CONCUSSIONE: ARRESTATI DUE MILITARI GDF POZZUOLI. PRETESE TANGENTI DI MIGLIAIA DI EURO SULLE VERIFICHE FISCALI - TANGENTI: 'CANCELLAVA' DEBITI, PRESO FUNZIONARIO EQUITALIA - FISCO: LOTTA EVASIONE, IN 2009 INCASSI RECORD A 8 MLD.
CONCUSSIONE: ARRESTATI DUE MILITARI GDF POZZUOLI
PRETESE TANGENTI DI MIGLIAIA DI EURO SULLE VERIFICHE FISCALI
(ANSA) - NAPOLI, 10 FEB - Concussione continuata e falso in
atto pubblico: sono i reati di cui rispondono un maresciallo e
un brigadiere della Guardia di finanza, in servizio nella
compagnia di Pozzuoli (Napoli), che riscuotevano tangenti dagli
imprenditori sottoposti a verifica fiscale.
Leonardo Fiorentino, 48 anni, originario della cittadina
flegrea, e Raffaele Raguseo, 43 anni, originario di Barletta,
sono stati arrestati oggi dai militari della Gdf di Giugliano,
su richiesta della Dda.
Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali - anche
a bordo dell'auto di servizio - e' emerso che i due invidiavano
i colleghi cui venivano affidati incarichi piu' importanti, e si
lamentavano di dover effettuare soltanto controlli modesti, a
imprenditori ''che non avevano gli occhi per piangere''. Una
condizione che non permetteva di pretendere tangenti
consistenti. Inoltre, ci sarebbe stato, proprio fra i loro
colleghi, qualcuno che avanzava pretese sui proventi
dell'attivita' illecita.
Nel corso delle verifiche fiscali a carico di diverse
societa' della zona, i finanzieri inducevano dunque i titolari a
versare tangenti di diverse migliaia di euro. Chi provava a fare
resistenza veniva minacciato di ritorsioni, proprio sul fronte
delle verifiche fiscali. I finanzieri si prestavano pero' a
favorire i titolari concussi, omettendo di rilevare la
contabilita' in nero.
Nel caso di alcune verifiche ad un distributore di benzina,
il titolare era stato addirittura costretto a consegnare a due
militari alcuni blocchetti di buoni benzina.
I due indagati rispondono anche di falso ideologico, avendo
questi sistematicamente falsificato i fogli di servizio, per non
far risultare i contatti e gli appuntamenti con gli imprenditori
concussi, per concordare le modalita' di pagamento delle
tangenti.(ANSA).
TANGENTI: 'CANCELLAVA' DEBITI, PRESO FUNZIONARIO EQUITALIA
(ANSA) - CASERTA, 10 FEB- E' accusato di aver garantito,
dietro il pagamento di somme di denaro, indebite agevolazioni,
attraverso la riduzione dell'esposizione debitoria e in alcuni
casi la fittizia cancellazione del debito di persone fisiche e
giuridiche nei confronti di Equitalia Polis Spa. Un
funzionario dell'ente di riscossione, Vincenzo Padriciello, di
39 anni, di Capodrise (Ce), e' stato arrestato oggi dalla
Guardia di Finanza che ha eseguito un provvedimento emesso dal
gip del tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
Nell'inchiesta, condotta dalla locale procura della Repubblica,
sono coinvolte altre due persone: si tratta Domenico Sarnataro,
di 50 anni, di Pozzuoli, che ha ottenuto il beneficio degli
arresti domiciliari, e Francesco Parente, di 36 anni di
Grazzanise, al quale e' stata applicata la misura dell'obbligo
di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Le accuse, a vario titolo, sono di falsita' materiale
commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, truffa e
corruzione per la commissione di atti contrari ai doveri
d'ufficio.
Uno degli episodi di corruzione piu' importante nell'ambito
delle indagini, hanno spiegato in una conferenza stampa il
procuratore della Repubblica di S.Maria Capua Vetere, Corrado
Lembo,il procuratore aggiunto Luigi Gay ed dal comandante della
Guardia di Finanza di Caserta, colonnello Francesco Saverio
Mannozzi, ha riguardato, in particolare, la cancellazione di una
parte dell'ipoteca che gravava su quattro immobili di una
societa' di Villa Literno, per un valore di circa 370.000 euro;
una ipoteca iscritta in favore dell'Equitalia a tutela della
riscossione degli ingenti debiti accumulati negli anni,
costituiti da varie cartelle di pagamento, relative a crediti
vantati dal fisco e da istituti previdenziali.
