FISCO:BEFERA,AVANTI LOTTA EVASIONE;OLTRE 11 MLD IN 2012. NUMERO UNO ENTRATE, NON E' LOTTA A RICCHEZZA;PRESSING SU RIFORMA. VISCO, MANCA ANCORA STRATEGIA. ISTAT, PRIMO QUANTIFICARE EVASIONE - FABBISOGNO: 2011 MEGLIO DEL PREVISTO,BENE FISCO E SPESA

martedì 03 gennaio 2012

FISCO:BEFERA,AVANTI LOTTA EVASIONE;OLTRE 11 MLD IN 2012
NUMERO UNO ENTRATE, NON E' LOTTA A RICCHEZZA;PRESSING SU RIFORMA
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Lotta all'evasione avanti tutta: i
nuovi strumenti messi a disposizione dalle varie manovre
consentiranno infatti all'amministrazione di incrociare sempre
piu' i dati personali (ad esempio reddito e 'consistenza' del
conto corrente) per stanare i 'furbetti'.
Un'attivita' quella della lotta all'evasione che da' notevoli
frutti: nel 2011 - afferma il numero uno dell'Agenzia delle
Entrate Attilio Befera che, insieme all'Inps controlla
Equitalia, il gruppo della riscossione, fruttera' a conti chiusi
circa 11 miliardi. E che, appunto grazie ai nuovi strumenti
messi a disposizione, fruttera' anche di piu' il prossimo anno:
''il nostro impegno continua - dice in un'intervista a Il
Messaggero - e siamo sicuri che il 2012 sara' un anno ancora
piu' proficuo''. Ma - ci tiene a sottolineare Befera durante
un'intervista al Tg1 - l'attivita' delle Entrate e di Equitalia
''non e' la lotta alla ricchezza'' anche se tutti, ricchi
inclusi, devono pagare quanto dovuto.
Intanto, mentre si attende la chiusura della fase
'sperimentale' del redditometro e quindi di poter attuare
pienamente questo strumento, riparte il dibattito sulla riforma
fiscale. Ci puntano, ad esempio, i sindacati, che vorrebbero
utilizzare questa via per 'bilanciare' la difficile situazione
congiunturale. In sintesi: giu' le tasse su lavoratori e
pensionati. E, come emerso dal tavolo sulla riforma fiscale che
da pochi giorni ha consegnato il dossier sullo screening
sull'intero sistema, gli spazi di recupero sono molti: sono, ad
esempio, 720 le misure e i regimi eccezionali che a vario titolo
diminuiscono il gettito fiscale attraverso sconti, agevolazioni,
bonus, deduzioni o detrazioni. E valgono un'enormita': 253,754
miliardi. Ma il governo sa perfettamente che toccare gli
'sconti' del fisco e' rischioso. E lo sa soprattutto l'attuale
sottosegretario all'Economia, Vieri Ceriani che ha 'mappato'
l'intero sistema. Per quasto, ad esempio, si e' deciso di
modificare la clausola di salvaguardia per il pareggio di
bilancio nel 2013 sostituendo i tagli lineari alle agevolazioni
(ci incappavano soprattutto famiglie e dipendenti) con l'aumento
delle aliquote Iva da settembre (40 miliardi il gettito 'perso'
con le due aliquote agevolate del 4 e del 10%). Ma anche
quest'ultimo caso rischia, oltre ad accendere i prezzi, di avere
un effetto recessivo. Insomma: un terreno 'minato' anche se ci
sono ancora 9 mesi di tempo per decidere.
Befera intanto spiega: ''con il nuovo redditometro che e' in
fase di test, possiamo scovare l'evasione in modo piu' preciso,
attraverso il raffronto tra quanto dichiarato dal contribuente e
le spese che ha sostenuto''. Inoltre ''da gennaio le banche e
gli operatori finanziari ci invieranno in automatico i movimenti
effettuati. Queste informazioni saranno accessibili a pochissime
persone solo della sede centrale, dotate di credenziali di
sicurezza e i cui movimenti saranno tracciati dal sistema
informatico''. quindi sara' 'lotta dura'. Infine, Befera afferma
che ''non ha alcun senso'' attaccare Equitalia, come sta
accadendo nelle ultime settimane, perche' ''il personale applica
esclusivamente le leggi approvate dal Parlamento''. Insomma
''spero - dice Befera - che gli imbecilli che mettono le bombe
la smettano''.(ANSA).

