CORRUZIONE: CHIESTO PROCESSO PER 26 A LIVORNO, SCAMBIO FAVORI - FRANCIA: VINCONO CELERINI, GOVERNO RINUNCIA A TAGLIO CASERME - SICUREZZA: ANFP, A POLIZIOTTI PROIETTILI GOMMA E VERNICE - P.A.: PUBBLICAZIONI NOZZE SOLO ONLINE, CARTA NON HA VALORE

mercoledì 02 febbraio 2011

CORRUZIONE: CHIESTO PROCESSO PER 26 A LIVORNO, SCAMBIO FAVORI
TRA ACCUSATI SINDACO CASTAGNETO, EX QUESTORE E IMPRENDITORI
(ANSA) - LIVORNO, 1 FEB - La procura di Livorno ha chiesto il
rinvio a giudizio per 26 persone - tra cui imprenditori,
professionisti, un sindaco, un questore, un viceprefetto, un
maresciallo della guardia di finanza, un funzionario di polizia
- accusate a vario titolo di sei episodi di corruzione dal 2002
al 2005 e di reati come abuso d'ufficio, truffa, peculato e
falso.
A sette di loro e' contestata l'associazione a delinquere:
sono l'imprenditore Giuseppe Doveri, che e' proprietario di
strutture turistiche sulla costa; un suo collaboratore, Sergio
Quilici; l'ex dirigente dell'ufficio immigrazione della questura
di Livorno, Salvatore Cinelli; Luciano Lorenzini, ingegnere;
l'assicuratore Roberto Cascavilla; l'ex vicecomandante del
nucleo di polizia tributaria della finanza, Giovanni Bello; il
maresciallo della guardia di finanza, Paolo Mori. Tra gli altri
19 imputati figurano anche il sindaco di Castagneto Carducci,
Fabio Tinti, e l'ex questore di Livorno, Cristofaro La Corte.
Secondo l'accusa - sostenuta dal pm Filippo Maffeo, che ha
firmato le richieste di rinvio a giudizio - i sette indagati per
associazione a delinquere avevano creato un gruppo molto
influente per attuare in modo illecito scambi di favori di vario
tipo fra i vari appartenenti. Vari gli episodi ricostruiti dalle
indagini dei carabinieri e che gli inquirenti ritengono
illeciti: tra questi ci sono il trasferimento del maresciallo
della guardia di finanza, Mori, dalla caserma di San Vincenzo a
Castiglioncello; la circostanza in cui Doveri, Quilici e
Lorenzini avrebbero indotto il sindaco Tinti a dare l'ok ad un
permesso urbanistico per realizzare un complesso turistico a
Castagneto in un'area vincolata; l'assunzione del figlio di
Tinti in una delle aziende di Doveri come contropartita.
Inoltre, e' accusato di abuso di ufficio l'ex questore di
Livorno, Cristofaro La Corte, perche' avrebbe acquisito
informazioni dalla banca dati delle forze dell'ordine per fini
personali. Sempre di abuso d'ufficio, e anche di rivelazione di
segreti d'ufficio, e' accusata Cinzia Guercio, allora
viceprefetto al Viminale, la quale con Doveri, Cinelli e
Cascavilla avrebbe realizzato un falso ricorso amministrativo
per evitare l'espulsione di un extracomunitario da parte della
questura di Prato.(ANSA).

FRANCIA: VINCONO CELERINI, GOVERNO RINUNCIA A TAGLIO CASERME
(ANSA) - PARIGI, 1 FEB - Hanno vinto i CRS, i celerini
francesi, in agitazione da sabato scorso contro la soppressione
di due compagnie minacciata dal ministero degli Interni. Di
fronte al dilagare della protesta - fra sciopero della fame di
alcuni e congedi malattia di massa di molti altri - il governo
ha deciso nella tarda serata di ieri di rinunciare al progetto
di tagli nelle caserme di Lione e Marsiglia.
Al termine di una riunione con i sindacati di polizia, il
ministro degli Interni, Brice Hortefeux, ha fatto sapere di aver
''deciso di non sopprimere alcuna compagnia'' ma di
''ridispiegare 280 posti di CRS in missioni di pubblica
sicurezza sul territorio''.
L'annuncio e' arrivato proprio mentre la protesta rischiava
di trasformarsi in manifestazioni di piazza che, nel caso degli
agenti antisommossa, sarebbe stato un fatto inedito in Francia.
Stamane, rispondendo all'emittente Canal Plus che lo
intervistava, Hortefeux ha escluso di aver ottemperato a un
ordine dell'Eliseo rinunciando ai tagli nelle caserme ma di
essere giunto ''personalmente'' alla ''convinzione'' di tornare
indietro. (ANSA).

