COMUNICATO STAMPA ASSODIPRO FICIESSE COMITATO ART.52: CAMBI DI INCARICO PER ADINOLFI E BARDI O CHIEDEREMO LE DIMISSIONI DEL GENERALE DI PAOLO. INOLTRE COMPLETA ATTUAZIONE DELL'ART. 52 DELLA COSTITUZIONE APRENDO SUBITO ALL'ASSOCIAZIONISMO PER I MILITARI

martedì 19 luglio 2011

Di seguito e in allegato il comunicato stampa appena diffuso dalle Associazioni Assodipro, Comitato Articolo 52 Militari tra la Gente e Ficiesse.


COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO DEL 19 LUGLIO 2011

 

 

<<INCHIESTA P4: CAMBI DI INCARICO IMMEDIATI DEGLI ALTI GRADI DELLA GUARDIA DI FINANZA INDAGATI O CHIEDEREMO LE DIMISSIONI DEL COMANDANTE GENERALE NINO DI PAOLO>>

 

 

La Presidenza della “Associazione Solidarietà  Diritto e Progresso” (www.assodipro.org), la Segreteria nazionale dell’Associazione “Finanzieri Cittadini e Solidarietà ” (www.ficiesse.it) e la Presidenza del “Comitato Articolo 52 – Militari tra la Gente” (www.articolo52.it) si sono riunite oggi per esaminare quanto emerso in merito all’indagine giudiziaria sulla cosiddetta P4, condotta dalla Procura della Repubblica di Napoli.

 

Stupisce e preoccupa, in merito, che il primo Comandante generale proveniente dalle fila interne dell’Istituzione, il Generale Nino Di Paolo, non abbia ancora disposto i cambi di incarico per i due altissimi Ufficiali indagati, il Generale Michele Adinolfi, Capo di Stato maggiore del Comando generale, e il Generale Vito Bardi, responsabile del Comando Interregionale per l’Italia Meridionale.

 

Il Corpo è notoriamente e giustamente rigoroso, considerata la particolare delicatezza delle funzioni svolte, nei confronti di finanzieri, appuntati, ispettori e ufficiali non dirigenti. E quindi lo deve essere altrettanto, se non di più, nei confronti dei gradi elevati, come impongono l’articolo 21 del Regolamento di disciplina militare e il vigente Codice deontologico degli appartenenti alla Guardia di finanza.

 

Ci troviamo, d’altra parte, davanti a scenari inquietanti che suscitano preoccupazione ed allarme nell’opinione pubblica e confermano quanto da anni le nostre Associazioni sollecitano: che le Istituzioni preposte alla Difesa e alla Sicurezza sono pilastri dell'edificio democratico del Paese in cui debbono trovare piena applicazione quei principi costituzionali in grado di contrastare “visioni neoisolazioniste” e sempre possibili derive antidemocratiche in organismi legittimate all’uso delle armi e della forza.

 

Occorre quindi rimuovere le resistenze e gli ostacoli frutto di atteggiamenti di conservazione e di chiusura provenienti dall’interno della struttura militare, ma anche di debolezza politica. Condizioni che non hanno consentito finora la legittima affermazione di reali e autonomi “presidi democratici interni”, garantendo almeno la libertà  di associazione per i militari italiani come sta avvenendo in tutta Europa e dando così finalmente piena attuazione all’articolo 52 della Costituzione, per il quale “L’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica.”

 

In un momento in cui il Paese è schiacciato dal peso di fenomeni di illegalità  e immoralità  diffusa che stanno indebolendo le fondamenta dello Stato di diritto è il momento di mettersi in gioco con idee propositive all’altezza della domanda di cambiamento profondo che proviene con tanta forza e chiarezza dalla Società  civile.

 

Per questo Ficiesse, Comitato Articolo 52 e Assodipro sono sul campo del diritto, della solidarietà , dell’impegno sociale e civile. Perchà© siamo convinti che le Istituzioni militari non possono andare avanti per forza di inerzia ed operare al di fuori delle traiettorie democratiche poste dalla Costituzione alla base di una convivenza in cui Trasparenza, Legalità  e Giustizia devono essere valori condivisi e rispettati da tutti, tanto più da coloro che svolgono alte funzioni di responsabilità .

 

Per questi motivi, qualora l’incomprensibile e inaccettabile inerzia del Vertice del Corpo dovesse perdurare e i cambi di incarico per gli Alti Ufficiali indagati non dovessero essere disposti, come sempre e giustamente avviene per qualunque altro appartenente alla Guardia di finanza di più basso grado ci adopereremo con tutte le nostre forze per mobilitare l'opinione pubblica e la Società  civile chiedendo le dimissioni dello stesso attuale “Numero Uno” delle Fiamme Gialle.

 

 

Roma, 19 luglio 2011

  

Il Presidente Assodipro, Emilio Ammiraglia

  

Il Presidente del Comitato Articolo 52 – Militari tra la Gente, Giuseppe Fortuna

 

Il Segretario generale Ficiesse, Carlo Germi

 

 


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