DROGA:ARRESTATI MILITARE GDF E 3 ADDETTI AEROPORTO MALPENSA. L'ACCUSA, CERCATO ORGANIZZARE TRAFFICO COCA DA REP. DOMINICANA - LA RUSSA, VOLO DI STATO PER VEDERE INTER? E' UNA BUFALA - POLIZIA PENITENZIARIA: SAPPE DISERTA FESTA CORPO

venerdì 13 maggio 2011

DROGA:ARRESTATI MILITARE GDF E 3 ADDETTI AEROPORTO MALPENSA
L'ACCUSA, CERCATO ORGANIZZARE TRAFFICO COCA DA REP. DOMINICANA
(ANSA) - VARESE, 12 MAG - Un militare della Guardia di
finanza e tre operai impiegati all'aeroporto di Malpensa
(Varese) sono stati arrestati assieme a un senegalese dalle
Fiamme gialle, con l'accusa di aver cercato di organizzare un
traffico di cocaina dalla Repubblica Dominicana.
Le indagini, secondo quanto reso noto dal comando provincia
della Guardia di Finanza di Varese, sono partite dalla denuncia
di un collega del finanziare arrestato che avrebbe cercato di
coinvolgerlo nel traffico con la prospettiva di guadagnare
grosse somme di denaro evitando di controllare le partite di
droga. Il piano prevedeva, durante la fase di scarico dagli
aerei, lo spostamento delle casse con la sostanza stupefacente
fuori dall'area destinata ai controlli doganali. Le casse,
sostituite con altre identiche, avrebbero dovuto essere caricate
su un furgone e trasportate fuori dalla zona aeroportuale. Per
questo il senegalese, presunto ideatore del traffico, oltre al
finanziere (appartenente al Gruppo di Malpensa) avrebbe
coinvolto un operaio aeroportuale, un addetto alla spunta delle
merci e un mulettista impiegato nei magazzini, il cui ruolo era
quello di far uscire la droga dall'aeroporto di Malpensa.
Dalle indagini e' emerso che sarebbe stato pronto a partire
dall'isola caraibica un carico di circa 100 chili di cocaina,
poi bloccato a causa di un improvviso ripensamento degli
organizzatori nonostante gli operatori aeroportuali corrotti
avessero gia' ricevuto un acconto per il loro servizio. Il piano
e' stato sventato dall'intervento delle Fiamme gialle, che hanno
eseguito le ordinanza di custodia cautelare in carcere emesse
dalla procura di Busto Arsizio.
(ANSA).

LA RUSSA, VOLO DI STATO PER VEDERE INTER? E' UNA BUFALA
(ANSA) - MILANO, 12 MAG - ''E' una bufala''. Cosi' il
ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha definito la vicenda
che riguarda il suo presunto uso di un aereo di Stato da Roma a
Milano, e ritorno, per andare a vedere una partita dell'Inter
dello scorso 5 aprile, ora al centro dell'interesse della Corte
dei Conti.
''La Corte dei Conti fa accertamenti, li fa sempre - ha
spiegato La Russa -, ma solo per me finiscono sui giornali'' e
questo a pochi giorni ''dal voto''. ''E' un'invenzione totale'',
ha aggiunto.
Secondo quanto riportano oggi alcuni quotidiani la procura
della Corte dei Conti ha aperto un'inchiesta contabile chiedendo
alla Guardia di Finanza di acquisire i piani di volo e l'intera
documentazione relativa al viaggio per stabilire quanto abbia
pesato sulle casse statali. (ANSA).

