CARABINIERI: TRASFERIMENTI PIU'FACILI PER CONIUGI IN UNIFORME - CARABINIERI: GALLITELLI, FUSIONE CON PS?PROBLEMA NON SI PONE
CARABINIERI: TRASFERIMENTI PIU'FACILI PER CONUGI IN UNIFORME
(ANSA) - ROMA, 3 FEB - Se lui e lei vestono entrambi
l'uniforme dei carabinieri il trasferimento per riunire la
famiglia sara' piu' facile. L'Arma - ha spiegato in Commissione
Difesa, al Senato, il comandante generale Leonardo Gallitelli -
ha infatti ''appena definito una disciplina interna che,
integrando la tutela gia' riconosciuta dall'ordinamento statale,
consentira' all'amministrazione di risolvere i ricorrenti
problemi di ricongiungimento familiare, anche a favore di quanti
non sono destinatari di benefici sanciti dalle norme vigenti''.
Questa disciplina, ''oltre a regolare l'assegnazione degli
incarichi nei casi di matrimonio tra carabinieri, sempre piu'
frequenti - ha aggiunto - agevolera' il ricongiungimento sia con
il coniuge lavoratore sia con quello casalingo, allo scopo di
sostenere anche le famiglie monoreddito''.
Si tratta di una delle misure messe a punto dall'Arma ''per
venire incontro alle esigenze del personale'', la cui condizione
resta in testa alle priorita' dell'istituzione. Nella stessa
ottica si inquadra anche il cosiddetto ''trasferimento
temporaneo'': un provvedimento di durata variabile, che
mediamente oscilla tra i 3 e i 6 mesi, attraverso cui il comando
generale e i comandanti di Legione consentono al militare di
fronteggiare ''gravi evenienze''. E' quello che e' successo
all'Aquila: il comando generale ha infatti disposto, a richiesta
degli interessati, 158 trasferimenti temporanei di carabinieri
di ogni grado (originari abruzzesi e in servizio in altre
regioni italiane) che avevano subito gravi danni a causa del
terremoto. Tutto cio', ha detto Gallitelli, ''per consentirgli
di essere vicini ai loro affetti e ai loro beni''. (ANSA).
CARABINIERI: GALLITELLI, FUSIONE CON PS?PROBLEMA NON SI PONE
FOCUS SU CONDIZIONE MILITARE, MODERNITA' ARMA E PATRIMONIO UMANO
(ANSA) - ROMA, 3 FEB - La ventilata ''fusione'' tra
Carabinieri e Polizia? ''E' un problema che non si pone'', dice
il comandante generale dell'Arma, Leonardo Gallitelli, in una
audizione davanti alla Commissione Difesa di Palazzo Madama.
Secondo Gallitelli e' un argomento ''piu' giornalistico che
altro, non e' nella concretezza''. ''Io - spiega - sono
assolutamente contrario, ma e' una contrarieta' nell'ordine
delle cose''. ''Con la Polizia di Stato - afferma il comandante
generale - siamo in assoluta convergenza di fini e di obiettivi,
siamo amici fraterni, facciamo lo stesso mestiere e dire che i
rapporti interpersonali sono eccellenti e' poco'', ma ognuno ha
la sua ''cifra distintiva'' e ''credo che il problema non si
ponga nemmeno. Penso che in questo momento anche il ministro
Maroni possa essere d'accordo con me''.
Prescindendo poi da ogni ipotesi di 'fusione', nel corso del
suo intervento il generale Gallitelli ha posto l'accento sulla
''condizione militare'', propria dei carabinieri, che ''ha in
se' i presupposti etici e giuridici per sostenere la tensione
morale dei singoli e per garantire la coesione di strutture pur
fortemente decentrate, come le nostre Stazioni, in ragione del
radicato senso della disciplina e del rigoroso rispetto della
dignita' della persona, cui tutti i militari sono educati.
E' sulla base di questi fondamentali presupposti - ha detto -
che l'Arma puo' oggi presentarsi quale Istituzione con
un'efficienza matura e straordinariamente moderna''.
''L'Arma sa - ha aggiunto - che la sua identita', la sua
cifra istituzionale e' nell'impareggiabile patrimonio dei propri
uomini e delle proprie donne, con i loro ideali e le loro salde
motivazioni professionali, ma anche con le ansie e le
preoccupazioni trasmesse dalla societa' contemporanea, nella
quale vivono in modo partecipe e, comunque, sempre orientati al
bene comune''. (ANSA).