GDF: DA CDM OK PROMOZIONE ADINOLFI E QUARANTA. PD, PROMOZIONE GENERALE ADINOLFI LASCIA PERPLESSI. INCONTRO COMANDANTE GENERALE - PROCURATORE NAPOLI - CORTE CONTI: DANNO IMMAGINE GDF, CONDANNATO MILITARE CORROTTO

venerdì 29 luglio 2011

GDF: DA CDM OK PROMOZIONE ADINOLFI E QUARANTA
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''Su proposta del Ministro
dell'economia e delle finanze, Tremonti'' sono stati promossi
''generali di Corpo d'Armata'' i generali di divisione della
Guardia di finanza Giuseppe Quaranta e Michele Adinolfi. E'
quanto si legge nel comunicato diffuso da palazzo Chigi al
termine del Consiglio dei ministri. (ANSA).

GDF: PD, PROMOZIONE GENERALE ADINOLFI LASCIA PERPLESSI
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''La proposta del Ministro Tremonti,
accolta dal Consiglio dei ministri, di promuovere a generale di
Corpo d'Armata Michele Adinolfi non puo' non suscitare
perplessita', visto che Adinolfi e' coinvolto in una inchiesta
della magistratura delicata e ancora nella sua fase istruttoria.
Ognuno e' innocente finche' una sentenza definitiva della
magistratura non stabilisce il contrario e tuttavia per la
promozione si poteva aspettare''. Lo dice Ettore Rosato,
dell'ufficio di presidenza del gruppo del Pd alla Camera, dopo
il comunicato di Palazzo Chigi sulla promozione decisa per il
generale Adinolfi. (ANSA).

GDF: INCONTRO COMANDANTE GENERALE - PROCURATORE NAPOLI
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - Il procuratore della Repubblica di
Napoli, Giovandomenico Lepore, ed il procuratore aggiunto
Francesco Greco hanno incontrato oggi a Roma il comandante
Generale della Guardia di Finanza Nino Di Paolo, al quale -
secondo quanto si e' appreso - hanno confermato ''stima e
apprezzamento'' della Procura di Napoli verso la Guardia di
Finanza, con cui - hanno sottolineato - ''svolgono le piu'
delicate indagini in tutti i settori operativi''.
La Procura di Napoli sta indagando da alcuni mesi sulla
cosiddetta P4, inchiesta nella quale sono indagati due alti
ufficiali delle Fiamme Gialle. (ANSA).

GDF: INCONTRO COMANDANTE GENERALE - PROCURATORE NAPOLI (2)
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''Durante l'incontro,
cordialissimo'', che si e' svolto nella sede del Comando
Generale della Guardia di Finanza, i magistrati - si legge in
una nota della Gdf - ''hanno confermato la profonda stima e
l'apprezzamento della Procura di Napoli nei confronti delle
Fiamme Gialle, come dimostrato dalle piu' importanti indagini che
la Guardia di Finanza conduce contro la criminalita'
economica-finanziaria e nei molteplici settori operativi''.
(ANSA).

MILANESE, TREMONTI? OSPITE NON VOLEVA DIRE GRATIS
'LAVORI NON PAGATI, PROIETTI MI DISSE DI ASPETTARE'
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''Ospite non significa 'a titolo
gratuito'. Io ospito Tremonti e lui mi restituisce una parte del
canone abnorme, 8.500 euro. Se anche mi avesse fatto un assegno,
mica ci avrei pagato un'imposta. In fondo il ministro riceve lo
stipendio in contanti. Non c'e' niente di male''. Lo afferma
Marco Milanese, ex consigliere di Tremonti, che in un'intervista
a Repubblica rivendica la sua innocenza: ''Non sono un
delinquente. Voglio io il processo, dimostrero' che dico il
vero''.
''Volevo restare affittuario perche' speravo di acquistare da
inquilino a prezzo superconveniente'', spiega Milanese. I lavori
di ristrutturazione della casa ''sono stati di 50mila euro.
Dicevo a Proietti: 'Ti vuoi far pagare?' E lui: 'Aspetta, quando
completeremo'. Perche' in effetti dovevo fare altri lavori''.
In merito alla cena con il procuratore aggiunto di Roma
Giancarlo Capaldo, ''solo il procuratore e il ministro
parlarono. Di cosa? Di autori greci e latini, del fantasma della
poverta' nel paese. Io non parlai proprio'', racconta Milanese.
''L'avvocato Fischetti mi disse che Capaldo ne aveva piacere.
Pensai che voleva mostrare a Tremonti d'essere versatile,
colto''.
Milanese interviene anche sulle cordate nella Guardia di
Finanza. ''Non mi piace l'espressione 'cordate''', afferma. ''Il
corpo e' sano, ci sono certo gruppi di finanzieri che pensano a
fare le cene, gli incontri, coltivano mrelazioni, ostilita'''.
(ANSA).

