SCONTRI A ROMA, GRANDE CORAGGIO E PROFESSIONALITA' DA PARTE DEI FINANZIERI BASCHI VERDI CHE RISCHIANO IL LINCIAGGIO. SEGUIREMO CON ATTENZIONE GLI EVENTI PER AIUTARE IN OGNI MODO QUESTI FEDELI BRAVISSIMI SERVITORI DELLO STATO
Riportiamo alcune cronache tratte dai siti del Secolo IXI, del Corriere della Sera, di Repubblica e di TgcomMediaset sui gravissimi e vergognosi incidenti avvenuti oggi a Roma, con blindati GDF e Baschi verdi aggrediti da gruppi di delinquenti facinorosi e volgari.
Esprimiamo la nostra totale, fraterna vicinanza ai finanzieri coinvolti, che hanno operato con tanta professionalità  , dedizione ed eccezionale senso di responsabilità  e che, mettendo a rischio la propria vita, sono riusciti ad evitare che si verificassero tragedie.
Ci stringiamo con affetto intorno a questi nostri amici, siamo loro vicini e li assicuriamo che seguiremo con grande attenzione quello che accade e che accadrà  per dargli ogni aiuto se ce ne sarà  bisogno.
IL DIRETTORE DEL SITO
http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2010/12/14/AMosZGSE-linciaggio_rischia_finanziere.shtml
http://www.tgcom.mediaset.it/fotogallery/fotogallery9268.shtml?2
Da www.ilmessaggero.it
BATTAGLIA A ROMA: 90 FERITI E 41 FERMATI. BARRICATE E INCENDI, ISOLATO IL TRIDENTE
Gli incidenti più gravi dopo l'approvazione della fiducia. Scontri davanti a Camera e Senato. Assalto alla sede della Protezione civile. Bomba carta contro Del Turco. A fuoco cassonetti e moto. Un finanziere impugna la pistola
ROMA (14 dicembre) - Studenti in piazza, scontri, cortei e manifestazioni in tutta Italia nel giorno della fiducia al governo. A Roma gravi incidenti fra forze dell'ordine e manifestanti con feriti e momenti di grave tensione in centro. Dati alle fiamme mezzi delle forze dell'ordine e dell'Ama, distrutti bancomat e vetrine, bruciata una Mercedes su Lungotevere, divelti sanpietrini. Dopo i primi attacchi messi in atto in via degli Astalli e in Corso Rinascimento la situazione è degenerata dopo le ore 14 quando si è diffusa la notizia della fiducia ottenuta dal Governo. Tra via del Corso e Piazza del Popolo si sono ripetuti gli assalti di un gruppo di circa 5.000 manifestanti. Oltre agli studenti, ha partecipato alla manifestazione il coordinamento Uniti contro la crisi, di cui fanno parte gli operai della Fiom, gli aquilani, gli esponenti dei centri sociali e i cittadini di Terzigno che protestano contro il termovalorizzatore.
Una novantina tra feriti e contusi. Il bilancio è di una quarantina di feriti e contusi tra i manifestanti, 22 di quali curati nei pronto soccorso, e di 57 tra le forze dell'ordine, come riferisce la questura.
41 fermati. Le forze dell'ordine hanno fermato 41 persone al termine della guerriglia dopo la manifestazione di oggi a Roma. Sono tutti accusati di violenza, resistenza, devastazione e uso di armi improprie. I fermati sono provenienti da diverse province d'Italia (tra cui Pisa, Genova, Orvieto, Todi, Chieti, Pescara, Forlì, Trento, Bari, Teramo, Napoli ed Asti) e dalla Francia (una giovane).
Assalto ai finanzieri. In via del Corso Guardia di Finanza assaltata con fumogeni, pietre, bastoni. Un gruppo di manifestanti si è scagliato contro i blindati dei finanzieri che sono stati picchiati con mazze e bastoni. Le camionette sono riuscite a sfuggire all'assalto. In aiuto dei finanzieri sono arrivati polizia e carabinieri che hanno lanciato lacrimogeni, caricando gli assalitori, distaccatisi dal corteo degli studenti giunto in piazza del Popolo. I dimostranti, alcune centinaia, sono arretrati verso piazza del Popolo, lanciando pietre, bottiglie e fumogeni contro gli agenti, dopo aver tentato di costruire una barricata con qualunque cosa alla loro portata, anche panchine e cassonetti di ghisa. Danneggiati anche alcuni motorini. Un teppista ha mostrato anche lo scudo di un finanziere come un trofeo. Uno dei finanzieri, aggredito, ha impugnato la pistola (nella foto gallery).
Petardi e lanci di vernice al Senato. Al mattino almeno sei grosse esplosioni nei pressi del Senato. Cariche della polizia quando i manifestanti hanno tentato di assaltare alcuni blindati con pale e mattonelle prese da un camioncino. Il furgoncino pieno di picconi, martelli e mattoni era parcheggiato a corso Rinascimento. Il bilancio è di quattro feriti in modo lieve: uno studente e 3 carabinieri.