Padriciello e' accusato di avere attestato l'avvenuto pagamento
ad estinzione del debito erariale per 170 mila euro. Gli
immobili sono stati poi venduti determinando il depauperamento
del patrimonio societario, e privando, cosi', hanno spiegato,
gli investigatori, l'erario di un sicuro introito.
Padriciello e' accusato, anche di avere in piu' occasioni, in
cambio di somme di denaro ridotto l'importo degli interessi di
mora maturati sulle cartelle di pagamento di altre persone,
soprattutto imprenditori. Francesco Parente e' coinvolto
nell'indagine perche' sospettato di avere corrisposto a
Padriciello, in cambio di favori, 10 mila euro mentre Sarnataro
e' ritenuto dagli investigatori il procacciatore, per conto del
funzionario, di persone gravate da debiti nei confronti di
Equitalia.(ANSA).
FISCO: LOTTA EVASIONE, IN 2009 INCASSI RECORD A 8 MLD/ANSA
BEFERA, BASTA PROFESSIONISTI CHE AGEVOLANO GLI EVASORI
(ANSA) - ROMA, 10 FEB - La lotta all'evasione fiscale ha dato
nel 2009 risultati ''record'', superiori agli 8 miliardi. A
sottolinearlo e' il direttore dell'Agenzia delle Entrate Attilio
Befera che, parlando alla Commissione Finanze della Camera, in
ogni caso sottolinea che ''molto resta ancora da fare''. Per
scovare gli evasori serve anche la collaborazione dei
commercialisti e dunque ''e' ora di finirla - ha sottolineato -
con i professionisti che agevolano l'evasione''. Befera
interviene anche sull'annunciata riforma fiscale: ''Ben venga
una revisione del sistema che dal 1971 ad oggi ha visto piu' o
meno ogni anno un intervento di rattoppo piu' per esigenze di
bilancio che di riforma''. E ricorda che tra agevolazioni,
deduzioni e detrazioni ci sono ''140 tipologie diverse che
spesso non danno grandissimi vantaggi ma fanno aumentare le
pagine delle dichiarazioni''.
Il direttore delle Entrate ha poi fornito i dati sui rimborsi
fiscali: nel 2009 sono stati erogati due milioni di rimborsi a
famiglie e imprese per un importo di 14,6 miliardi di euro. Una
boccata d'ossigeno in tempi di crisi. E per quanto riguarda i
contribuenti in maggiore difficolta', che oltre tutto hanno una
cartella di pagamento, Befera fa sapere che ''fino ad oggi sono
state concesse oltre 620.000 rateazioni per un importo di oltre
10 miliardi di euro''.
Per quanto riguarda i dati sul contenzioso, invece, l'Agenzia
delle Entrate soccombe piu' o meno una volta su due: vince il
57% delle cause presso le commissioni tributarie provinciali, il
50% in Cassazione e il 47% nelle commissioni regionali (anche se
per valore il rapporto e' a sempre favore delle Entrate,
rispettivamente al 75%, 69%, 56%).
Il direttore delle Entrate ha anche dato indicazioni sulla
questione dell'Iva sulla Tia, la tariffa di igiene ambientale
che in molti Comuni ha preso il posto della Tarsu, la tassa sui
rifiuti. Dopo la sentenza della Corte costituzionale secondo la
quale l'Iva applicata sulla tariffa non e' legittima, perche' e'
praticamente una tassa sulla tassa, Befera ha chiarito: ''Noi
non daremo nessuna disposizione, non e' competenza nostra ma a
me la sentenza sembra chiarissima. Gli utenti finali debbono
rivolgersi alla societa' che ha riscosso la Tia e l'Iva e la
societa' poi si rivolgera' a noi per avere il rimborso dell'Iva
che non e' uguale a quella pagata dal contribuente''. Infine
sugli studi di settore, sui quali domani l'Agenzia delle Entrate
terra' un convegno: ''Dove' il problema? - ha chiesto
rispondendo a chi faceva notare che una sentenza ha stabilito
che il discostamento dai parametri degli studi da solo non
giustifica un controllo - Di fatto non vengono accertati. Su 3,7
milioni di contribuenti nel 2009 ne sono stati controllati
56.000''.(ANSA).