LA PROPOSTA DEL COMITATO ART.52 SUL SISTEMA DI TUTELE DEI CITTADINI MILITARI: NO AL DDL DEI SENATORI RAMPONI-GALIOTO, SI' A UNA FORMA DI TIPO SINDACALE O, IN ALTERNATIVA, AL "DOPPIO BINARIO" CONSIGLI INTERNI-ASSOCIAZIONI ESTERNE
Di seguito e IN ALLEGATO la proposta del Comitato Articolo 52 - Militari tra la Gente per la riforma del sistema di rappresentanza degli interessi collettivi e indiduali dei militari.
Si tratta della versione non definitiva del 29 marzo, come tale soggetta a integrazioni e perfezionamenti.
Chi avesse proposte da avanzare in merito può scrivere a comitato@articolo52.it mettendo nell'oggetto: Proposte di riforma del sistema di rappresentanza dei Cittadini militari.
COMITATO ARTICOLO 52 – MILITARI TRA LA GENTE
“L’ordinamento delle Forze Armate è informato allo spirito democratico della Repubblica”
LA PROPOSTA DEL COMITATO
sul sistema di rappresentanza a tutela dei cittadini militari:
NO al ddl dei senatori Ramponi-Galioto,
SàŒ a una forma di tipo sindacale o, in alternativa,
al “doppio binario” consigli interni-associazioni esterne
1. PERCHà‰ NON àˆ ACCETTABILE LA PROPOSTA “RAMPONI-GALIOTO”
Siamo ormai ad aprile 2011 e sta per riprendere in Commissione Difesa del Senato la discussione sulla riforma del sistema di tutele individuali e collettive nelle istituzioni militari, che risale alla legge n. 382 del 1978, ora assorbita nel nuovo Codice dell’Ordinamento militare.
Gli Stati maggiori e i Comandi generali sostengono il disegno di legge del senatore (e generale) Luigi Ramponi che ripropone ancora una volta e da ben tre legislature ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA COMPLETAMENTE INTERNI ALLE AMMINISTRAZIONI.
Ad avviso di questo Comitato, tale soluzione non può essere considerata aderente al disposto costituzionale dell’articolo 52, secondo il quale <<l’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica>>.
Il testo proposto dai due senatori (PdL Ramponi, UDC Galioto), infatti:
1) nulla cambia in materia non soltanto di divieto assoluto per i cittadini militari di associazione sindacale e professionale, ma anche di AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA PER COSTITUIRE O ADERIRE AD ASSOCIAZIONI “MISTE”, AI SODALIZI, CIOàˆ, FORMATI DA CITTADINI MILITARI E CITTADINI NON MILITARI <<LE CUI FINALITà€ OD ATTIVITà€ - come affermato dalla circolare del 16 luglio 2003 - INTERESSINO A QUALSIASI TITOLO L’AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA>>;
2) mantiene A COMPLETO CARICO DEL BILANCIO DELLO STATO i costi, di entità ufficialmente mai dichiarata ma comunque elevatissimi, della rappresentanza militare interna;
3) impedisce lo sviluppo e il consolidamento di competenze di alto profilo nelle materie del diritto militare, caratterizzate da elevatissimo tecnicismo, mantenendo i singoli delegati in POSIZIONE DI INEVITABILE SUDDITANZA NEI CONFRONTI DELL’AMMINISTRAZIONE MILITARE;
4) continua a:
- configurare il VOTO COME UN DOVERE E NON COME UN DIRITTO;
- prevedere ELEZIONI PARZIALMENTE DEMOCRATICHE PER I COBARE E NON DEMOCRATICHE PER COIR E COCER, incoraggiando il fenomeno delle “cordate elettorali” finalizzate esclusivamente ad agevolare l’elezione nei Consigli intermedi e centrali dei delegati più graditi alle gerarchie;
- riservare le FUNZIONI DI PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE AI DELEGATI DI GRADO PIà™ ELEVATO e della categoria ufficiali;
5) non prevede:
- poteri di contrattazione;
- competenze per la vigilanza sull'attuazione del contratto (carenza responsabile di numerose discriminazioni di cui soffrono i militari rispetto ai colleghi delle polizie civili);
- alcuna seppur minima forma di TUTELA INDIVIDUALE DI CONCILIAZIONE (continuando così ad obbligare i militari a pagare gli avvocati anche per le questioni risolvibili per vie interne);
6) OSTACOLA IL CONTROLLO DEMOCRATICO SULLE ATTIVITà€ DI ORGANISMI E DELEGATI INDIVIDUANDO, NELL’ERA DI INTERNET, QUALE UNICA FORMA DI INFORMAZIONE E DI PUBBLICITà€ L'AFFISSIONE DELLE DELIBERE (E DELLE SOLE DELIBERE) NELLE BACHECHE DI REPARTO, ostacolando in tal modo l’invio di newsletter informative e la pubblicazione sui siti e nei forum internet dei verbali delle sedute dei Consigli;
7) impedisce ai delegati (compresi quelli del Cocer, gli unici fino a oggi legittimati) di diffondere comunicati-stampa personali ad eccezione di quelli espressamente approvati dall’organismo;
8) lascia totale discrezionalità al governo di determinare i contenuti dei regolamenti su questioni delicatissime (come le procedure di elezione, di organizzazione e di funzionamento degli organismi e le cause di ineleggibilità ) omettendo di fissare principi e criteri direttivi di sorta.