Scontri anche alla Camera. Scontri anche vicino alla Camera dove alcuni manifestanti hanno esploso tre bombe carta in via degli Uffici del Vicario. Le forze dell'ordine hanno tentato di respingere un gruppo di manifestanti che avevano lanciato vernice ed uova.
Bomba carta contro Del Turco. Una bomba carta è stata lanciata da alcuni manifestanti contro Ottaviano Del Turco che lasciava il Senato.
Assalto alla Protezione Civile. Un gruppo di manifestanti staccatisi dal corteo ha assaltato la sede del dipartimento della Protezione Civile, in via Ulpiano. I manifestanti hanno rotto alcune vetrate e lanciato all'interno uova, fumogeni e bombe carta. Nell'assalto nessuno sarebbe rimasto ferito.
Piazza Augusto Imperatore. Scenario da guerriglia urbana in Piazza Augusto Imperatore. Mentre carabinieri e polizia erano schierati, con tanto di scudi e manganelli, per bloccare l'ingresso dalla piazza verso via del Corso, alcuni manifestanti hanno dato fuoco a insegne, cassonetti dei rifiuti e pancali di legno, tagliando così a metà  la piazza. Hanno divelto anche alcuni sanpietrini, mentre su un lato della piazza i vigili del fuoco continuavano a lavorare per spegnere l'incendio appiccato dai manifestanti a un mezzo della raccolta differenziata dell'Ama.
I manifestanti sono stati respinti a piazzale Flaminio dalle forze dell'ordine, che hanno posizionato dei blindati per chiudere la storica porta d'accesso a piazza del Popolo. Da piazzale Flaminio continuava il lancio di oggetti verso le forze dell'ordine mentre i vigili del fuoco spegnevano i due incendi, in via del Corso e in via del Babuino dove erano andati in fiamme una barricata e un blindato: un'altra colonna di fumo nero si alzava da via Maria di Savoia, dove i manifestanti avevano incendiato tre cassonetti e svariati motorini.
Le forze dell'ordine hanno chiuso con i blindati Porta del Popolo per impedire ai black bloc di muoversi verso via del Corso. I dimostranti si sono così concentrati su Piazzale Flaminio, dando alle fiamme cassonetti e sacchetti della spazzatura. Il Tridente, ovvero via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta, è rimasto isolato: via del Babuino era bloccata dall' incendio di un blindato e di alcune auto, via di Ripetta chiusa da agenti e blindati e via del Corso dalla barricata in fiamme. Un consistente gruppo di dimostranti si era asserragliato sul Pincio, bersagliando con pietre forze dell'ordine e passanti.
Durante una carica a piazzale Flaminio un agente della polizia in assetto antisommossa preparandosi a caricare ha esclamato: «Annamo che mo' se divertimo».
Traffico in tilt nel centro di Roma, a causa della protesta degli studenti, insegnanti e precari e per i numerosi atti di vandalismo da parte di teppisti. In particolare la circolazione è rimasta paralizzata sul Lungotevere e sul Muro Torto, ma si registrano rallentamenti in molte strade a ridosso del centro storico.
Milano. Una cinquantina di studenti ha fatto irruzione in piazza Affari, all'interno della sede della borsa, dove hanno esposto uno striscione con scritto: «Siete un'accozzaglia di affaristi razzisti, dovete darci il denaro». Ricacciati fuori dall'edificio, gli studenti sono rimasti in piazza lanciando numerosi petardi contro gli ingressi della borsa e scandendo slogan.
Torino. Gli studenti che da questa mattina in corteo stanno sfilando per le vie del centro città  per protestare contro il governo e la riforma della scuola hanno raggiunto poco fa la sede del Pdl piemontese. I manifestanti hanno lanciato uova e fumogeni contro il palazzo che è presidiato dalle forze dell'ordine.
Palermo. Un gruppo di studenti ha bloccato l'aeroporto di Palermo, un altro lunghissimo corteo, formato da circa diecimila ragazzi, il traffico nel sottopassaggio che congiunge la zona della Cala con il porto di Palermo. Gli studenti sembrano intenzionati ad entrare anche al porto, dove sono stati chiusi i cancelli d'accesso. Tantissimi gli striscioni e i cori contro il governo Berlusconi e il ministro Gelmini.
Genova. Un corteo di circa 500 studenti ha occupato il varco portuale di Ponte Etiopia al porto di Sampierdarena e viale Canepa. Gli studenti hanno steso lo striscione studenti e lavoratori uniti verso lo sciopero generale e hanno letto al megafono l'articolo 9 della Costituzione e la dichiarazione universale dei diritti dell'uomo.