P4: INTERROGATO LORENZO BORGOGNI (FINMECCANICA). DIRIGENTE ASCOLTATO ANCHE IN INCHIESTA SU NOMINE 'SOSPETTE' - FISCO: DICHIARAZIONI, MENO PAPERONI, MA REDDITI REGGONO. NEL 2010 AL SUD CRESCONO PIU'CHE AL NORD, MA DIVARIO RIMANE AMPIO

domenica 13 marzo 2011

P4: INTERROGATO LORENZO BORGOGNI (FINMECCANICA)
DIRIGENTE ASCOLTATO ANCHE IN INCHIESTA SU NOMINE 'SOSPETTE'
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Si trasferiscono per un giorno da
Napoli a Roma le inchieste sulla P4 e sulle nomine "sospette" di
alcuni dirigenti di societa' del gruppo Finmeccanica. E i
magistrati napoletani Alfredo Greco e Henry John Woodcock,
titolari del primo procedimento, e Vincenzo Piscitelli, titolare
del secondo, si alternano ad una scrivania degli uffici della
Digos della Capitale, avendo di fronte sempre la stessa "persona
informata sui fatti": un nome "eccellente" di Finmeccanica, il
direttore centrale delle relazioni esterne Lorenzo Borgogni,
indicato come il numero 2 dell'azienda dopo il presidente Pier
Francesco Guarguaglini.
Poco o nulla trapela dei due interrogatori. Si comincia con
la P4, la presunta associazione segreta che avrebbe interferito
sulle funzioni di organi costituzionali, condizionandone le
scelte. I magistrati napoletani Greco e Woodcock avrebbero
chiesto al dirigente di Finmeccanica di chiarire alcuni rapporti
avuti con persone entrate nell'inchiesta sulla presunta
associazione segreta, tra le quali l'uomo d'affari Luigi
Bisignani, considerato uno dei personaggi-chiave dell'inchiesta.
Borgogni avrebbe risposto a tutte le domande, confermando di
conoscere alcune delle persone indicate dai pm, ma escludendo di
essere a conoscenza di qualsiasi illecito.
Firmato il verbale, Borgogni poco dopo si trova di fronte
l'altro pm napoletano Vincenzo Piscitelli, che sta indagano per
corruzione sul conto di Marco Milanese, ex ufficiale della
Guardia di Finanza e ora del deputato del Pdl, che - secondo
l'accusa - si sarebbe speso per la nomina di alcuni dirigenti in
societa' del gruppo Finmeccanica in cambio di utilita'.
Piscitelli ieri ha fatto perquisire gli uffici romani della
Direzione relazioni esterni di Finmeccanica. Anche in questo
caso filtra solo qualche indiscrezione: pare che il magistrato
abbia chiesto chiarimenti su informazioni e documenti gia'
acquisiti nel corso dell'inchiesta sulla nomina di dirigenti di
societa' della holding. Ed anche in questo caso Borgogni avrebbe
risposto alle domande del pubblico ministero,dando la propria
versione dei fatti all'esame del magistrato.
Oltre all'interrogatorio di Borgogni, la trasferta romana dei
pm napoletani che indagano sulla P4 ha avuto anche un altro
momento importante: una riunione di coordinamento con i pubblici
ministeri di Roma che si e' svolta negli uffici della Procura
della Repubblica della Capitale. Erano al tavolo, per la procura
di Roma, il procuratore capo Giovanni Ferrara, l'aggiunto
Giancarlo Capaldo e altri due sostituti procuratori; per la
procura di Napoli, il procuratore aggiunto Greco e il sostituto
Woodcock. Anche in questo caso nessuna informazione ufficiale:
la riunione di coordinamento - secondo quanto e' trapelato -
avrebbe riguardato uno scambio di informazioni su fatti ritenuti
di interesse sia per i magistrati della Capitale, sia per quelli
napoletani che indagano sulla P4. (ANSA).

FISCO: DICHIARAZIONI, MENO PAPERONI, MA REDDITI REGGONO
NEL 2010 AL SUD CRESCONO PIU'CHE AL NORD, MA DIVARIO RIMANE AMPIO
(ANSA) - ROMA, 11 MAR - Diminuiscono i super-ricchi e
aumentano i piu' poveri. E' quanto trapela dalle dichiarazioni
Irpef del 2010, relative ai redditi del 2009, nell'analisi del
Dipartimento delle Finanze. La crisi ''piu' profonda dal
dopoguerra'', si legge nel documento, ha visto restringersi del
7% il club di chi dichiara piu' di 200 milioni di euro (appena
lo 0,17% dei contribuenti), e crescere del 23,8% la schiere
delle persone che rientra nel regime dei minimi, cioe' gli
autonomi a basso reddito che pagano un fisco-forfait.
Complessivamente, il 25,3% dei contribuenti versa un'imposta
netta pari a zero. L'Irpef media e' invece di 4.720 euro (+0,04
sul 2009), ed e' pagata da 31 milioni di soggetti (il 75% del
totale).
GETTITO STABILE GRAZIE A LOTTA EVASIONE - Complessivamente il
gettito tiene, raggiungendo 146,6 miliardi di euro (+0,2%
sull'anno precedente). In parte cio' e' dovuto alla stabilita'
dei redditi 2009 (783 miliardi, +0,1% sul 2008), in parte e'
effetto della lotta all'evasione. Sono aumentati infatti del 32%
i redditi degli evasori recuperati dal fisco, fino a 9,1
miliardi. Contribuisce, inoltre, alla sostanziale tenuta del
gettito la performance delle regioni del Sud, che superano
quelle del Centro e del Nord per dinamica retributiva.
LO SPRINT DEL MEZZOGIORNO, REDDITI A +1,8% - Il reddito medio
e' di 19.030 euro, con una crescita nazionale dello 0,8%. Ma al
Sud gli aumenti raggiungono l'1,8%, e nelle isole l'1,6%.
Nonostante questo stacco del Mezzogiorno, la differenza tra
l'Italia settentrionale e quella meridionale e' marcata: si
passa infatti dalla media di 21.553 euro dichiarati nel
Nord-Ovest ai 15.316 euro del Sud (il 29% in meno).
GLI AUTONOMI GUADAGNANO IL DOPPIO DELLA MEDIA - Quanto a
tipologia di attivita' svolta, sono i lavoratori autonomi a
dichiarare i redditi piu' elevati (in media 42.240, +4,7% sul
2008), mentre la dichiarazione media dei dipendenti e' di 19.790
euro (+0,8%) e quella dei pensionati di 14.600 (+2,6%). Il
reddito medio da partecipazione e' invece di 16.160 euro, in
calo del 6,9% sull'anno precedente, in linea con il contesto
della crisi economica e la contrazione dei redditi medi
d'impresa (-5,3% per le imprese a contabilita' ordinaria, fino a
39.470 euro, e -2,8% per quelle a contabilita' semplificata,
fino a 18.980 euro). Aumentano inoltre del 10% le imprese in
contabilita' ordinaria in rosso, e del 6,3% quelle in
contabilita' semplificata.
FINANZA E ASSICURAZIONI, UN SETTORE D'ORO - Un solo settore,
per il reddito dell'impresa in contabilita' ordinaria, ha
dichiarazioni superiori al doppio della media generale: si
tratta delle attivita' di finanza e assicurazioni che
raggiungono 67.990 di euro (la media, considerando anche i
valori nulli, e' infatti si 25.840 euro). Molto inferiore a
questo valore medio si collocano invece le attivita' di alloggio
e ristorazione, che dichiarano mediamente 15.270 euro. (ANSA).



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