LA PROPOSTA DEL COMITATO ART.52 SUL SISTEMA DI TUTELE DEI CITTADINI MILITARI: NO AL DDL DEI SENATORI RAMPONI-GALIOTO, SI' A UNA FORMA DI TIPO SINDACALE O, IN ALTERNATIVA, AL "DOPPIO BINARIO" CONSIGLI INTERNI-ASSOCIAZIONI ESTERNE

mercoledì 16 novembre 2011

Di seguito e IN ALLEGATO la proposta del Comitato Articolo 52 - Militari tra la Gente per la riforma del sistema di rappresentanza degli interessi collettivi e indiduali dei militari.

Si tratta della versione non definitiva del 29 marzo, come tale soggetta a integrazioni e perfezionamenti.

Chi avesse proposte da avanzare in merito può scrivere a
comitato@articolo52.it mettendo nell'oggetto: Proposte di riforma del sistema di rappresentanza dei Cittadini militari.

 

 

 

COMITATO ARTICOLO 52 – MILITARI TRA LA GENTE

 “L’ordinamento delle Forze Armate è informato allo spirito democratico della Repubblica”

 

 

LA PROPOSTA DEL COMITATO

 
sul sistema di rappresentanza a tutela dei cittadini militari:

NO al ddl dei senatori Ramponi-Galioto,

SàŒ a una forma di tipo sindacale o, in alternativa,

al “doppio binario” consigli interni-associazioni esterne

 

 

 

1. PERCHà‰  NON àˆ ACCETTABILE LA PROPOSTA “RAMPONI-GALIOTO”

Siamo ormai ad aprile 2011 e sta per riprendere in Commissione Difesa del Senato la discussione sulla riforma del sistema di tutele individuali e collettive nelle istituzioni militari, che risale alla legge n. 382 del 1978, ora assorbita nel nuovo Codice dell’Ordinamento militare.

 

Gli Stati maggiori e i Comandi generali sostengono il disegno di legge del senatore (e generale) Luigi Ramponi che ripropone ancora una volta e da ben tre legislature ORGANISMI DI RAPPRESENTANZA COMPLETAMENTE INTERNI ALLE AMMINISTRAZIONI.

 

Ad avviso di questo Comitato, tale soluzione non può essere considerata aderente al disposto costituzionale dell’articolo 52, secondo il quale <<l’ordinamento delle Forze armate si informa allo spirito democratico della Repubblica>>.

 

Il testo proposto dai due senatori (PdL Ramponi, UDC Galioto), infatti:

 

1)    nulla cambia in materia non soltanto di divieto assoluto per i cittadini militari di associazione sindacale e professionale, ma anche di AUTORIZZAZIONE PREVENTIVA PER COSTITUIRE O ADERIRE AD ASSOCIAZIONI “MISTE”, AI SODALIZI, CIOàˆ, FORMATI DA CITTADINI MILITARI E CITTADINI NON MILITARI <<LE CUI FINALITà€ OD ATTIVITà€ - come affermato dalla circolare del 16 luglio 2003 - INTERESSINO A QUALSIASI TITOLO L’AMMINISTRAZIONE DELLA DIFESA>>;

 

2)    mantiene A COMPLETO CARICO DEL BILANCIO DELLO STATO i costi, di entità  ufficialmente mai dichiarata ma comunque elevatissimi, della rappresentanza militare interna;

 

3)    impedisce lo sviluppo e il consolidamento di competenze di alto profilo nelle materie del diritto militare, caratterizzate da elevatissimo tecnicismo, mantenendo i singoli delegati in POSIZIONE DI INEVITABILE SUDDITANZA NEI CONFRONTI DELL’AMMINISTRAZIONE MILITARE;

 

4)    continua a:

 

-   configurare il VOTO COME UN DOVERE E NON COME UN  DIRITTO;

 

-    prevedere ELEZIONI PARZIALMENTE DEMOCRATICHE PER I COBARE E NON DEMOCRATICHE PER COIR E COCER, incoraggiando il fenomeno delle “cordate elettorali” finalizzate esclusivamente ad agevolare l’elezione nei Consigli intermedi e centrali dei delegati più graditi alle gerarchie;

 

-    riservare le FUNZIONI DI PRESIDENTE E VICEPRESIDENTE AI DELEGATI DI GRADO PIà™ ELEVATO e della categoria ufficiali;

 

5)      non prevede:

 

poteri di contrattazione;

competenze per la vigilanza sull'attuazione del contratto (carenza responsabile di numerose discriminazioni di cui soffrono i militari rispetto ai colleghi delle polizie civili);

alcuna seppur minima forma di TUTELA INDIVIDUALE DI CONCILIAZIONE (continuando così ad obbligare i militari a pagare gli avvocati anche per le questioni risolvibili per vie interne);

 

