CONTI PUBBLICI:CORTE CONTI, DUBBI INCASSI LOTTA EVASIONE. STUDIO, IN 2010 NECESSARI 256 MLD PER RIFINANZIARE DEBITO
CONTI PUBBLICI:CORTE CONTI,DUBBI INCASSI LOTTA EVASIONE/ANSA
STUDIO, IN 2010 NECESSARI 256 MLD PER RIFINANZIARE DEBITO
(di Manuela Tulli)
(ANSA) - ROMA, 28 DIC - La lotta all'evasione fiscale non
puo' essere utilizzata per coprire nuove voci di spesa perche'
e' una misura ''dagli esiti incerti''. Il monito arriva dalla
Corte dei Conti che, in particolare, critica questa copertura
utilizzata quest'anno nella manovra estiva. Le norme sul
contrasto ai paradisi fiscali, gli arbitraggi fiscali
internazionale e sullo scudo fiscale, sul quale il governo ha
puntato per un maggior gettito nel 2009, ''appaiono insistere
sulla stessa base imponibile'', fa notare poi la Corte dei
Conti, e ''sono legate tra loro da un rapporto di
alternativita'''.
Dubbi sono espressi dalla Corte anche sulle misure che
vengono coperte con gli attesi incassi da gioco, come per
esempio quelle riguardanti gli interventi post-terremoto in
Abruzzo. Le osservazioni della Corte sono contenute nella
'Relazione sulle tipologie delle coperture adottate e sulle
tecniche di quantificazione degli oneri relativi alle leggi
pubblicate nel quadrimestre maggio-agosto 2009', tra le quali
figurano appunto la manovra estiva e il decreto Abruzzo.
Intanto uno studio sui conti pubblici dell'area ricerche di
Unicredit evidenzia che L'Italia dovra' raccogliere nel 2010 256
miliardi di euro per rifinanziare il suo debito pubblico, una
cifra stabile rispetto al 2009 (257 miliardi). Il prossimo sara'
un anno ''ancora intenso per le finanze pubbliche'' dei Paesi
europei alle prese con crisi e sostegno all'economia, i quali
dovranno reperire sui mercati 1.098 miliardi di euro, in leggero
calo rispetto all'anno che si sta per chiudere. Tornando all'analisi della Corte dei Conti, e' dura la
critica, anche se non del tutto nuova, sull'utilizzo degli
incassi della lotta all'evasione per la copertura di maggiori
spese o minori entrate. ''Sussiste il problema dell'incertezza
sugli effetti di gettito ascrivibili alla lotta all'evasione -
scrive la Corte nella Relazione in questione - a causa
dell'assenza di affidabili meccanismi e metodologie di verifica
a posteriori che consentano di distinguere con certezza
l'effettivo recupero di evasione dagli effetti imputabili al
ciclo economico o a fattori normativi o, anche, a meri errori di
stima''.
Discorso analogo anche sul gettito dai giochi, utilizzato dal
governo per coprire una parte degli interventi per il
dopo-terremoto in Abruzzo. La Corte in proposito giudica
''consistenti'' le argomentazioni dei Monopoli sulla novita'
delle formule di gioco introdotte e circa il buon andamento
generale del settore, ma ''non appare comunque ispirata a
criteri prudenziali'' affidare la copertura di oneri tanto
elevati, quali quelli della ricostruzione dell'Abruzzo,
''all'alea di comportamenti individuali connessi a consumi che
presentano comunque - conclude la Corte dei Conti - un elevato
grado di elasticita'''. (ANSA).