BARBATO (IDV), NO A SMILITARIZZAZIONE GDF. DI PIETRO BLOCCHI MOZIONE - FISCO: DOPPIO BLITZ A MILANO, CONTROLLATI LOCALI E NEGOZI. SABATO GDF, 30% CASI NO SCONTRINO; VENERDàŒ SCOPERTI LAVORATORI IN NERO - DIFESA: DI PAOLA, TAGLI MA SBAGLIATO RINUNCIARE F35

lunedì 30 gennaio 2012

 

 


FISCO: BARBATO (IDV), NO A SMILITARIZZAZIONE GDF
DI PIETRO BLOCCHI MOZIONE DONADI-BORGHESI
(ANSA) - ROMA, 29 GEN - ''La mozione calendarizzata per
domani alla Camera con prime firme Donadi-Borghesi non la
condivido nella parte che prevede la smilitarizzazione del corpo
della Guardia di Finanza''.Lo afferma Franco Barbato, capogruppo
Idv alla commissione Finanze della Camera, che chiede al leader
Antonio Di Pietro di intervenire.
''Rispetto a qualche decina di controlli tanto reclamizzati
nelle operazioni-simbolo dell'Agenzia delle Entrate a Cortina e
Milano - afferma Barbato - c'e' il controllo strumentale della
Guardia di Finanza che in attivita' ordinaria e quotidiana nel
2011 ne ha effettuati 800mila. Nello stesso anno i militari
della finanza hanno scoperto 12.676 lavoratori in nero (di cui
2500 extracomunitari) verbalizzando ben 5.500 datori di lavoro,
vera risposta per contrastare il lavoro sommerso. Sempre nel
2011 merito dei finanzieri aver portato alla luce 7500 evasori
totali e denunciato reati per frodi fiscali, di svariate
tipologie, in ben 12mila casi. Per non parlare dell'attivita'
specialistica che il corpo di polizia economico-finanzaria ha
svolto nel contrastare la criminalita' organizzata nel tessuto
economico''.
''La militarita' - osserva Barbato - e' un moltiplicatore di
efficacia che garantisce duttilita', flessibilita' e rapidita'
di manovra nell'impiego di uomini e mezzi. In questo momento
storico, in cui battere l'evasione fiscale in Italia diventa
possibile, occorre una GdF sicuramente piu' brillante e libera
da 'incrostazioni' ma assolutamente non smilitarizzata. Chiedo
pertanto a Di Pietro - conclude - di intervenire facendo
ritirare il punto della mozione'' sulla smilitarizzazione delle
Fiamme Gialle. (ANSA).


FISCO: DOPPIO BLITZ A MILANO, CONTROLLATI LOCALI E NEGOZI
OGGI GDF, 30% CASI NO SCONTRINO; IERI SCOPERTI LAVORATORI IN NERO
(di Francesca Brunati)
(ANSA) - MILANO, 29 GEN - Doppio blitz 'anti-evasione' in
stile Cortina anche a Milano. Il primo e' scattato la scorsa
notte nei locali della movida milanese da parte degli ispettori
dell'Agenzia delle Entrate, mentre l'altro e' avvenuto oggi a
opera delle Fiamme Gialle, che hanno passato al setaccio 230,
tra negozi in gran parte di abbigliamento, bar e ristoranti, in
centro citta'. Significativo il risultato dei controlli: 75
locali, cioe' il 30 per cento, non hanno emesso lo scontrino o
la ricevuta fiscale, facendo registrare una percentuale gran
lunga superiore alla media che, secondo le statistiche della
Gdf, si aggira tra il 10 e il 13 per cento.
A partire dalle 10 di questa mattina e per quasi tutto il
giorno, 120 militari del Comando Provinciale della Guardia di
Finanza, tra cui anche 20 'baschi verdi', suddivisi in 50
pattuglie, hanno fatto 'visite' a tappeto in piazza Duomo, in
corso Vittorio Emanuele, in piazza San Babila, in via Paolo
Sarpi, in corso Buenos Aires, in piazza Cadorna, in corso Genova
e nelle zone dove nel weekend gli esercizi commerciali sono
aperti per lo shopping e per la passeggiata domenicale.
Oltre ai 75 commercianti che non hanno rilasciato lo
scontrino o la ricevuta fiscale e che dovranno pagare una
sanzione amministrativa - in genere viene oblata versando
150/170 euro ma alla terza violazione scatta la chiusura
temporanea del negozio - sono stati sequestrati un centinaio tra
capi di abbigliamento e accessori contraffatti, cioe' con false
'griffe' e un senegalese e' stato denunciato. Denunciati anche
due immigrati per la mancata esecuzione di provvedimenti di
espulsione.
Con gli accertamenti di ieri notte, autonomi rispetto a
quelli di oggi, nel capoluogo lombardo si dovrebbe aprire una
settimana di 'passione' per i commercianti allergici allo
scontrino e al fisco: i controlli della Gdf dovrebbero
proseguire, mentre negli uffici di via Manin si lavorera' per
incrociare i dati raccolti con quelli dichiarati.
Nell'operazione nei locali della movida milanese, tra
ispettori delle Entrate e dell'Inps e agenti della Polizia
Municipale, sono state impiegate 450 persone e sono stati
controllati 120 locali soprattutto in corso Como, Brera e in
zona Ticinese, ma anche qualche proprietario di auto di lusso.
Le violazioni piu' vistose hanno riguardato il mancato
aggiornamento dei registri contabili, l'incongruita' con i dati
dichiarati per gli studi di settore (per esempio il numero di
locali, il numero del personale e cosi' via) ai fini della
redditivita' presunta, le irregolarita' nell'emissione degli
scontrini e la presenza di un centinaio di dipendenti non
regolari, cioe' in nero e anche clandestini.
(ANSA).

FISCO:MILANO; NO SCONTRINI IN 30% LOCALI CONTROLLATI DA GDF
(ANSA) - MILANO, 29 GEN - Su 230 locali controllati, 75, e
cioe' circa il 30 per cento, non avevano emesso lo scontrino o
la ricevuta fiscale. E questo il primo bilancio del blitz
'anti-evasione' effettuato oggi dai militari del comando
Provinciale della Guardia di Finanza in centro a Milano.
Cominciata alle 10 di stamani, l'operazione, che si e'
conclusa alle 18, ha visto impegnati 120 uomini, tra cui 20
'baschi verdi'. Questi ultimi hanno sequestrato un centinaio di
capi contraffatti, con falsi marchi di 'griffe' note, e
denunciato un senegalese. Altri due immigrati sono stati invece
denunciati per mancata esecuzione di provvedimenti di
espulsione.
I controlli di oggi sono autonomi rispetto a quelli della
scorsa notte nei locali della movida milanese da parte degli
ispettori dell'Agenzia delle Entrate e dell'Inps e degli agenti
della polizia Municipale.(ANSA).

FISCO: BLIZ LOCALI MOVIDA, SCOPERTI ANCHE LAVORATORI IN NERO
NELLA NOTTE A MILANO 450 UOMINI HANNO CONTROLLATO 120 LOCALI
(ANSA) - MILANO, 29 GEN - Non solo irregolarita'
nell'emissione degli scontrini e nei registri contabili, ma
anche la presenza di un centinaio di lavoratori in nero o
addirittura clandestini.
Sono questi i primi esiti trapelati dai controlli
'anti-evasione' effettuati ieri notte in 120 locali della movida
milanese. Nell'operazione sono state impiegate 450 persone, tra
cui 280 ispettori dell'Agenzia delle Entrate. Le altre 170
persone sono agenti della polizia municipale di Milano e
funzionari dell'Inps. Sporadici invece gli interventi dei Vigili
del Fuoco che sarebbero stati allertati per verifiche dove sono
stati riscontrati problemi di sicurezza.
Al momento, da quanto si e' saputo, sono state accertate
violazioni relative al mancato aggiornamento dei registri
contabili, incongruita' con i dati dichiarati per gli studi di
settore (per esempio il numero di locali, il numero del
personale e cosi' via) ai fini della redditivita' presunta,
irregolarita' nell'emissione degli scontrini e presenza di un
centinaio di dipendenti non regolari. (ANSA).


DIFESA: DI PAOLA, SI' A TAGLI MA SBAGLIATO RINUNCIARE A F-35
LIBANO: 'MISSIONE E' INVESTIMENTO SULLA SICUREZZA DELL'ITALIA'
(ANSA) - ROMA, 29 GEN - ''Il Parlamento, e di recente la
condizione economica del Paese, ci hanno detto che le risorse
disponibili non sono quelle necessarie'', e per questo
''sottoporremo a revisione tutti i progetti e lo strumento della
Difesa, tutti i programmi, dalle fregate Fremm ai programmi per
la modernizzazione dell'Esercito''. Il ministro della Difesa
Giampaolo De Paola, intervistato da Repubblica e Corriere della
Sera, dice si' ai tagli alle spese, ma difende il caccia F-35.
''Rinunciare - dice - sarebbe sbagliato e anche costoso''.
''Siamo gia' a un livello di risorse tra i piu' bassi in
Europa. Cosi' il modello non e' sostenibile. Lo strumento
militare deve essere efficace, se no chiudiamo'', dichiara De
Paola. ''La Difesa deve riorientare le risorse. Le capacita'
dello strumento non possono essere schiave della sua
dimensione''.
''L'F-35 e' un progetto costoso, ma dobbiamo guardare a un'
economia di scala. Innanzitutto il prezzo della singola macchina
dipende dalle centinaia di macchine in piu' o in meno che si
produrranno'', sottolinea il ministro. In piu' ''per l'Italia
c'e' da considerare che, oltre ai 2 miliardi di euro gia' spesi
per costruire la fabbrica di Cameri e per partecipare al
progetto, se dovessimo fare marcia indietro comunque avremmo il
problema di rimpiazzare Amx, Tornado e Av8, e l'F-35 e' la
miglior macchina del mondo''. Sui problemi del progetto, ''il
segretario alla Difesa Usa Panetta ha certificato che i problemi
per la versione Stovl a decollo verticale sono stati risolti''.
In merito alla missione Unifil nel sud del Libano, di cui
l'Italia ha preso il comando, ''queste spese sono investimenti
che il Paese fa sulla sua sicurezza, sul mantenimento della pace
nel Mediterraneo'', spiega l'ammiraglio. ''Un Libano fuori
controllo, un Afghanistan in ostaggio del terrorismo, sono una
minaccia diretta alla sicurezza, anche economica,
dell'Italia''.(ANSA).

 

 


Tua email:   Invia a: