CALCIO: ADDIO TESSERA DEL TIFOSO, SARA' 'FIDELITY CARD' - DIFESA: CAMERA; IDV, FINALMENTE SI PARLA DELLE SPESE
martedì 13 marzo 2012
CALCIO: ADDIO TESSERA DEL TIFOSO, SARA' 'FIDELITY CARD'
MARONI: VITTORIA ULTRA'. MANGANELLI: IMPIANTO FONDAMENTALE RESTA
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - Addio tessera del tifoso, dall'anno
prossimo sara' una vera e propria 'fidelity card'. Meno
strumento di controllo e piu' carta dei servizi, con sconti,
agevolazioni e tutto cio' che le societa' riterranno necessario
per aumentare il senso di appartenenza. ''Hanno vinto le
tifoserie ultra' e violente'' ha reagito via facebook l'ex
ministro dell'Interno Roberto Maroni, che della tessera era
stato il piu' convinto fautore, fin dalla sua introduzione,
nell'agosto 2009. ''Hanno vinto quelle societa' di calcio come
la Roma (di cui e' tifosissima la ministra Cancellieri) che mai
avevano accettato le regole'' ha aggiunto Maroni, riferendosi
all'attuale titolare del Viminale e spostando la polemica sul
piano politico.
La tessera (ne sono state rilasciate oltre un milione)
continuera' ad essere necessaria per seguire la squadra del
cuore in trasferta, spiega il capo della Polizia Antonio
Manganelli, ma le procedure per ottenerla verranno molto
snellite, ha annunciato il direttore generale della Federcalcio,
Antonello Valentini: ''Dopo due anni di grandi risultati
l'Osservatorio sulle manifestazioni sportive si e' reso conto
che si poteva dare fiducia alle tifoserie che hanno dimostrato
di meritarla, facendo appello al senso di responsabilita' degli
appassionati in maniera sana. Tra l'altro, cosi' si supera
l'effetto negativo del messaggio passato all'avvio
dell'iniziativa: ovvero di un meccanismo da operazione di
polizia. Non erano queste le intenzioni del Viminale, ma cosi'
vennero recepite da molti''.
Si tratta, ha aggiunto Valentini, ''di un'apertura di
credito, da valutare nei prossimi mesi''. In proposito i vertici
dell'Osservatorio ''mercoledi' scorso sono venuti in Federcalcio
per incontrare il presidente Giancarlo Abete anche su queste
prospettive''. Una evoluzione che ''passa anche attraverso la
possibilita' di stadi nuovi, moderni, funzionali che diventino
la casa dei tifosi, come sta dimostrando l'operazione dello
Juventus stadium a Torino. Quindi legge piu' urgente che mai''.
''La tessera del tifoso manterra' inalterate le sue
caratteristiche fondamentali, gia' evidenziatesi negli ultimi
due campionati - ha spiegato Manganelli - a cominciare dalla
necessita' del suo possesso per le trasferte e gli abbonamenti,
sia per questo che per il prossimo torneo di calcio''. Si tratta
''della logica evoluzione di uno strumento che da sempre ha come
propria caratteristica, anche quella di voler rafforzare il
rapporto tra i tifosi ed il club di appartenenza''.
Fin da subito la novita' era stata respinta dal mondo ultra',
specie dell'Atalanta e della Lazio. ''Io non mi tessero'' era lo
slogan scandito nelle curve degli stadi, con gradinate vuote in
segno di protesta e gruppi che giunsero a sciogliersi pur di non
adeguarsi. Scalpore suscito' la reazione di alcuni giocatori.
''Sono contrario alla tessera del tifoso, perche' non mi
piacciono le schedature. E poi, in alcuni casi, servirebbe anche
la tessera del poliziotto'' si lascio' scappare Daniele De Rossi
nel maggio 2010, dal ritiro della nazionale. Una presa di
posizione che scateno' le reazioni del ministero dell'Interno,
della Figc e di vari sindacati di polizia, costringendo De Rossi
a scusarsi. Ma gia' Marcello Lippi, allora ct azzurro,
nell'agosto 2009 l'aveva bocciata: ''Non mi convince, e' uno
strumento che ghettizza''.
Della tessera del tifoso si e' interessato anche il Consiglio
di Stato. Il suo rilascio abbinato ''inscindibilmente'' ad una
carta di credito prepagata potrebbe rappresentare ''una pratica
commerciale scorretta'' avevano scritto i giudici di Palazzo
Spada lo scorso dicembre, motivando l'accoglimento di un ricorso
presentato da Codacons e Federsupporter. Le due associazioni
avevano segnalato all'Antitrust il fatto che in molti casi la
compilazione dei moduli per ottenere la card comportava
automaticamente l'emissione di una carta di credito
ricaricabile. E oggi Federsupporter esulta: ''e' una grande
vittoria''.
DIFESA: CAMERA; IDV, FINALMENTE SI PARLA DELLE SPESE
(ANSA) - ROMA, 12 MAR - ''L'Italia dei Valori e' soddisfatta
che finalmente il Parlamento sia investito delle spese militari
e che si possa finalmente discutere su un tema che evidentemente
non e' di competenza esclusiva del Governo.'' Lo ha detto
nell'Aula della Camera Augusto Di Stanislao del'Idv durante la
discussione generale sulla mozione per la riduzione e
razionalizzazione delle spese militari con particolare
riferimento al blocco del programma F-35 Jsf.
''Oggi parlare della mozione, in termini di riduzione e
razionalizzazione delle spese militari, con particolare
riferimento agli F35 che il loro l'acquisto si stima venga a
costare complessivamente all'Italia sui 20 miliardi,
evidentemente ci pone finalmente, grazie all'Italia dei Valori,
in una dimensione europea del dibattito, cosa che fino ad oggi
non e' accaduta. Vi e' stato, in un certo senso, un convitato di
pietra. Come non pensare - rileva - che in questa situazione di
crisi, cosi' grande e profonda non si possa e non si debba
discutere di una spending review che tenga conto del fatto che,
nell'ambito di tale dato, non vi puo' essere esclusivamente la
riduzione e la cancellazione di impegni assunti, ma che questi
impegni devono essere riferiti e riorientati rispetto ad un
modello di difesa che non si puo' esaurire nell'orticello dello
Stato italiano e in una dimensione governativa e che deve
coinvolgere, invece, anche la dimensione europea. L'IdV -
prosegue Di Stanislao - ha, dunque, manifestato la necessita' di
avviare una profonda revisione del sistema difesa, soprattutto
attraverso una urgente operazione di riorganizzazione di tutto
l'apparato militare, con una riduzione delle ingenti risorse
stanziate per gli armamenti, al fine di destinarle piu'
utilmente per il rilancio dell'economia, il sostegno
all'occupazione giovanile e la riqualificazione del personale
del comparto''. (ANSA).