6)      OSTACOLA IL CONTROLLO DEMOCRATICO SULLE ATTIVITà€ DI ORGANISMI E DELEGATI INDIVIDUANDO, NELL’ERA DI INTERNET, QUALE UNICA FORMA DI INFORMAZIONE E DI PUBBLICITà€ L'AFFISSIONE DELLE DELIBERE (E DELLE SOLE DELIBERE) NELLE BACHECHE DI REPARTO, ostacolando in tal modo l’invio di newsletter informative e la pubblicazione sui siti e nei forum internet dei verbali delle sedute dei Consigli;

 

7)      impedisce ai delegati (compresi quelli del Cocer, gli unici fino a oggi legittimati) di diffondere comunicati-stampa personali ad eccezione di quelli espressamente approvati dall’organismo;

 

8)      lascia totale discrezionalità  al governo di determinare i contenuti dei regolamenti su questioni delicatissime (come le procedure di elezione, di organizzazione e di funzionamento degli organismi e le cause di ineleggibilità ) omettendo di fissare principi e criteri direttivi di sorta.

 

 

2.      LA SOLUZIONE PROPOSTA DAL COMITATO ARTICOLO 52 – MILITARI TRA LA GENTE: LIBERTà€ DI ASSOCIAZIONISMO SINDACALE

 

Il Comitato propone che in attuazione dell’articolo 52 della Costituzione, siano riconosciuti ai cittadini militari diritti analoghi a quelli del personale delle Forze di polizia a ordinamento civile e che il sistema abbia le seguenti principali caratteristiche:

 

a)      riconoscimento ai cittadini militari del diritto di costituire ed aderire ad associazioni di tipo sindacale competenti a trattare la tutela individuale e collettiva dei militari, che si autofinanzino con il contributo dei propri iscritti (escludendo qualunque forma di finanziamento pubblico) e possano fornire consulenza e supporto agli organismi delle rappresentanze unitarie di base per la predisposizione delle piattaforme sindacali, in ogni fase delle contrattazioni e delle concertazioni;

 

b)      le associazioni sindacali nazionali delle Forze armate e delle Forze di polizia a ordinamento militare partecipino alle attività  di contrattazione e di concertazione previste dalla legge su tutte le materie di interesse del personale ad eccezione dell’impiego operativo;

 

c)   le associazioni sindacali e le rappresentanze unitarie di base partecipino alle attività  di contrattazione e di concertazione nelle materie di competenza con gli organismi di Comando territoriale militare, con le Regioni e gli Enti locali;

 

d)   le associazioni sindacali nazionali dei militari, le loro strutture territoriali e le rappresentanze unitarie di base rappresentino unitariamente tutte le categorie e ruoli di personale, nessuno escluso, e la componente femminile;

 

e)   le elezioni si basino sia su liste elettorali presentate dalle associazioni sindacali sia su candidature individuali di singoli militari non iscritti ad alcun sindacato;

 

f)   gli eletti durino in carica per un numero di anni pari a quelli del contratto nazionale e possono essere rieleggibili immediatamente e senza limiti;

 

g)   il voto si configuri come un diritto disponibile e non come un dovere;

 

h) siano vietati gli atti tesi a condizionare o limitare, attraverso l’autorità  connessa alle funzioni di comando o al grado, la libera espressione del voto e a discriminare il qualunque modo candidati o delegati;

 

i)    sia consentita la propaganda con mezzi, anche telematici, di comunicazione diretta, siti internet e attraverso sindacati nazionali;

 

j)    ogni funzione, compresa quella di presidenza, sia elettiva e siano previsti meccanismi di sfiducia;

 

k)   articolazione di un sistema di tutele e di diritti per i delegati che garantiscano la non perseguibilità  disciplinare per le opinioni espresse, impediscano atti volti direttamente o indirettamente a condizionare o limitare l’esercizio del mandato;

 

l)    le delibere, i verbali, le relazioni, le dichiarazioni e tutti gli atti e notizie riguardanti le attività  di rappresentanza svolte dai delegati possano essere rese pubbliche attraverso qualsiasi mezzo di informazione.

 


3.  L'ALTERNATIVA POSSIBILE DEL "DOPPIO BINARIO" (COESISTENZA DI CONSIGLI INTERNI E ASSOCIAZIONI ESTERNE)

 

Qualora la soluzione del riconoscimento pieno e immediato dei diritti sindacali sia ritenuto non immediatamente raggiungibile da parte delle Forze politiche attualmente presenti in Parlamento, il Comitato Articolo 52 è comunque favorevole alla seguente SOLUZIONE ALTERNATIVA, denominata “DEL DOPPIO BINARIO”.

 

Come evidenziato nella figura 1, il “doppio binario” è formato dalla COESISTENZA DI DUE TIPOLOGIE DI ORGANISMI:

 

  • CONSIGLI DELLA RAPPRESENTANZA MILITARE ANCORA INTERNI ALLE AMMINISTRAZIONI E SU DUE SOLI LIVELLI: livello di base con Consigli deputati alla contrattazione territoriale e un livello nazionale con Consigli competenti alla contrattazione nazionale;

 

  •   ASSOCIAZIONI DI MILITARI IN SERVIZIO, MILITARI IN CONGEDO E CITTADINI COMUNI COMPLETAMENTE ESTERNE, AUTONOME E INDIPENDENTI DALLE AMMINISTRAZIONI.

