GDF: GEN. POLELLA NUOVO COMANDANTE IN SECONDA - GAY: TAR GENOVA REINTEGRA CAPITANO FREGATA, SENTENZA STORICA - CARCERI: IONTA, ISTITUITO GRUPPO DI LAVORO SUI SUICIDI - PENSIONI: COVIP,OK FONDO ENTI LOCALI-SANITA',PLATEA 1,2 MLN

domenica 27 novembre 2011

GDF: GEN. POLELLA NUOVO COMANDANTE IN SECONDA
(ANSA) - ROMA, 25 NOV - Il generale di corpo d'armata
Francesco Saverio Polella e' il nuovo comandante in seconda
della Guardia di Finanza: oggi, nella caserma 'Piave', alla
presenza del comandante generale Nino Di Paolo, l'avvicendamento
con il generale Virgilio Elio Ciccio'.
Il generale Di Paolo, si legge in una nota della Gdf, ''ha
espresso, a nome proprio e di tutta la Guardia di Finanza, i
piu' sentiti ringraziamenti per l'opera prestata dal generale
Ciccio', che lascia il servizio attivo dopo oltre 45 anni, ed ha
rivolto al nuovo comandante in seconda, il generale Polella, un
caloroso augurio di buon lavoro per l'importante incarico che
andra' a ricoprire''.
Il generale Polella nel corso della sua carriera ha
frequentato il Corso Superiore di Polizia Tributaria ed ha
ricoperto incarichi operativi e di Stato Maggiore di primo piano
in tutti i settori che caratterizzano l'attivita' della Guardia
di Finanza.Nel grado di generale di corpo d'armata ha retto il
Comando Interregionale dell'Italia Meridionale, il Comando
Interregionale dell'Italia Sud-Occidentale e, da ultimo, ha
svolto l'incarico di Comandante dei Reparti Speciali del Corpo.
(ANSA).

GAY: TAR GENOVA REINTEGRA CAPITANO FREGATA, SENTENZA STORICA
LO SOSTIENE L'ARCIGAY, SODDISFAZIONE DA PARTE DEL LEGALE
(ANSA) - GENOVA, 26 NOV - Soddisfazione e' stata espressa
oggi a Genova dall'avvocato Daniele Granata, uno dei legali del
capitano di fregata della Marina Militare italiana prima
degradato in quanto omosessuale, poi reintegrato nel suo
incarico e grado per ordine del Tar di Genova. L'ufficiale era
stato degradato nel febbraio scorso dopo che erano apparse su
internet sue immagini ose', accompagnate dal suo numero di
telefono. Secondo i suoi superiori con questa sua azione aveva
leso l'immagine della Marina Militare italiana. Il Tar ha pero'
accolto il ricorso dell'ufficiale e ordinato al ministero della
Difesa di reintegrarlo, sottolineando che i suoi comportamenti
sono di natura squisitamente privata.
L'avvocato Granata non ha voluto in alcun modo commentare la
sentenza del Tar, limitandosi a dire che il risultato e' stato
raggiunto collegialmente insieme all'avvocato di Roma Giorgio
Carta. ''Posso solo dire che si tratta di cause molto difficili,
e che e' stata una bella vittoria'' ha detto Granata.
Per l'Arcigay di Genova, invece, quella del Tar e' una
sentenza ''storica''. ''Vi sono certamente molte persone
omosessuali nelle forze armate italiane che ingiustamente
subiscono ritorsioni e sono costrette a nascondersi - ha
commentato Ostilia Mulas, presidente di Arcigay Genova -. Meglio
sarebbe seguire l'esempio degli Stati Uniti che hanno sancito
definitivamente la fine della discriminazione per orientamento
sessuale nell'esercito dando termine alla politica ipocrita
della 'Don't ask, don't tell" (la norma che vieta l'arruolamento
ad una persona dichiaratamente omosessuale, ndr).
Analogo il commento dell'avvocato Damiano Fiorato,
responsabile dello Sportello Legale di Arcigay Genova, secondo
il quale ''e' la seconda volta nel giro di un anno che con un
provvedimento il Tar Liguria interviene ponendo nel nulla un
provvedimento disciplinare discriminatorio delle forze armate
contro un militare 'colpevole' solo di non nascondere il proprio
orientamento sessuale''. ''Se da un lato e' positivo che la
giustizia amministrativa riconosca ancora una volta il diritto
dei singoli alla dignita' e alla propria identita' sessuale - ha
dichiarato Fiorato - e' allo stesso tempo allarmante che fatti
del genere si ripetano, rivelando quanto radicato sia ancora il
pregiudizio contro l'omosessualita' anche nell'ordinamento
militare italiano''.(ANSA).

