ESERCITO:GEN.VALOTTO INAUGURA ASILO NIDO IN CASERMA VERCELLI - DIFESA:10 ANNI FA NAJA ADDIO, VERSO ESERCITO MULTIETNICO - DIFESA: CICU (PDL), CON TAGLI A RISCHIO MISSIONI E AUTO CC

venerdì 22 ottobre 2010


ESERCITO:GEN.VALOTTO INAUGURA ASILO NIDO IN CASERMA VERCELLI
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - - E' stato ufficialmente inaugurato
l'asilo nido 'Santa Barbara' all'interno della Caserma 'Scalise
a Vercelli, sede del 52/o Reggimento artiglieria terrestre
'Torino', alla presenza del capo di Stato Maggiore dell'Esercito
generale Giuseppe Valotto.
Con l'apertura di questa nuova struttura, fa sapere
l'Esercito, ''si vuole conseguire l'obiettivo di rispondere in
maniera sempre piu' adeguata ed efficace alle esigenze
quotidiane dei familiari dei dipendenti civili e militari del
ministero della Difesa.
''I nostri uomini e le nostre donne - ha sottolineato il
generale Valotto - rappresentano il vero centro di gravita'
dell'Esercito e il fattore decisivo per il successo di tutte le
nostre operazioni. A loro e alle loro famiglie devono essere
pertanto dedicate tutte le nostre azioni e le nostre attenzioni
affinche' possano affrontare con la necessaria e auspicabile
serenita' le numerose ed impegnative missioni in cui sono
quotidianamente impegnati''. (ANSA).

DIFESA:10 ANNI FA NAJA ADDIO,VERSO ESERCITO MULTIETNICO/ANSA
RESTA INCOGNITA RECLUTAMENTI, MA NUMERO DOMANDE SEMPRE ALTO
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Forse era un segno del destino che
tra gli ultimi 800 giovani partiti per il servizio militare
obbligatorio (''quando si dice jellati...'', aveva scherzato
l'allora ministro della Difesa Antonio Martino) ci fosse anche
Ian Wu Fang, 20 anni, cinese emigrato in Italia dieci anni prima
e cittadino italiano da cinque.
Si', perche' dopo che il Parlamento ha abolito la naja
proprio 10 anni fa, nell'esercito di soli professionisti gli
'stranieri' sono in crescita continua e anche se tutti hanno la
cittadinanza italiana non e' escluso che domani, per far fronte
ad una temuta carenza di reclutamenti, si possa ricorrere anche
ad extracomunitari non italiani. Tutto dipende dall'appeal che
le Forze armate continueranno ad avere sui giovani, dagli
'incentivi' pensati per favorire gli arruolamenti.
Agli Stati maggiori assicurano che le domande per i concorsi
dei volontari di truppa sono sempre ''molte di piu''' dei posti
a disposizione. In effetti, secondo i dati forniti dal ministero
della Difesa, nel 2009 le domande per 16.300 posti da volontario
in ferma annuale (Vfp1) sono state 70.444 e 24.339 quelle per
5.992 posti da volontario in ferma quadriennale (Vfp4): dati in
controtendenza rispetto al 2007 e al 2008, quando le domande
pervenute furono circa 23.000 in meno, almeno riguardo i Vfp1.
Dunque una riscoperta del fascino della divisa? Chissa'. Sta
di fatto che tra gli aspiranti soldati molti restano quelli di
origine straniera, ragazzi e ragazze che hanno acquistato la
cittadinanza nel Paese che li ha accolti da piccoli o dove
magari sono nati. Solo nell'Esercito sono ben oltre 1.500 (il
dato e' aggiornato all'anno scorso) e provengono da tutto il
mondo. Un segno, anche questo, di quanto le Forze armate siano
radicalmente cambiate da quando la leva e' scomparsa.
Era il 9 dicembre 2004 quando il giovane Ian Wu Fang si
presento' alla caserma Gonzaga di Firenze, sede del 78/o
reggimento Lupi di Toscana. Col suo scaglione, l'ultimo prima
della fine della leva, fissata per l'1 gennaio 2005, sarebbero
dovuti partire in 2.000, ma le domande di esonero giunte in
extremis ridussero il numero a circa 800. Da allora, se qualcuno
ha fatto ancora il ''militare a Cuneo'', come diceva Toto', non
ce l'hanno mandato ma l'ha fatto per scelta.
Quando il Senato, il 24 ottobre 2000, ha approvato
definitivamente la legge che eliminava (o meglio sospendeva) la
coscrizione obbligatoria, molti hanno parlato di ''svolta
epocale''. Del resto, la naja era arrivata in Italia con
Napoleone, ma il ''mutato quadro geo-strategico'' e la
necessita' di partecipare sempre piu' spesso a delicate missioni
internazionali, mal si conciliavano con uno strumento militare
sovradimensionato - 270 mila uomini - e in larga parte non
addestrato per questo tipo di operazioni. Da qui la decisione di
ridurre progressivamente le forze armate a 190 mila effettivi,
togliendo di mezzo la leva di dieci mesi.
Il provvedimento varato dal Senato diventa la legge n. 331
del 14 novembre 2000 che contiene una delega al governo ad
adottare, entro un anno, un decreto legislativo per disciplinare
la graduale sostituzione dei militari in servizio di leva con
volontari di truppa, stabilendo che gli ultimi giovani soggetti
alla coscrizione obbligatoria siano quelli nati entro il 1985.
Il decreto legislativo in questione e' il n. 215 dell'8 maggio
2001, poi modificato dalla legge n. 226 del 23 agosto 2004, che
anticipa la sospensione del servizio di leva, rispetto al primo
gennaio 2007, al primo gennaio 2005.
Attenzione, pero', perche' la famosa 'cartolina' puo' sempre
arrivare. Ma solo quando ricorrano ''situazioni particolari di
gravissima emergenza non altrimenti fronteggiabili con il
personale in servizio'': stato di guerra o grave crisi
internazionale. ''Non credo che capitera' mai'', rassicura il
ministro della Difesa, Ignazio La Russa. (ANSA).

DIFESA: CICU (PDL), CON TAGLI A RISCHIO MISSIONI E AUTO CC
(ANSA) - ROMA, 21 OTT - Dubbi sull'ammontare degli
stanziamenti destinati al rinnovo del parco auto dei Carabinieri
e al rifinanziamento delle missioni internazionali sono stati
sollevati da Salvatore Cicu, capogruppo Pdl in commissione
Difesa della Camera, durante lo svolgimento del provvedimento
sulla manovra finanziaria.
''Nella relazione svolta in Commissione Difesa sui disegni
di legge di bilancio e di stabilita' - ha spiegato Cicu - ho
evidenziato alcuni profili di criticita' concernenti la
sostenibilita', alla luce dell'attuale modello di difesa, dei
tagli di bilancio che sono stati disposti dai recenti
provvedimenti di contenimento della spesa''. Sugli aspetti
sollevati (parco auto carabinieri e missioni internazionali), ha
proseguito il parlamentare, ''il sottosegretario alla difesa,
Guido Crosetto, ha fornito ampie assicurazioni in merito alle
iniziative gia' assunte dal Governo per integrare le risorse a
disposizione della difesa. Ad ogni modo - ha aggiunto -
considerata la criticita' del settore che emerge dai documenti
di Bilancio, ho proposto l'avvio di un'indagine conoscitiva per
la revisione del modello di difesa che appare l'unica risposta
adeguata per far fronte alle attuali ristrettezze di Bilancio
senza pregiudicare la difesa nazionale e il ruolo internazionale
del nostro Paese''. (ANSA).


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