 

Le SPESE DI FUNZIONAMENTO:

 

  • delle associazioni dovranno essere A COMPLETO CARICO DEGLI ISCRITTI, senza alcun provento di derivazione pubblica;

 

  • di Cobar e Cocer a carico del bilancio dello Stato;

 

Il collegamento tra la componente consigli e la componente associazioni va garantito dalla FACOLTà€ PER I DELEGATI DI COBAR E COCER DI COSTITUIRE E ADERIRE ALLA COMPONENTE ASSOCIAZIONI.


4.  FUNZIONI DELLA COMPONENTE "CONSIGLI INTERNI"

  

Nel sistema a doppio binario, la componente consigli interni attende alle seguenti principali funzioni:

 

a)    consigli nazionali (Cocer) deputati alla contrattazione nazionale;

 

b)    consigli territoriali (Cobar) deputati alla contrattazione territoriale o di secondo livello (attualmente non prevista);

 

c)    tutela individuale di conciliazione (consistente nella facoltà , attualmente non prevista, di rappresentare al comandante di riferimento problematiche di singoli militari per trovare soluzioni il più possibile condivise) assegnata a entrambi i livelli ratione materiae;

 

d)    garanzia della presenza ad entrambi i livelli dei rappresentanti di tutti i ruoli di personale (con particolare riferimento AI SOVRINTENDENTI, oggi fortemente sotto rappresentati);

 

e)    definizione del voto per l’elezione dei consigli come un DIRITTO DISPONIBILE (quindi, che vuole può astenersi) e non come un dovere;

 

f)    UNICA E CONTESTUALE TORNATA ELETTORALE, sia per i livelli territoriali (Cobar) che per il livello nazionale (Cocer);

 

g)    mandati di durata pari a quella dei contratti nazionali (ATTUALMENTE TRE ANNI);

 

h)    rieleggibilità  piena ed immediata per tutti i consigli, senza alcun limite di mandato;

 

i)    FUNZIONI INTERNE ELETTIVE, comprese quelle di presidenza e vicepresidenza, con introduzione MECCANISMI DI SFIDUCIA;

 

l)    divieto espresso per gli atti tesi a influenzare o limitare, attraverso l’autorità  connessa alle funzioni di comando o al grado, la libera espressione del voto e a discriminare il qualunque modo candidati o delegati;

 

m)   possibilità  di svolgere propaganda con mezzi di comunicazione diretta, compresi riviste e siti internet;

 

n)    sistema di tutele e di diritti per i delegati idoneo a garantire la non perseguibilità  disciplinare per le opinioni espresse e a impedire gli atti volti direttamente o indirettamente a condizionare o limitare l’esercizio del mandato;

 

o)   COMPLETA TRASPARENZA SULLE ATTIVITà€ DEI CONSIGLI, con possibilità  di pubblicare liberamente su qualunque mezzo di informazione delibere, verbali, relazioni, dichiarazioni e tutti gli atti e le notizie riguardanti a qualunque titolo le attività  di rappresentanza svolte delegati.

 

 

5. PRINCIPALI LIMITAZIONI DELLA COMPONENTE “CONSIGLI INTERNI”

 

A Cobar e Cocer dovrebbero essere espressamente precluse le possibilità :

 

p)      di organizzare attività  di tutela legale direttamente o indirettamente collegate al mandato ricevuto;

 

q)      di svolgere attività  di gestione di mense, spacci e ricreative nelle caserme e comunque attività  anche soltanto oggettivamente commerciali, compresa la pubblicazione dietro corrispettivo di giornali e riviste.

 

 

6. PRINCIPALI FUNZIONI DELLA COMPONENTE “ASSOCIAZIONI ESTERNE”

 

Nel sistema a doppio binario, la componente associazioni potranno attendere, se lo riterranno, alle seguenti principali funzioni:

 

a)   PUBBLICA INFORMAZIONE SU QUALUNQUE ARGOMENTO DI INTERESSE (COMPRESE LE ATTIVITà€ DI RAPPRESENTANZA SVOLTE DAI DELEGATI) in favore degli elettori militari, dei cittadini “comuni” e della società  civile, anche attraverso riviste (a diffusione rigorosamente gratuita), siti internet, convegni e attività  seminariali e attività  di formazione/informazione;

 

b)  organizzazione di attività  di TUTELA LEGALE INDIVIDUALE E COLLETTIVA trasparente, efficace e in regime di concorrenza nell’esclusivo interesse degli iscritti;

 

c)   organizzazione interna per AREE DI COMPETENZA (uffici) per soddisfare ogni richiesta di approfondimento e di consulenza in favore dei soci e assistere i delegati dei consigli nelle attività  di contrattazione, con particolare riferimento alle materie di maggiore complessità  tecnica

 

 

7.  PRINCIPALI LIMITAZIONI DELLA COMPONENTE “ASSOCIAZIONI ESTERNE”

 

<p style="line-hei
Tua email:   Invia a: