FISCO: GDF IN NEGOZI E BAR, DA MARCHE A SARDEGNA. TUTTI I NUMERI DELL' EVASIONE NEL 2012 - SINDACATI,GIU' TASSE; ANGELETTI, PERSA 13/MA. VERSO MOBILITAZIONE UNITARIA - MAFIA: TALPE DDA; CIURO DOVRA' RISARCIRE 35 MILA EURO A GDF

sabato 28 aprile 2012


FISCO: GDF IN NEGOZI E BAR, DA MARCHE A SARDEGNA
28% SCONTRINI IRREGOLARI ASCOLI, A LA THUILE EVASI 350 MILA EURO
   (ANSA) - ANCONA, 27 APR - Blitz a scacchiera delle Fiamme
Gialle oggi in Italia, da Ascoli Piceno a Cagliari, a caccia di
irregolarita' nell'emissione di scontrini e fatture fiscali di
bar, negozi, centri commerciali. E proprio nel giorno in cui la
Guardia di finanza annuncia che nei primi quattro mesi del 2012
i maggiori ''picchi'' di evasione si sono registrati nel settore
del commercio all'ingrosso e al dettaglio: quasi il 25% del
totale.
   Da questa mattina, e fino a domani, 100 finanzieri in divisa
e in borghese stanno passando al setaccio decine di esercizi
commerciali delle province di Ascoli e Fermo, nell'ambito di un
Piano coordinato di controllo economico del territorio. I primi
dati sono significativi: su 112 verifiche sono emerse 25
violazioni per mancata o irregolare emissione di scontrini e
fatture, pari al 28% del totale. Nove le irregolarita'
riscontrate ad Ascoli (su 86 controlli) e ben 16 su 26 nel
Fermano, dove i 'berretti verdi' si sono spinti nel cuore del
triangolo calzaturiero e della moda: Monte Urano, Montegranaro,
Monte San Pietrangeli. Indagini sono ancora in corso su alcuni
lavoratori verosimilmente assunti in nero.
   Nella rete sono incappati anche due venditori ambulanti,
denunciati perche' trovati con 230 capi di abbigliamento e
accessori contraffatti. In totale, nei primi 110 giorni
dell'anno sono gia' 230 le irregolarita' fiscali accertate nelle
due province del sud delle Marche, e 6.600 i capi 'taroccati'
posti sotto sequestro.
   A Cagliari 90 uomini della Finanza hanno ispezionato i negozi
delle vie dello shopping: via San Benedetto, via Garibaldi, via
Alghero, anche qui nel contesto di un Piano coordinato di
controllo. Ma sempre oggi si scopre che c'e' anche chi, come i
due soci di un bar di La Thuile (Val d'Aosta), e' riuscito a
frodare l'erario per 5 anni, pur battendo regolarmente gli
scontrini: 350 mila euro occultati al fisco (piu' 35 mila euro
di Iva) senza aver mai presentato la dichiarazione dei redditi.
Fino a quando la Gdf di Aosta ha scoperto la 'scatola nera' del
registratore di cassa, che i due baristi nascondevano in casa.
(ANSA).
 
GDF: TUTTI I NUMERI DELL' EVASIONE NEL 2012
2.192 EVASORI TOTALI;6 MLD REDDITI E 650 MLN IVA NON DICHIARATI
   (ANSA) - ROMA, 27 APR - Ecco in sintesi i dati relativi alla
lotta all'evasione fiscale condotta dalla Guardia di Finanza nel
primo trimestre del 2012:
   - EVASORI TOTALI SCOPERTI: 2.192
   - REDDITI NON DICHIARATI: 6 miliardi di euro
   - IVA EVASA: 650 milioni di euro
  - SOGGETTI DENUNCIATI: 853 per non aver presentato la
dichiarazione dei redditi; 530 per occultamento o distruzione
della contabilita'.
   - MAGGIORI PICCHI EVASIONE: 25% del totale nel settore del
commercio all'ingrosso e al dettaglio; 22% nelle costruzioni
edili; 11% nelle attivita' manifatturiere; 5,7% nelle attivita'
professionali, scientifiche e tecniche; 5,5% nelle attivita' di
ristorazione.(ANSA).
 
