzare. E tutto questo in poche ore.

Alle volte basta poco e si riesce a scordare quello che è stato il passato. Sono ancora e mi sentirò sempre un finanziere ma voglio essere, soprattutto uomo. Non penso che far parte di un gruppo quale Ficiesse mi farà scordare i miei doveri, anzi, mi farà essere più cosciente delle mie possibilità.

Grazie Ficiesse, grazie perché a me è sembrato rinascere a nuova vita, sento scorrere finalmente una linfa vitale nuova, vedo un nuovo obiettivo, una nuova sfida da vincere.

DAVIDE MILILLI
Componente Direttivo nazionale Ficiesse
 


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