2. LA SOLUZIONE PROPOSTA DAL COMITATO ARTICOLO 52 – MILITARI TRA LA GENTE: LIBERTà€ DI ASSOCIAZIONISMO SINDACALE
Il Comitato propone che in attuazione dell’articolo 52 della Costituzione, siano riconosciuti ai cittadini militari diritti analoghi a quelli del personale delle Forze di polizia a ordinamento civile e che il sistema abbia le seguenti principali caratteristiche:
a) riconoscimento ai cittadini militari del diritto di costituire ed aderire ad associazioni di tipo sindacale competenti a trattare la tutela individuale e collettiva dei militari, che si autofinanzino con il contributo dei propri iscritti (escludendo qualunque forma di finanziamento pubblico) e possano fornire consulenza e supporto agli organismi delle rappresentanze unitarie di base per la predisposizione delle piattaforme sindacali, in ogni fase delle contrattazioni e delle concertazioni;
b) le associazioni sindacali nazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare partecipino alle attività di contrattazione e di concertazione previste dalla legge su tutte le materie di interesse del personale ad eccezione dell’impiego operativo;
c) le associazioni sindacali e le rappresentanze unitarie di base partecipino alle attività di contrattazione e di concertazione nelle materie di competenza con gli organismi di Comando territoriale militare, con le Regioni e gli Enti locali;
d) le associazioni sindacali nazionali dei militari, le loro strutture territoriali e le rappresentanze unitarie di base rappresentino unitariamente tutte le categorie e ruoli di personale, nessuno escluso, e la componente femminile;
e) le elezioni si basino sia su liste elettorali presentate dalle associazioni sindacali sia su candidature individuali di singoli militari non iscritti ad alcun sindacato;
f) gli eletti durino in carica per un numero di anni pari a quelli del contratto nazionale e possono essere rieleggibili immediatamente e senza limiti;
g) il voto si configuri come un diritto disponibile e non come un dovere;
h) siano vietati gli atti tesi a condizionare o limitare, attraverso l’autorità connessa alle funzioni di comando o al grado, la libera espressione del voto e a discriminare il qualunque modo candidati o delegati;
i) sia consentita la propaganda con mezzi, anche telematici, di comunicazione diretta, siti internet e attraverso sindacati nazionali;
j) ogni funzione, compresa quella di presidenza, sia elettiva e siano previsti meccanismi di sfiducia;
k) articolazione di un sistema di tutele e di diritti per i delegati che garantiscano la non perseguibilità disciplinare per le opinioni espresse, impediscano atti volti direttamente o indirettamente a condizionare o limitare l’esercizio del mandato;
l) le delibere, i verbali, le relazioni, le dichiarazioni e tutti gli atti e notizie riguardanti le attività di rappresentanza svolte dai delegati possano essere rese pubbliche attraverso qualsiasi mezzo di informazione.
3. L'ALTERNATIVA POSSIBILE DEL "DOPPIO BINARIO" (COESISTENZA DI CONSIGLI INTERNI E ASSOCIAZIONI ESTERNE)
Qualora la soluzione del riconoscimento pieno e immediato dei diritti sindacali sia ritenuto non immediatamente raggiungibile da parte delle Forze politiche attualmente presenti in Parlamento, il Comitato Articolo 52 è comunque favorevole alla seguente SOLUZIONE ALTERNATIVA, denominata “DEL DOPPIO BINARIO”.
Come evidenziato nella figura 1, il “doppio binario” è formato dalla COESISTENZA DI DUE TIPOLOGIE DI ORGANISMI:
- CONSIGLI DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE ANCORA INTERNI ALLE AMMINISTRAZIONI E SU DUE SOLI LIVELLI: livello di base con Consigli deputati alla contrattazione territoriale e un livello nazionale con Consigli competenti alla contrattazione nazionale;
- ASSOCIAZIONI DI MILITARI IN SERVIZIO, MILITARI IN CONGEDO E CITTADINI COMUNI COMPLETAMENTE ESTERNE, AUTONOME E INDIPENDENTI DALLE AMMINISTRAZIONI.
Le SPESE DI FUNZIONAMENTO:
- delle associazioni dovranno essere A COMPLETO CARICO DEGLI ISCRITTI, senza alcun provento di derivazione pubblica;
- di Cobar e Cocer a carico del bilancio dello Stato;
Il collegamento tra la componente consigli e la componente associazioni va garantito dalla FACOLTà€ PER I DELEGATI DI COBAR E COCER DI COSTITUIRE E ADERIRE ALLA COMPONENTE ASSOCIAZIONI.
4. FUNZIONI DELLA COMPONENTE "CONSIGLI INTERNI"
Nel sistema a doppio binario, la componente consigli interni attende alle seguenti principali funzioni:
a) consigli nazionali (Cocer) deputati alla contrattazione nazionale;
b) consigli territoriali (Cobar) deputati alla contrattazione territoriale o di secondo livello (attualmente non prevista);
c) tutela individuale di conciliazione (consistente nella facoltà , attualmente non prevista, di rappresentare al comandante di riferimento problematiche di singoli militari per trovare soluzioni il più possibile condivise) assegnata a entrambi i livelli ratione materiae;
d) garanzia della presenza ad entrambi i livelli dei rappresentanti di tutti i ruoli di personale (con particolare riferimento AI SOVRINTENDENTI, oggi fortemente sotto rappresentati);
e) definizione del voto per l’elezione dei consigli come un DIRITTO DISPONIBILE (quindi, che vuole può astenersi) e non come un dovere;
f) UNICA E CONTESTUALE TORNATA ELETTORALE, sia per i livelli territoriali (Cobar) che per il livello nazionale (Cocer);
g) mandati di durata pari a quella dei contratti nazionali (ATTUALMENTE TRE ANNI);
h) rieleggibilità piena ed immediata per tutti i consigli, senza alcun limite di mandato;
i) FUNZIONI INTERNE ELETTIVE, comprese quelle di presidenza e vicepresidenza, con introduzione MECCANISMI DI SFIDUCIA;
l) divieto espresso per gli atti tesi a influenzare o limitare, attraverso l’autorità connessa alle funzioni di comando o al grado, la libera espressione del voto e a discriminare il qualunque modo candidati o delegati;
m) possibilità di svolgere propaganda con mezzi di comunicazione diretta, compresi riviste e siti internet;
n) sistema di tutele e di diritti per i delegati idoneo a garantire la non perseguibilità disciplinare per le opinioni espresse e a impedire gli atti volti direttamente o indirettamente a condizionare o limitare l’esercizio del mandato;
o) COMPLETA TRASPARENZA SULLE ATTIVITà€ DEI CONSIGLI, con possibilità di pubblicare liberamente su qualunque mezzo di informazione delibere, verbali, relazioni, dichiarazioni e tutti gli atti e le notizie riguardanti a qualunque titolo le attività di rappresentanza svolte delegati.
5. PRINCIPALI LIMITAZIONI DELLA COMPONENTE “CONSIGLI INTERNI”
A Cobar e Cocer dovrebbero essere espressamente precluse le possibilità :
p) di organizzare attività di tutela legale direttamente o indirettamente collegate al mandato ricevuto;
q) di svolgere attività di gestione di mense, spacci e ricreative nelle caserme e comunque attività anche soltanto oggettivamente commerciali, compresa la pubblicazione dietro corrispettivo di giornali e riviste.
6. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA COMPONENTE “ASSOCIAZIONI ESTERNE”
Nel sistema a doppio binario, la componente associazioni potranno attendere, se lo riterranno, alle seguenti principali funzioni:
a) PUBBLICA INFORMAZIONE SU QUALUNQUE ARGOMENTO DI INTERESSE (COMPRESE LE ATTIVITà€ DI RAPPRESENTANZA SVOLTE DAI DELEGATI) in favore degli elettori militari, dei cittadini “comuni” e della società civile, anche attraverso riviste (a diffusione rigorosamente gratuita), siti internet, convegni e attività seminariali e attività di formazione/informazione;
b) organizzazione di attività di TUTELA LEGALE INDIVIDUALE E COLLETTIVA trasparente, efficace e in regime di concorrenza nell’esclusivo interesse degli iscritti;
c) organizzazione interna per AREE DI COMPETENZA (uffici) per soddisfare ogni richiesta di approfondimento e di consulenza in favore dei soci e assistere i delegati dei consigli nelle attività di contrattazione, con particolare riferimento alle materie di maggiore complessità tecnica