FISCO: BEFERA, TASSA 6% SU GIOCHI 'ABBASTANZA LIMITATA'
VINCITE SONO RILEVANTI, NESSUN EFFETTO PARTICOLARE SU GETTITO
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - La tassa del 6% sulle vincite (Gratta
e Vinci, Superenalotto, ecc) appena scattata e' ''abbastanza
limitata'' mentre le vincite sono ''rilevanti''. Non dovrebbe
dunque avere particolari effetti sul gettito. Lo afferma il
direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera
intervistato dal Tg1.(ANSA).

FISCO: BEFERA, NO LOTTA A RICCHEZZA MA CHI E' RICCO PAGHI
GUARDEREMO DIFFERENZA TRA REDDITO DICHIARATO, SPESO, RISPARMIATO
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - ''Non facciamo la lotta alla
ricchezza'' ma ''vogliamo che chi e' ricco paghi'': cosi' il
direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera
intervistato dal Tg1, sui nuovi strumenti messi a disposizione
dell'amministrazione per la lotta all'evasione fiscale.
''Guarderemo la differenza tra il reddito dichiarato, quello
speso e quello risparmiato. Quanto c'e' sul conto corrente. Se
c'e' una forte differenza chiederemo chiarimenti''.(ANSA).

FISCO: BEFERA, NO LOTTA A RICCHEZZA MA CHI E' RICCO PAGHI (2)
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Sul fatto che alcune spese in
particolare possano essere prese di mira Befera taglia corto:
''sono favole: andremo solo a vedere se c'e' una grande
differenza di reddito: ad esempio se un contribuente dichiara
10.000 euro e ne spende 100.000 l'anno''.(ANSA).

FISCO: VISCO, MANCA ANCORA STRATEGIA PER LOTTA A EVASIONE
MANOVRA INELUDIBILE MA INSUFFICIENTE, MISURE DA FARE 10 ANNI FA
(ANSA) - ROMA, 02 GEN - ''La manovra Monti e' ineludibile.
Necessaria ma insufficiente''. Lo afferma l'ex ministro del
Tesoro, Vincenzo Visco all'Unita' aggiungendo che ''oggi Monti
si trova a fare quello che andava fatto 10 anni fa''.
''E' possibile che il peggio sia evitato - aggiunge - . Ma il
problema e' un altro. Fermo restando che l'Italia doveva
assolutamente fare la manovra, la Germania e gli altri Paesi
devono fare altro: cioe' espandere. Altrimenti per l'Europa non
c'e' altro che recessione''.
Sul piano nazionale ''l'Italia si ritrova a pagare errori
che sono tutti suoi - afferma Visco - . E' inutile che
Berlusconi se la prende con l'Europa: sono stati i suoi governi
a scassare i conti''.
Quanto alla manovra, invece, per l'ex ministro ''sulle
pensioni si potevano smussare alcuni angoli, si poteva anche
fare la patrimoniale sulle grandi fortune, sulle accise si
sarebbe potuto aggiornare le aliquote all'inflazione ma
restituire il fiscal drug ai cittadini - sottolinea Visco - . Si
poteva fare altro sicuramente ma la sostanza non cambia''.
L'ex ministro, inoltre, si dice ''molto perplesso''
sull'aspetto che riguarda la lotta all'evasione fiscale,
''perche' non c'e' una strategia coerente ne' ex ante, ne' ex
post''. (ANSA).

