TRUFFA AD AGENZIA ENTRATE SALERNO, ARRESTATE DUE IMPIEGATE - FISCO: LA GIUNGLA DI 242 'SCONTI', DA AMBULANZE A COOP - P.A.:UE,24 MESI PER PAGARE FATTURE ENTRO 30-60 GIORNI. PARLAMENTO UE APPROVA NUOVA DIRETTIVA CONTRO RITARDI

giovedì 21 ottobre 2010


TRUFFA AD AGENZIA ENTRATE SALERNO, ARRESTATE DUE IMPIEGATE
MARCHE CONTRAFFATTE, O INFERIORI AL DOVUTO SU ATTI PRIVATI
(ANSA) - SALERNO, 20 OTT - Dovranno rispondere di peculato
aggravato le due dipendenti della Direzione Provinciale di
Salerno dell' Agenzia delle Entrate, raggiunte da altrettanti
provvedimenti cautelari emessi dal Gip del tribunale di Salerno
su richiesta della procura della repubblica.
Dalle indagini svolte dalla Guardia di Finanza e' emerso
che l' imposta di bollo degli atti privati sottoposti a
registrazione e, in particolare, la validità  del contrassegno
telematico applicato dalle due impiegati, era stata ridotta.
Sugli atti sono stati rilevati marche da bollo obliterati in
maniera tale da rendere leggibile solo la parte decimale dell'
I finanzieri hanno inoltre accertato un elevato
numero di irregolarità  nell'apposizione dei bolli.
Le due impiegate, tra il 2006 ed il 2008 si sarebbero
appropriate di un numero considerevoli di valori bollati,
provocando un danno allo Stato di circa 55 mila euro.
Su 26.055 scritture private registrate 3.368
risultavano irregolari, per mancanza dei dei
valori bollati, o per il riutilizzo delle marche da bollo,
oppure la loro sostituzione con marchi da bollo alterati o
contraffatti o punzonati in modo da coprire il reale valore.
Alle due dipendenti dell'Agenzia delle Entrate di Salerno e'
stata applicata anche la misura accessoria dell'interdizione
dai pubblici uffici.(ANSA)


TRUFFA AD AGENZIA ENTRATE SALERNO, ARRESTATE DUE IMPIEGATE (2)
(ANSA) - NAPOLI, 20 OTT - L'Agenzia delle Entrate della
Campania sottolinea, in una nota, che la misura cautelare
disposta dall'Autorita' giudiziaria nei confronti di due
funzionarie in servizio presso la Direzione Provinciale di
Salerno - accusate di peculato aggravato in merito alla
contraffazione di marche da bollo in sede di registrazione di
atti privati - ''trae origine da un controllo interno e una
segnalazione effettuata dall'Agenzia alla medesima Autorita'
giudiziaria, cui e' stata resa costante ed ampia collaborazione.
Mettere a disposizione delle autorita' inquirenti i propri
uomini e mezzi per contrastare efficacemente ogni forma di
attivita' delittuosa - perpetrata contro la Pubblica
Amministrazione - costituisce infatti prassi consolidata per
l'Agenzia delle Entrate''.
Nel caso specifico, l'Agenzia ha gia' disposto nei confronti
delle interessate la sospensione cautelare dal servizio e
segnalato alla Corte dei Conti sia il danno patrimoniale che il
danno da disservizio, riservandosi le ulteriori azioni a tutela
dell'immagine e l'attivazione di tutti i provvedimenti
contemplati dalla disciplina legale e contrattuale.

FISCO: LA GIUNGLA DI 242 'SCONTI', DA AMBULANZE A COOP/ANSA
ANCHE GRANDI DEDUZIONI SU FIGLI E MUTUI; IN TUTTO 142,6 MLD
(ANSA) - ROMA, 20 OTT - Dalla riduzione dell'accisa sulla
benzina di taxi e ambulanze alle donazioni verso societa' no
profit, dalle detrazioni per le spese veterinarie all'esenzione
Ires per le societa' cooperative agricole e ai loro consorzi:
sono 242 gli ''sconti fiscali'' che per una ragione e l'altra si
sono affastellati nel corso del tempo e che attualmente vengono
applicate ai contribuenti. Una vera e propria giungla che il
ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha passato a setaccio e
racchiuso in un libricino fitto fitto di norme, con
l'indicazione dei beneficiari, degli obiettivi previsti e degli
effetti finanziari sui conti dello Stato. L'elenco e' lunghissimo e contiene anche alcune delle
macro-voci che compongono l'ossatura del sistema tributario,
sulle quali molte famiglie e imprese hanno fatto conto. Cosi',
nel lungo elenco sul quale il governo e' al lavoro per una
semplificazione, ci sono anche gli sconti riconosciuti sui mutui
prima casa (1,5 miliardi l'anno) e la deduzione forfettaria per
i canoni di locazione (poco piu' di 1 miliardo). Valgono ancora
di piu' le detrazioni sui familiari a carico (12,2 miliardi
l'anno) quelle sui redditi di lavoro dipendente (42,9 miliardi)
e il cosiddetto cuneo fiscale (5,2 miliardi) con il quale si
sterilizzano in parte i costi del personale nella determinazione
della base imponibile delle imprese.
Nel capitolo casa sono 19 gli ''sconti'' e valgono 7,7
miliardi di euro: si va dall'acquisto di frigoriferi, alle
misure in favore del disagio abitativo, dalle ristrutturazioni
immobiliari agli sconti per la prima casa. Pesano 18,3 miliardi,
invece, le agevolazioni riconosciute per la famiglia: le voci,
in questo caso, sono 22 e prevedono anche sconti sugli asili
nido e per il mantenimento dei cani guida per i cechi, le spese
per l'istruzione e quelle per le adozioni.
Lavoro e pensioni rappresentano il capitolo piu' corposo
delle agevolazioni: vale in totale 61,8 miliardi. Ci sono poi
102 milioni di deduzioni e detrazioni riconosciuto alle imprese
no profit, 439 milioni per gli enti non commerciali, 7,6
miliardi per le agevolazioni sul reddito di impresa, 3,5
miliardi sulle accise. L'elenco indica anche l'effetto che
comporta sugli incassi l'applicazione di aliquote ridotte
dell'Iva: quella al 4 per cento (sui beni di prima necessita')
vale 13,7 miliardi, quella al 10% su altri beni con funzione
sociale 'costa' 23,2 miliardi. Vengono poi elencati gli sconti
sulle imposte catastali, quelle ipotecarie.
E' insomma un'immagine, quella tracciata dal monitoraggio del
Tesoro, che ritrae un'Italia dalle mille esigenze reali alle
quali e' sempre stata data una risposta con una micro-norma in
grado di alimentare il necessario aiuto. Cosi' c'e' lo sconto
sul collaudo dei motori di navi e aerei e l'alleggerimento
fiscale per le associazioni sportive dilettantistiche, ci sono
le agevolazione sull'elettricita' usata dalle Ferrovie e le
accise piu' leggere sui carburanti che servono per prosciugare i
terreni allagati nelle zone colpite da alluvione, l'aiuto alla a
ricerca nel settore tessile e la detassazione degli utili
reinveistiti nel settore cinematografico. Ad ognuno il suo,
sembra dire questo bignami del codice di diritto tributario
stilato dagli uffici del ministri Giulio Tremonti.
(ANSA).


P.A.:UE,24 MESI PER PAGARE FATTURE ENTRO 30-60 GIORNI / ANSA
PARLAMENTO UE APPROVA NUOVA DIRETTIVA CONTRO RITARDI
(ANSA) - STRASBURGO, 20 OTT - Il conto alla rovescia e'
comunciato: la Pubblica amministrazione ha 24 mesi di tempo per
mettersi al passo con le nuove norme varate oggi dal Parlamento
Ue. Dal 2013, al piu' tardi, se non liquidera' le fatture entro
30 o al massimo 60 giorni sara' costretta a pagare
automaticamente interessi di mora pari, come minimo, all'8%
(piu' il tasso di riferimento della Bce).
La 'rivoluzione' a cui l'assemblea di Strasburgo ha dato oggi
il via con l'approvazione della direttiva sulla lotta contro i
ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali riguarda
anche i rapporti tra privati, un campo nel quale fissa un limite
massimo di 60 giorni. Lasciando pero' le parti libere di
concordare termini diversi, purche' non siano iniqui.
Per la Pa italiana si tratta di una vera e propria corsa
contro il tempo, mentre per le imprese potrebbe significare una
svolta epocale. Il nostro Paese guida la classifica dei 'cattivi
pagatori' con un ritardo medio stimato in 186 giorni, ma che
arriva a superare i 600 giorni nel caso delle forniture a
strutture santiarie come usl e ospedali. Le stime sull'ammontare
complessivo degli arretrati e sul loro costo si sprecano.
A Bruxelles fonti comunitarie parlano di debiti non onorati
per circa 30-40 miliardi di euro, di cui gran parte imputabili
al settore sanitario. Un importo che arriva a sfiorare i 70
miliardi nelle stime riprese anche dalla Cgia di Mestre. Secondo
la quale il costo di questi arretrati che grava sulle imprese e'
pari a circa 10 miliardi, che salgono a 27,8 in base ai dati
dell'European Payment Index, per il quale nell'ultimo anno
l'ammontare e' lievitato del 74% in piu' rispetto alla
precedente rilevazione.
Quel che e' certo e' che la posta in gioco, per i conti
pubblici, e' enorme e il tempo a disposizione per mettersi al
passo con le nuove norme Ue e' limitato. ''Le nuove regole
consentiranno alle imprese di recuperare risorse necessarie per
innovarsi e crescere'', ha rilevato il commissario Ue
all'industria Antonio Tajani. Ricordando che l'entrata in vigore
della direttiva consentira' alle aziende, in gran parte medie e
piccole, di usufruire, a livello europeo, di una maggiore
liquidita' per 180 miliardi di euro.
Per la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, la
direttiva ''e' un vero passo avanti'' e ''un reale aiuto per le
Pmi in un momento in cui la restrizione del credito crea ancora
problematiche''. Se poi la pubblica amministrazione ''iniziera'
a rispettare le regole, sara' un esempio per tutti gli altri
attori economici''.
Mario Baldassarre, europarlamentare Pdl vicepresidente della
commissione giuridica, ha evidenziato che la direttiva contro i
ritardi di pagamento ''costituisce una proficua misura
anticiclica e un supporto alle aziende, soprattutto alle Pmi''.
Ed ha anche il merito di ''costringere le amministrazioni a
maggiore efficienza e moralita' nel loro agire, oltre a
contribuire all'omogeneita' del mercato unico e della libera
concorrenza''.
Per l'europarlamentare Pd Francesco De Angelis, uno dei
relatori del provvedimento, l'Italia dovrebbe ora procedere il
prima possibile al recepimento della nuova norma Ue. Sebbene i
rischi per la finanza pubblica siano evidenti. ''Ma e' una
scommessa sul futuro che non possiamo permetterci di perdere'',
ha chiosato il capo della delegazione Pdl all'europarlamento,
Mario Mauro. ''E' impensabile che un Paese come l'Italia non
riesca a mettersi in regola. Sprattutto considerando che oggi
un'impresa su quattro rischia di fallire proprio a causa dei
ritardi nei pagamenti''.(ANSA)


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