LA RUSSA, VOLO DI STATO PER VEDERE INTER? E' UNA BUFALA (2)
(ANSA) - MILANO, 12 MAG - Il ministro ha ribadito di non
poter prendere aerei di linea ''perche' se vado con voli privati
- ha aggiunto - devono approntare misure di sicurezza tali che
creano casino all'Alitalia''. In questo caso pero' la storia
dell'aereo preso per vedere l'Inter ''e' un'invenzione totale -
ha aggiunto La Russa - come dimostrero' rispondendo
all'interrogazione''. La Russa ha spiegato di essere arrivato a
Milano con un aereo ''programmato da tempo di ritorno
dall'Afghanistan con scalo a Roma, dove sono stati fatti
scendere i giornalisti romani''.
''Poi - ha proseguito - sono venuto a Milano come previsto
perche' al termine del viaggio in Afghanistan avevo diritto di
tornare dalla mia famiglia''. Per il mattino successivo c'era
gia' in programma di far venire un aereo per portare il ministro
a Roma ma La Russa ha detto di essere stato informato che in
nottata c'era un aereo ''preso da un altro ministro che sarebbe
tornato vuoto''. ''A quel punto ho detto: 'risparmio l'aereo di
domani allo Stato - ha spiegato - e prendo l'aereo vuoto'.
Questa e' la pura verita' accertata documentalmente''.
''Se voglio prendere un aereo per andare a comperarmi un paio
di scarpe non mi fanno viaggiare con un aereo privato - ha
concluso -. Io devo prendere un aereo di stato o andare in
macchina''. (ANSA).

POLIZIA PENITENZIARIA: SAPPE DISERTERA' FESTA CORPO IL 13/5
RISPETTIAMO NAPOLITANO MA SIAMO CONTRO VECCHIA NOMENCLATURA DAP
(ANSA) - ROMA, 11 MAG - Quando venerdi' prossimo, 13 maggio,
il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ricevera' gli onori
della Polizia penitenziaria, presso l'Arco di Costantino, in
occasione della festa del 194/mo anniversario del Corpo, il
Sappe, primo e piu' rappresentativo sindacato di categoria, non
sara' presente. La cerimonia sara' infatti disertata per
protesta contro ''i disagi e le criticita''' che affliggono il
mondo penitenziario. Un'assenza, quella del Sappe, non nuova ma
che - viene spiegato - non vuole significare mancanza di
rispetto al Capo dello Stato: ''Il nostro primo pensiero-
afferma il segretario generale del Sappe, Donato Capece, in una
nota - e' per il Presidente Napolitano'' che e' ''sempre molto
attento alle criticita' penitenziarie: non e' ovviamente contro
di lui che manifesteremo ma contro quella vecchia nomenclatura e
quella dirigenza dell'Amministrazione penitenziaria
(sopravvissuta persino al crollo del Muro di Berlino) che da
vent'anni ostacola ogni evoluzione ed accrescimento
professionale della Polizia penitenziaria, condizionando via via
l'operato di tutti i Capi Dipartimento che fino ad oggi si sono
avvicendati alla guida del Dap, e che non fa alcuna iniziativa
concreta in materia di aggiornamento e formazione professionale
per i poliziotti''.
Il Sappe punta il dito contro i ''burocrati che si
preoccupano solo della propria poltrona'' e che ''boicottano
subdolamente e costantemente una non piu' rinviabile, adeguata e
funzionale organizzazione del Corpo di Polizia penitenziaria e
l'istituzione della Direzione generale del Corpo'' presso il
Dap. Il Sappe annuncia che anche in occasione delle feste
provinciali, regionali e locali del Corpo che si terranno nei
prossimi giorni, sara' diffuso un volantino per spiegare che la
contestazione e' rivolta nei confronti di chi ha ''pensato di
sistemare impiegati civili anziche' poliziotti penitenziari nei
ruoli tecnici del Corpo e nel piano nazionale interforze
antimafia, mortificando le competenze, la professionalita' e le
specificita' proprie dei Baschi Azzurri''. E ancora:il Sappe
intende denunciare coloro che ''l'altro giorno ad Alessandria
hanno disertato le cerimonie commemorative in ricordo dei nostri
caduti'', e contestare la ''vecchia nomenclatura del DAP che
nonostante gli oltre 600 dirigenti penitenziari in organico
continua a lasciare molte delle 200 superaffollate strutture
penitenziarie del Paese, diversi provveditorati regionali
italiani e persino direzioni generali del Dipartimento senza un
direttore titolare''. (ANSA).

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