FISCO:GIOVANNINI (ISTAT),PRIMO PASSO QUANTIFICARE EVASIONE
E' DIVERSA DA SOMMERSO, OCCORRE MODELLO SCIENTIFICO PER CALCOLO
(ANSA) - ROMA, 02 GEN - ''Il primo aspetto e' la mancata
quantificazione ufficiale del fenomeno'' dell'evasione fiscale.
Lo rileva il presidente dell'Istat, Enrico Giovannini, in
un'intervista al Sole 24 Ore in cui sottolinea come la portata
dell'evasione vada oltre l'economia sommersa in Italia.
''Il sommerso calcolato dall'Istat in base a criteri
statistici potrebbe essere diverso dall'imponibile da indicare
nella dichiarazione dei redditi - afferma Giovannini - . Poi
questa stima riguarda solo i flussi di reddito: non c'e', per
esempio, alcuna indicazione sull'evasione delle imposte sugli
immobili, ne' su quelle relative ad altri patrimoni detenuti dai
contribuenti''.
Per Giovannini ''e' necessaria un'iniziativa scientificamente
valida e basata su modelli anche utilizzati all'estero che
quantifichi l'evasione - sottolinea - sia complessiva che per
singolo tributo, il cosiddetto tax-gap. Solo in questo modo, una
parte dell'evasione recuperata potrebbe essere destinata
automaticamente ad altri fini''.
Altro fronte per portare trasparenza e' la moneta
elettronica.
''Per alcune tipologie di spese, la moneta elettronica -
rileva il presidente dell'Istat - potrebbe consentire di
scontare immediatamente e quindi guadagnare soldi, al momento
della fattura, la quota che poi si portera' successivamente in
detrazione, salvo poi un eventuale conguaglio''.(ANSA).

FABBISOGNO: 2011 MEGLIO DEL PREVISTO,BENE FISCO E SPESA
A 61,5 MLD, -5,5 MLD SU 2010. TESORO, RISULTATO SIGNIFICATIVO
(di Manuela Tulli)
(ANSA) - ROMA, 2 GEN - Il bilancio dello Stato chiude il 2011
con un risultato ''significativo''. Cosi' il Tesoro definisce il
dato sul fabbisogno dell'anno, che risulta migliore non solo
rispetto al 2010 ma anche nel raffronto con quanto era stato
preventivato negli ultimi documenti ufficiali. Bene sia gli
incassi fiscali che l'andamento della spesa. L'anno delle
manovre 'lacrime e sangue' e dell'ansia per gli spread si chiude
dunque con un dato positivo per le casse dello Stato.
Il fabbisogno - che misura il deficit di cassa di tutte le
amministrazioni statali ed e' dunque il saldo che il ministero
dell'Economia deve finanziare emettendo titoli - nel 2011 si e'
attestato a circa 61,5 miliardi di euro, 5,5 miliardi in meno
rispetto al 2010 che aveva chiuso a 67 miliardi. Il
miglioramento arriva quasi a 8 miliardi - fa notare il ministero
dell'Economia - se si confronta il dato annuo 2010 e 2011 in
modo omogeneo escludendo l'erogazione per il sostegno
finanziario alla Grecia, che nel 2011 e' stato piu' rilevante
(circa 6 miliardi contro i 4 miliardi del 2010).
Bene i risultati anche se si confronta il dato registrato
alla fine del 2011 rispetto a quanto era stato ufficialmente
previsto dallo stesso ministero dell'Economia nella Nota di
Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza: gli effettivi
61,5 miliardi di euro sono infatti inferiori di oltre 3 miliardi
rispetto ai 64,8 che erano stati stimati appena qualche mese fa.
Sull'andamento complessivo ''incide sia l'andamento piu'
favorevole degli incassi fiscali sia l'andamento riflessivo dei
comparti di spesa'', commentano da Via XX Settembre.
A dicembre, mese che e' comunque strutturalmente positivo per
i conti pubblici, si e' registrato un avanzo di oltre 8 miliardi
di euro, 2 in meno pero' rispetto agli oltre 10 miliardi di
avanzo che erano stati registrati a dicembre del 2010. Se si
facesse un raffronto ''in termini omogenei'', ovvero non tenendo
conto di alcune 'partite' particolari, come gli aiuti alla
Grecia e la riduzione dell'acconto Irpef, ''l'avanzo nel mese -
calcola il Tesoro - si attesterebbe a oltre 12 miliardi''. Per
dicembre 2011 e' da segnalare infine ''il buon andamento delle
entrate fiscali nonostante il differimento al 2012 del
versamento di 17 punti percentuali dell'acconto Irpef''. Dal
lato dei pagamenti, il saldo del mese sconta, oltre alla
erogazione a favore della Grecia, ''una dinamica in linea con le
previsioni. In particolare si segnalano il contenuto aumento
alla spesa per interessi, i trasferimenti alle Regioni che hanno
rispettato i piani di rientro della spesa sanitaria e
l'accelerazione dei rimborsi fiscali''.(ANSA).

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