GDF: 6 MLD REDDITI NON DICHIARATI IN PRIMI 4 MESI 2012
DAL FOTOGRAFO AL COMMERCIALISTA, ECCO L'ITALIA DEI FURBETTI
   (ANSA) - ROMA, 27 APR - C'e' il bar di Thuile, rinomata
localita' sciistica della Val d'Aosta, che in cinque anni ha
nascosto 350 mila euro di redditi e la pasticceria di Reggio
Calabria apprezzata in tutta la citta', che in soli 2 anni ha
'dimenticato' di dichiarare 400 mila euro; c'e' l'albergo di
Grado che si e' guardato bene dal dichiarare i 500 mila euro di
ricavi dopo il 'tutto esaurito' delle ultime stagioni e c'e' il
fotografo di Venezia che, tra uno scatto e l'altro ai matrimoni,
ha nascosto allo Stato incassi per 200 mila euro.
   Mentre la politica rinnova al presidente del Consiglio Mario
Monti l'invito ad alleggerire la pressione fiscale, i dati della
Guardia di Finanza sulla lotta all'evasione fiscale nel primo
trimestre dell'anno ricordano, se ce ne fosse ancora bisogno,
che l'Italia dei furbetti e', purtroppo, sempre viva. E non fa
distinzioni tra nord e sud, continuando imperterrita a
infischiarsene dei controlli - anche oggi i finanzieri hanno
passato al setaccio decine di attivita' commerciali ad Ascoli,
Perugia e Cagliari - e dell'ira del presidente della Repubblica
Giorgio Napolitano che, non piu' di dieci giorni fa, ha definito
gli evasori persone che ''portano avanti logiche asociali e di
disprezzo del bene comune, che non meritano di essere associati
alla parola Italia''.
   I dati sono impietosi: dall'inizio dell'anno i finanzieri
hanno scoperto oltre duemila evasori totali, che hanno nascosto
al fisco redditi per 6 miliardi di euro. Vuol dire che ogni
giorno 50 milioni vengono sottratti alle casse dello Stato. A
questi bisogna aggiungere altri 650 milioni di Iva non pagata,
cioe' altri 5,4 milioni ogni giorno dall'inizio dell'anno. Una
voragine senza fondo per i conti pubblici gia' dissestati, che
finisce per gravare sulle spalle dei contribuenti onesti. Ma i
numeri dicono anche un'altra cosa, pure questa tutt'altro che
rassicurante: ''nessuna categoria - scrive la Finanza cercando
di tracciare l'identikit dell'evasore - e' potenzialmente da
escludere''. Ed infatti evadono commercianti, imprenditori,
impresari e professionisti. Quasi la meta' dell'evasione scoperta
(47%) e' stata riscontrata nel settore del commercio all'ingrosso
e al dettaglio e in quello delle costruzioni edili, seguono le
attivita' manifatturiere (11%), quelle professionali,
scientifiche e tecniche (5,7%), quelle di alloggio e
ristorazione (5,5%).
   L'elenco dei furbetti e' lungo e comprende ogni escamotage pur
di non pagare le tasse. Ci sono, ad esempio, due societa' di Roma
che gestiscono diversi teatri di cabaret e un centro
divertimenti con bowling e ristorante: la prima ha dimenticato
di dichiarare 3 milioni, la seconda quattro. E c'e' un centro di
macellazione carni di Messina che ha evaso 30 milioni. Come? I
marchi di riconoscimento di alcuni animali, morti nelle stalle
per cause varie o gia' macellati, venivano messi su altri capi di
bestiame arrivati da circuiti clandestini. Ma non e' finita: i
finanzieri hanno pizzicato un commerciante di Avellino che aveva
realizzato una concessionaria d'auto nella sua abitazione, con
tanto di piazzale per l'esposizione di mezzi, evadendo 2,6
milioni, e un commercialista di Genova che ha omesso di
presentare la dichiarazione dei redditi dei suoi 60 clienti,
nascondendo redditi per 13 milioni. Fino ad arrivare al
professionista di Udine che non ha pagato un euro di tasse dal
2006: peccato che percepiva redditi da lavoro autonomo, una
pensione e l'affitto di alcuni immobili di sua proprieta'.
   E nella lista non poteva mancare la 'signora in Porsche', una
donna di Ravenna con tanto di villa hollywoodiana a Milano
Marittima e vacanze in alberghi a cinque stelle: spese sostenute
non grazie a ''regali'' avuti - come ha cercato goffamente di
giustificarsi - ma alla sua attivita' di intermediazione per una
grossa societa' del nord, che le ha permesso di accumulare
redditi per 2 milioni. Manco a dirlo, tutti in nero.(ANSA).
 