P4: GIP, PAPA NEGA FUGA NOTIZIE MA NON CREDIBILE
(ANSA) - NAPOLI, 28 LUG - Alfonso Papa, nel corso
dell'interrogatorio di garanzia, contrariamente da quanto
affermato da una serie di testi, nego' di aver riferito notizie
riservate su indagini in corso, sostenendo che se cio' fosse
capitato sarebbe avvenuto per iniziativa altrui. Il gip di
Napoli Luigi Giordano non crede in questa versione, come si
evince dalla lettura del provvedimento con cui respinge
l'istanza di revoca o di attenuazione della misura cautelare nei
confronto del deputato del Pdl. ''Francamente - scrive il gip -
non appare credibile che le persone convocate dal pubblico
ministero (alle quali Papa avrebbe fornito informazioni sulle
indagini, ndr), ammonite sui doveri cui sono tenute, abbiano
deciso di cercare l'indagato per comunicargli i termini o
l'oggetto dell'iniziativa giudiziaria''.
''Papa ad esempio - osserva il giudice - ha negato di aver
cercato Maria Elena Valanzano finanche presso l'ente pubblico
dove lavora, laddove proprio la frequenza dei contatti
telefonici tra i due ha indotto questo stesso Gip, a tutela
delle prerogative del parlamentare, a negare l'autorizzazione
gia' alla prima proroga dell'intercettazione dell'utenza della
donna. Ha negato di aver 'braccato' Matacena in un esercizio
pubblico, ha aggiunto di voler querelare Fasolino. Ha poi
ammesso di aver visto fino a pochi giorni prima dell'esecuzione
del provvedimento Chiorazzo e tale Crisafi. Ha negato di aver
svolto 'giretti' negli ambienti della Guardia di Finanza,
laddove un indagato (Bisignani) e persone informate sui fatti
(Gallo) hanno affermato che in questa inchiesta e' avvenuta una
fuga di notizie. E' opportuno aggiungere che, durante
l'indagine, e' stata ascoltata una persona che ha riferito di
aver incontrato, sia pure per caso, l'indagato il giorno
precedente a quello dell'audizione da parte dei pubblici
ministeri''. (ANSA).

MILANESE: IDV, TREMONTI NON FACCIA SPIRITOSO E CHIARISCA
(ANSA) - ROMA, 28 LUG - ''Il ministro Tremonti eviti di fare
battute di spirito. Piuttosto venga in Parlamento a chiarire i
lati oscuri della vicenda che lo riguardano e dimostri, carte
alla mano, di non aver pagato in nero l'affitto della casa. Se
non e' in grado di farlo, l'atto ovvio e conseguente sono le
immediate dimissioni'': lo dichiara in una nota Antonio
Borghesi, vicepresidente del gruppo IDV alla Camera.
''Quale credibilita' ha un ministro dell'Economia che paga un
affitto in nero nella lotta all'evasione fiscale e che ha
rapporti poco chiari con i magistrati che indagano sulla Guardia
di Finanza? A casa nostra, zero credibilita' e una battuta di
spirito non lo salvera''', conclude Borghesi. (ANSA).

CORTE CONTI:DANNO IMMAGINE GDF,CONDANNATO MILITARE CORROTTO
(ANSA) - PALERMO, 28 LUG - La sezione giurisdizionale della
Corte dei conti ha condannato Armando Cammarano a risarcire al
ministero dell'Economia oltre 30 mila euro per il danno arrecato
all'immagine della Guardia di Finanza con il proprio
comportamento doloso.
I fatti risalgono a quasi venti anni fa quando l'uomo,
sottufficiale in servizio presso il Nucleo di Polizia Tributaria
di Messina, venne accusato di aver incassato una tangente di 50
milioni di lire per ''ammorbidire'' una visita ispettiva a un
negozio di mobili e arredamenti.
Per la stessa vicenda, Cammarano e' stato condannato per
corruzione dal tribunale di Messina e poi assolto in appello per
prescrizione del reato. (ANSA).

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