SICUREZZA: ANFP, A POLIZIOTTI PROIETTILI GOMMA E VERNICE
LETTERA A MARONI, RAFFORZARE DOTAZIONI PER ORDINE PUBBLICO
(ANSA) - ROMA, 1 FEB - Le ultime manifestazioni di piazza,
specie quella del 14 dicembre scorso a Roma, hanno evidenziato
che gli equipaggiamenti e le tecnologie della polizia sono
''obsolete'' ed ''inadatte'' a proteggere gli agenti. Lo
sostiene il segretario nazionale dell'Associazione nazionale
funzionari di polizia (Anfp), Enzo Letizia, in una lettera
inviata al ministro dell'Interno, Roberto Maroni, in cui
suggerisce anche di dotare i poliziotti di proiettili di gomma e
fucili marcatori che sparano sfere di plastica con vernice
colorata contro i violenti.
''E' indilazionabile - per Letizia - la necessita' di
adeguare le dotazioni della polizia di Stato (le piu' vetuste in
assoluto in Italia) se non a quelle gia' da tempo in uso presso
le polizie degli altri Paesi europei, almeno a quelle dell'Arma
dei Carabinieri, che, ad esempio, ha sostituito i manganelli in
gomma con il cosiddetto 'tonfa' che garantisce, tra l'altro, una
maggior protezione dai colpi inferti con spranghe e mazze''.
Sarebbe poi opportuno, aggiunge, ''valutare l'equipaggiamento
con scudi realizzati con materiali piu' moderni e leggeri, ma al
tempo stesso piu' resistenti, quali il Dyneema ed il Kevlar;
impiegare i moderni erogatori individuali di Oleoresin Capsicum
che consentono di rendere inoffensiva una o piu' persone
contemporaneamente, anche da 5-7 metri di distanza''. (ANSA).

P.A.: PUBBLICAZIONI NOZZE SOLO ONLINE, CARTA NON HA VALORE
MINISTERO, CON RIVOLUZIONE DIGITALE ALBI PRETORI SUL WEB
(ANSA) - ROMA, 1 FEB - Gli albi pretori si trasferiscono
on-line ed anche le pubblicazioni di matrimonio dovranno
comparire esclusivamente su Internet. Addio dunque ai
tradizionali e attesi elenchi esposti in Comune. A partire dal
primo gennaio scorso, con l'entrata in vigore dell'articolo 32
della legge 69/2009 che reca disposizioni finalizzate
all'eliminazione degli sprechi, le pubblicazioni effettuate su
carta non hanno infatti piu' valore legale.
Grazie a questa rivoluzione digitale, comunica il ministero
della Funzione pubblica in una nota, spariscono cosi' fogli e
foglietti affissi da decenni con le 'puntine' su migliaia di
Albi pretori. Le amministrazioni pubbliche sono infatti
obbligate a pubblicare sul proprio sito Internet (o su quello di
altre amministrazioni affini o associazioni) tutte le notizie e
gli atti amministrativi che necessitano di pubblicita' legale:
bandi di concorso, permessi di costruzione, delibere del
Consiglio e della Giunta comunale, elenco dei beneficiari di
provvidenze economiche, ecc. Anche le pubblicazioni di
matrimonio devono quindi comparire esclusivamente su Internet e,
in caso di inosservanza, la cerimonia non potra' essere
celebrata. ''Qualora questa avvenga lo stesso, - afferma il
ministero - il matrimonio non sara' nullo ne' annullabile ma a
carico degli sposi e dell'ufficiale di stato civile potra'
essere comminata una sanzione amministrativa che va da 41 a 206
euro''.
Per quanto riguarda i bandi di gara (''procedure a evidenza
pubblica'') e i bilanci, lo switch-off completo al digitale e'
invece stabilito al 1 gennaio 2013. Nel frattempo la
pubblicazione online di questi atti accompagnera' quella
cartacea secondo modalita' operative che verranno definite nei
prossimi giorni con un Decreto del Presidente del Consiglio, su
proposta del ministro Brunetta e di concerto con il ministro
Matteoli (nelle materie di propria competenza). (ANSA).



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