TOGHE LUCANE-BIS:CHIUSA INCHIESTA; PM,ASSOCIAZIONE SEGRETA. TRA 13 INDAGATI MAGISTRATI, INVESTIGATORI ED EX AGENTE SISDE - SICUREZZA: CANCELLIERI, OTTIMIZZARE RISORSE FORZE DI POLIZIA. C'E' MOLTIPLICITA' OPERATORI,PROBLEMA SOSTENIBILITA' FINANZIARIA

giovedì 22 dicembre 2011


TOGHE LUCANE-BIS:CHIUSA INCHIESTA; PM,ASSOCIAZIONE SEGRETA
TRA 13 INDAGATI MAGISTRATI, INVESTIGATORI ED EX AGENTE SISDE
(di Alessandro Sgherri)
(ANSA) - CATANZARO, 21 DIC - A Potenza era attiva
un'associazione segreta promossa e diretta dall'allora
procuratore generale Vincenzo Tufano e dai suoi sostituti
Gaetano Bonomi e Modestino Roca, che, grazie all'acquisizione di
notizie riservate su inchieste in corso, intendeva ''evitare,
indirizzare o bloccare lo svolgimento delle indagini nei
confronti di soggetti appartenenti all'avvocatura,
all'imprenditoria ed alla politica lucana, nonche' ad altri
apparati istituzionali tra i quali l'Arma dei carabinieri''.
A scriverlo sono il procuratore aggiunto di Catanzaro
Giuseppe Borrelli ed il sostituto Simona Rossi, nell'avviso di
conclusione dell'inchiesta Toghe Lucane bis. Particolarmente
gravi i reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti dei 13
indagati. Si va dall'associazione segreta all'associazione per
delinquere, dalla calunnia alla rivelazione del segreto
d'ufficio, dall'abuso d'ufficio alla corruzione per atti
contrari ai doveri d'ufficio.
Tra gli indagati, oltre a Tufano, Bonomi e Roca ci sono anche
il pm Claudia De Luca; l'ex capo della squadra mobile di Potenza
Luisa Fasano; i carabinieri Antonio Cristiano e Tino Roma; l'ex
agente del Sisde Nicola Cervone; il maresciallo della guardia di
finanza Angelo Morello; l'imprenditore Ugo Barchiesi; l'ex
colonnello dei carabinieri Pietro Gentili; l'autista della
Procura generale Marco D'Andrea e l'ispettore della Polizia,
Leonardo Campagna.
L'associazione segreta, della quale avrebbero fatto parte
anche Gentili e la Fasano, in particolare, scrivono i magistrati
catanzaresi, avrebbe aiutato vari soggetti ''direttamente legati
a Bonomi e Fasano, in quanto affidatari di incarichi
professionali alla figlia di Bonomi, nonche' capaci di fare
ottenere opportunita' lavorative nonche' in grado di influire,
attraverso il collegamento con esponenti politici locali e
nazionali, in particolare con Michele Cannizzaro', marito della
Fasano, e con l'on.Salvatore Margiotta (del Pd, che non e'
indagato, ndr), sulla nomina alla dirigenza di uffici
giudiziari''.
Le indagini su Toghe Lucane-Bis sono iniziate dopo alcune
denunce anonime contenenti calunnie ai danni dell'ex pm
potentino, ora a Napoli, Henry John Woodcock, inviate dall'ex
agente del Sisde Cervone. L'organizzatore - secondo l'accusa -
sarebbe stato Bonomi. Nell'esposto anonimo contro Woodcock ed
altri magistrati e gip di Potenza, erano anche contenuti i
tabulati telefonici del pm e quelli della giornalista Federica
Sciarelli per accreditare l'ipotesi, risultata non vera, che il
magistrato fornisse notizie riservate alla conduttrice della
trasmissione di Rai 3 Chi l'ha visto? ed al conduttore di
Annozero, Michele Santoro.
L'obiettivo dell'organizzazione, sempre secondo l'accusa, era
quello di fornire l'opportunita' alla Procura generale di
avviare verifiche disciplinari nei confronti di Woodcock e di
''evitare, indirizzare o bloccare lo svolgimento delle
indagini''. (ANSA).

SICUREZZA: CANCELLIERI, OTTIMIZZARE RISORSE FORZE DI POLIZIA
C'E' MOLTIPLICITA' OPERATORI,PROBLEMA SOSTENIBILITA' FINANZIARIA
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Il coordinamento delle forze di
polizia ''non potra' che continuare a giovarsi di un clima
fervidamente collaborativo divenuto ormai una connotazione
stabile del loro modus agendi''. Lo ha detto il ministro
dell'Interno, Anna Maria Cancellieri, in un'audizione alla
commissione Affari costituzionali della Camera.
Tuttavia, ha sottolineato Cancellieri, ''la presenza di una
molteplicita' di operatori di polizia, in un quadro che
coinvolga anche le polizie locali, non puo' non porsi il
problema dell'ottimizzazione delle risorse e della
sostenibilita' finanziaria del sistema nel suo complesso, che
miri a garantire il bene della sicurezza non tuttavia come
variabile indipendente dalle stringenti necessita' di
contenimento della spesa pubblica''. (ANSA).

COSTI POLITICA: MARSILIO, CON SI' A ODG GOVERNO NON HA SCUSE
(ANSA) - ROMA, 21 DIC - ''La parametrazione degli stipendi
pubblici alla retribuzione del primo presidente di Cassazione
deve procedere senza indugi e furberie''. E' quanto dice Marco
Marsilio,deputato del Pdl che aggiunge: ''Molti quotidiani, a
cominciare da 'il Giornale', fanno giustamente notare che la
deroga prevista nella legge puo' svuotarne il contenuto, ma il
governo non ha alibi per non procedere con il massimo rigore: la
Camera ha infatti approvato l'ordine del giorno dell'on. Giorgia
Meloni, che abbiamo sottoscritto anche io e il collega Rampelli,
per vincolare il presidente del Consiglio a utilizzare la deroga
solo per casi 'eccezionali'''.
''La deroga - sottolinea Marsilio - quindi, non puo'
diventare il passe-partout che mette al riparo dai tagli tutti i
direttori dei dipartimenti, dei ministeri, delle Autorita',
agenzie, comitati, societa', vertici di forze armate, forze
dell'ordine, enti, amministratori delegati, direttori generali,
presidenti, revisori dei conti e via elencando. Solo a elencarne
il titolo, infatti, si scopre che sarebbero qualche centinaio i
'pretendenti' alla deroga. Se gli venisse concessa
sistematicamente, non sarebbe piu' una 'deroga' ma diventerebbe
una 'regola'. Esattamente come accade oggi''. ''Se il
Parlamento, al contrario, ha deciso di fare questo intervento e'
proprio per marcare la volonta' di cambiare registro, ed e'
questo che ci attendiamo dal Presidente Monti. Non abbia paura
dei lamenti di qualche privilegiato - conclude Marsilio - anche
perche' guadagnare come il primo magistrato d'Italia o come il
primo cittadino della Repubblica non significa certo dover
'stringere la cinghia'''.
(ANSA).


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