CARCERI: IONTA, ISTITUITO GRUPPO DI LAVORO SUI SUICIDI
AI MAGISTRATI, SVUOTACARCERI LEGGE SAGGIA DISAPPLICATA
(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Un gruppo di lavoro sui suicidi di
detenuti e di agenti penitenziari dovra' ''intercettare le cause
di disagio e strumenti di sostegno''. Lo ha annunciato il capo
dell'Amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, che ha
specificato che entro un mese il gruppo produrra' un decalogo in
base a ''uno studio comparativo delle altre forze di polizia e
degli altri Paesi''. Oltre a questo il Dipartimento ha inviato
disposizioni ai penitenziari sul trattamento dei cosidetti
''detenuti comuni'', circa 60 mila persone (sui 67 mila
detenuti) a bassa pericolosita': ''Andranno individuati - ha
detto Ionta a margine di un covegno dell'associazioni di
volontariato penitenziario - percorsi di detenzione aperta
dall'inizio alla fine della pena''.
Nel corso dell'intervento al convegno Ionta ha ravvisato sul
Piano carceri ''una forma di fraintendimento'', in quanto e'
stato inteso come ''voglia di piu' carcere e di piu' misure
penitenziarie'', invece, ''si e' pensato a una sistemazione piu'
dignitosa delle persone''. Dal capo del Dap anche un riferimento
all'operato della magistratura: ''La situazone non e' solo il
risultato dell'azione dell'amministrazione penitenziaria se in
carcere c'e' un 42% di persone in attesa di giudizio o se non e'
stata data completa attuazione alla legge per l'esecuzione
esterna dell'ultimo anno di pena''. Per Ionta, infatti, il
cosidetto ''svuotacarceri'' e' una legge ''saggia'' e non
aplicata: su circa 4 mila persone che sono uscite in base alla
norma ''non c'e' stata una sola evasione''.(ANSA).

PENSIONI: COVIP,OK FONDO ENTI LOCALI-SANITA',PLATEA 1,2 MLN
AUTORIZZATO PERSEO A ESERCIZIO ATTIVITA'
(ANSA) - ROMA, 24 NOV - Anche per i lavoratori della sanita'
e degli enti locali sara' finalmente possibile accedere al fondo
pensione di categoria: la Commissione di vigilanza sui fondi
pensione infatti ha autorizzato all'esercizio dell'attivita'
Perseo, fondo del comparto che interessa circa 1,2 milioni di
lavoratori pubblici.
Dopo Espero il fondo dei dipendenti della scuola (attivo da
alcuni anni con circa 97.000 iscritti su una platea di circa un
milione di lavoratori) Perseo e' il secondo fondo pensione
nazionale, destinato ai lavoratori del pubblico impiego a
diventare operativo.
Al nuovo fondo potranno aderire anche i Segretari comunali e,
con la sottoscrizione dei relativi accordi di adesione, i
dipendenti privati delle organizzazioni sindacali firmatarie
dell'accordo istitutivo, il personale di enti e organizzazioni
regionali e interregionali, i dipendenti di case di cura private
e il personale di strutture ospedaliere gestite da enti
religiosi e di imprese private che offrono servizi socio
sanitari. Gli aderenti possono iscrivere al fondo pensione anche
i familiari fiscalmente a carico.
Il contributo a carico delle rispettive amministrazioni e'
pari all'1% della retribuzione utile per il calcolo del
trattamento di fine rapporto (Tfr) al quale si aggiunge un
contributo minimo di pari importo a carico del lavoratore, che
puo', se vuole, versare un contributo aggiuntivo. Oltre a tali
contributi e' prevista la destinazione al Fondo pensione del Tfr
e, per i lavoratori gia' in servizio al 1à‚° gennaio 2001, di una
ulteriore quota figurativa pari all'1,5% del contributo di
riferimento per il calcolo dell'Indennita' del Premio di Servizio
(IPS). Con riguardo al Tfr - spiega la Covip - i lavoratori
assunti presso l'Amministrazione pubblica dal 1à‚° gennaio 2001
verseranno l'intera quota maturata nell'anno, mentre quelli
assunti precedentemente dovranno versare il 2% della
retribuzione utile al calcolo del Tfr. (ANSA).

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