FISCO: GDF, MAGGIORI PICCHI EVASIONE NEL COMMERCIO (25%)POI NELLE COSTRUZIONI EDILI E NELLE ATTIVITA' MANIFATTURIERE
   (ANSA) - ROMA, 27 APR - E' sempre piu' difficile tracciare un
identikit dell'evasore ''poiche' i risultati ottenuti dimostrano
che nessuna categoria e' potenzialmente da escludere, dagli
imprenditori edili agli impresari, dai commercianti ai
professionisti'': lo afferma la Guardia di Finanza, commentando
i dati emersi dai controlli effettuati nei primi quattro mesi
del 2012.
    I maggiori ''picchi'' di evasione sono stati riscontrati nel
settore del commercio all'ingrosso e al dettaglio (quasi il 25%
del totale), delle costruzioni edili (circa il 22%), delle
attivita' manifatturiere (11%), delle attivita' professionali,
scientifiche e tecniche (5,7%) e delle attivita' di alloggio e
ristorazione (5,5%).
   Diversi i casi emblematici citati dalle Fiamme gialle: dal
centro di macellazione di Messina che aveva nascosto al fisco
ricavi per oltre 30 milioni di euro al fotografo per matrimoni
di Venezia che non ha dichiarato incassi pari a 200 mila euro;
dalla concessionaria di auto in provincia di Avellino,
completamente sconosciuta al fisco perche' l'attivita' veniva
esercitata in un'abitazione privata, al commercialista di Genova
che ha omesso di presentare le dichiarazioni dei suoi 60
clienti, occultando redditi per circa 13 milioni. (ANSA).
 
FISCO: SINDACATI,GIU' TASSE; ANGELETTI, PERSA 13/MA
VERSO MOBILITAZIONE UNITARIA. 1 MAGGIO A RIETI,LAVORO E CRESCITA
   (ANSA) - ROMA, 27 APR - Il peso delle tasse, unito al'ultimo
carico fiscale, dall'Imu sulla casa alle addizionali Irpef,
finira' col mangiarsi la tredicesima 2012. E' l'allarme lanciato
dal numero uno della Uil, Luigi Angeletti, che insieme ai leader
di Cgil e Cisl, Susanna Camusso e Raffaele Bonanni, preme per la
riduzione del peso sulle buste paga.
   Ed e' proprio sui temi del fisco e della crescita che i tre
sindacati confederali si preparano a mettere in campo una
mobilitazione unitaria, che potrebbe arrivare per fine maggio,
inizio giugno. Ieri sera i tre segretari generali, che il primo
maggio saranno a Rieti per celebrare la festa dei lavoratori, si
sono incontrati per cominciare a discutere anche di questo.
''C'e' una buona convergenza'', rileva Bonanni, riferendosi al
tema della rivendicazione perche' le tasse ''stanno strangolando
il Paese''. Un primo incontro positivo, lo definisce anche
Camusso.
   La stessa convergenza non c'e' ancora sullo strumento della
protesta. Cisl e Uil si mostrano caute sullo sciopero generale,
ritenendo possibili altre forme di protesta che costano meno o
nulla. ''Noi siamo per mobilitarci il sabato e fuori dall'orario
di lavoro'', dice Bonanni, ribadendo che a suo giudizio lo
sciopero ''e' uno strumento estremo, non di tutti i giorni''. E
soprattutto pesa ulteriormente sui salari dei lavoratori,
aggiunge Angeletti. Camusso, intanto, conferma lo sciopero
generale (la data non e' ancora decisa) che parte dalla riforma
del mercato del lavoro che la Cgil continua a presidiare nel
percorso parlamentare perche' si contrasti davvero la
precarieta', si estendano gli ammortizzatori sociali e non si
peggiori l'articolo 18 che, dice, ''si puo' solo migliorare'',
salvaguardando il reintegro. Per il 10 maggio e' gia' fissata la
mobilitazione nazionale di Corso d'Italia contro la precarieta'.
   La riforma del mercato del lavoro ''deve essere approvata
cosi' com'e' perche' si apra un nuovo capitolo con il Governo su
quello della crescita e delle tasse'', sostiene Bonanni.
''Basterebbero 15-16 miliardi di euro per attenuare il carico
fiscale sulle buste paga'', dice Angeletti, che al governo si
rivolge perche' ''deve sostanziare lo slogan sulla crescita''.
Anche Camusso ritiene non piu' rinviabile un intervento per
ridurre il ''grande carico'' che pesa in particolare sui
lavoratori dipendenti ed i pensionati. Questo insieme
all'''urgenza'' di creare posti di lavoro, che la riforma del
mercato - sottolineano all'unisono Camusso, Bonanni e Angeletti
- non crea con le sole regole. Lavoro e crescita, dunque, ''per
uscire dalla crisi'': con questo slogan, Cgil Cisl e Uil
andranno il primo maggio a Rieti, scelta come simbolo di tutte
quelle realta' in cui bisogna ripartire.(ANSA).
 
 
MAFIA: TALPE DDA; CIURO DOVRA' RISARCIRE 35 MILA EURO A GDF
CORTE CONTI, SUA CONDANNA DANNEGGIA L'IMMAGINE DEL CORPO
   (ANSA) - PALERMO, 27 APR - La Sezione giurisdizionale della
Corte dei conti per la Sicilia ha condannato l'ex maresciallo
della Guardia di finanza, Giuseppe Ciuro, condannato a quattro
anni e 8 mesi per favoreggiamento aggravato e rivelazione di
atti d'ufficio, a risarcire il Corpo di cui faceva parte per
danno all'immagine. Dovra' pagare 35 mila euro.
   Il sottufficiale, in servizio alla Dia, era stato coinvolto
nell'indagine sulle talpe negli uffici della procura palermitana
che riferivano a Michele Aiello, re della sanita' siciliana
condannato per mafia e scarcerato per motivi di salute poco piu'
di un mese fa. I giudici hanno stigmatizzato ''la gravita' del
reato commesso, delle concrete modalita' di realizzazione della
condotta criminosa che e' stata reiterata in un arco temporale
di qualche mese, essendo ininfluenti le tipologie di notizie
riservate rivelate''. (sentenza 1247/2012). (ANSA).
 
 
SICUREZZA:CASELLI,POLITICA INTERVENGA CON LEGGI PIU'EFFICACI
PERICOLOSO PER DEMOCRAZIA LASCIARE SPAZIO ALLA VIOLENZA
   (ANSA) - ROMA, 27 APR - ''C'e' una tendenza a delegare alla
magistratura e alle forze dell'ordine la risposta a delle spinte
sociali che si incancreniscono. E' gia' successo con il
terrorismo rosso, con lo stragismo''. Lo lamenta il procuratore
capo di Torino Gian Carlo Caselli, parlando ad 'Un due tre
stella' su La 7.
   Caselli rileva come ''la politica non interviene, non fa
leggi piu' efficaci ed e' tutto delegato al magistrato''. Ma, ha
aggiunto, ''se il magistrato si occupa di cose che si sono
incancrenite la politica dice che il magistrato sta esorbitando
il suo ruolo''.
   Nel suo ragionamento Caselli e' partito dalle contestazioni
No-Tav: ''basta con la storia dei teoremi, la racconta
Berlusconi da 20 anni. Noi magistrati non ragioniamo per teoremi
ma per prove'', per questo ''non si puo' parlare di
criminalizzazione del movimento quando in questo caso il
movimento non c'entra''.
   ''Non prendendo nettamente posizione contro la violenza - ha
concluso Caselli - si finisce per lasciarle degli spazi e questo
in una democrazia e' molto pericoloso''. (ANSA).
 
 
 
FISCO:CONSIGLIO D'EUROPA VOTA RAPPORTO ANTI-PARADISI FISCALI
CONTRARI SOLO MONACO,LIECHTENSTEIN,LUSSEMBURGO, CIPRO, SVIZZERA
   (ANSA) - STRASBURGO, 27 APR - L'assemblea parlamentare
dell'organizzazione paneuropea ha votato a larga maggioranza un
rapporto contro i paradisi fiscali.
   Gli unici voti contrari sono stati quelli delle delegazioni
del Principato di Monaco, del Liechtenstein, del Lussemburgo, di
Cipro e della Svizzera.
   Il rapporto chiede agli Stati membri e all'intera comunita'
internazionale di introdurre una serie di misure contro quella
che viene definita "una truffa fiscale su vasta scala che non
solo penalizza i contribuenti, le finanze pubbliche e la spesa
sociale, ma rappresenta anche una minaccia al buon governo, alla
stabilita' macroeconomica e alla coesione sociale".(ANSA).
 

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