MAFIA: COISP, GOVERNO NON SMANTELLI DIREZIONE INVESTIGATIVA - CONSIGLIERI E.R. PAGANO INTERVISTE, FINANZA IN REGIONE - TAV: SIAP, PRIMA O POI UN POLIZIOTTO CI RIMETTERA' LA VITA - FISCO: A SCANDICCI UNITA' POLIZIA MUNICIPALE CONTRO EVASIONE
mercoledì 05 settembre 2012
MAFIA: COISP, GOVERNO NON SMANTELLI DIREZIONE INVESTIGATIVA
(ANSA) - PALERMO, 4 SET - ''Il Governo dica chiaramente se ha
intenzione di smantellare la Direzione Investigativa Antimafia.
Perche' se intende davvero combattere la criminalita'
organizzata e aggredirne i patrimoni, con i fatti e non con le
parole, non puo' pensare di ridurne la struttura della Dia
all'osso, ne' di non pagare chi svolge il proprio lavoro''. Lo
afferma Franco Maccari, segretario generale del Coisp, il
sindacato indipendente di polizia.
''La spending review voluta dal governo riduce la busta paga
del personale della Dia, la struttura investigativa interforze
pensata e voluta da Giovanni Falcone - prosegue - per
contrastare le organizzazioni criminali e aggredirne i
patrimoni, e che in questi giorni celebra il suo ventennale''.
''Il premier Monti sostiene di considerare il contrasto alla
criminalita' una priorita' per il Paese - dice Maccari - nei
fatti pero' sta distruggendo una struttura che negli anni ha
consentito di infliggere colpi durissimi alle organizzazioni
mafiose, sequestrando e confiscando beni per miliardi di euro''.
''Con un trucco normativo il Governo considera le spese per il
personale come costi di funzionamento, quindi soggetti a
decurtazioni, - osserva - e mette cosi' le mani nelle tasche dei
poliziotti della Dia, sottraendo loro l'indennita' accessoria
una cifra di circa 250 euro al mese per un ispettore con 30 anni
di servizio: un colpo non da poco sul bilancio di una famiglia
media, in un momento in cui i poliziotti sono spesso costretti
ad anticipare le spese di missione''.
''Oggi non solo il personale della Dia e' sottodimensionato
di almeno 200 unita', - prosegue - ma si decurta l'indennita'
accessoria, che comunque spesso non viene neppure corrisposta,
comportando cosi' l'obbligo di spese aggiuntive per lo Stato in
termini di interessi e di spese legali per affrontare centinaia
di ricorsi''. (ANSA).
CONSIGLIERI E-R PAGANO INTERVISTE, FINANZA IN REGIONE
ACQUISITE CARTE ANCHE IN EMITTENTI. SI INDAGA PER PECULATO
(di Tommaso Romanin)
(ANSA) - BOLOGNA, 4 SET - Avanza l'inchiesta della Procura di
Bologna sulle interviste a pagamento dei consiglieri regionali:
l'ipotesi di reato, da verificare e per ora contro ignoti, e'
peculato. Su mandato del pm Antonella Scandellari, la Guardia di
Finanza ha acquisito varia documentazione nelle sedi di 22
emittenti televisive e 32 radiofoniche nelle nove province
emiliano-romagnole. Anche la sede della Regione, in viale Aldo
Moro, e' stata 'visitata' in mattinata dalle Fiamme Gialle del
nucleo di polizia tributaria, in questo caso nella veste di
organo di indagine per la Corte dei Conti.
Pure agli uffici dell'Assemblea legislativa sono state
chieste le carte informative e contabili sulle 'ospitate' a
pagamento. A confermarlo, il presidente dell'assemblea, Matteo
Richetti: ''Si stanno facendo un'idea. Di fronte all'elenco
delle richieste, man mano mettiamo a disposizione i documenti.
Abbiamo gia' consegnato materiali e, se servira', forniremo
anche integrazioni in seguito''.
Il caso, attorno a quella che e' parsa essere quasi una
'prassi', era venuto alla luce nelle scorse settimane: spazi
televisivi ai politici, pagati coi fondi dei gruppi consiliari,
senza un'apposita segnalazione ai telespettatori. Coinvolti,
eccetto l'Idv, tutti i partiti, dal Pd al Pdl e al M5S, con
tanto di richiamo di Beppe Grillo a Giovanni Favia: ''Pagare per
andare in tv per il MoVimento 5 Stelle e' come pagare per andare
al proprio funerale'', aveva sentenziato il leader.
Cosi', in parallelo a quella ordinaria, ora la Procura
contabile ha aperto un fascicolo, trattandosi di fondi pubblici
da rendicontare. E il pm Scandellari, lo stesso che ha condotto
le indagini su Terremerse fino alla richiesta di giudizio per il
presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani, sta
portando avanti ''doverosi accertamenti, coordinati direttamente
dal procuratore capo Roberto Alfonso'', ha detto il procuratore
aggiunto e portavoce della procura Valter Giovannini.
Una delle domande che ispira le indagini, non piu'
conoscitive, e' se l'utilizzo di soldi pubblici per interventi
personali e non direttamente riconducibili all'attivita' del
gruppo consigliare, risponda o meno a una destinazione di scopo,
presupposto per cui la Regione stanzia i fondi. Intanto, anche
la Procura Generale, per la propria competenza, e' al lavoro per
eventuali procedimenti disciplinari nei confronti dei
giornalisti coinvolti. Anche se, all'ordine dell'Emilia-Romagna,
che col Corecom ha avviato accertamenti e che sta raccogliendo
informazioni, non sono arrivate segnalazioni. (ANSA).
TAV: SIAP, PRIMA O POI UN POLIZIOTTO CI RIMETTERA' LA VITA
NON ACCETTEREMO PIU' DISPOSIZIONI CHE METTONO A REPENTAGLIO VITA
(ANSA) - TORINO, 4 SET - In Valle di Susa ''prima o poi un
poliziotto ci rimettera' la vita'': lo afferma Pietro Di
Lorenzo, segretario provinciale del Siap, il maggiore sindacato
di Polizia, in una lettera inviata oggi al ministro
dell'Interno, al capo della Polizia, al prefetto e al questore
di Torino.
''In Valle di Susa - sostiene Di Lorenzo - si umilia la
dignita' delle forze di Polizia, e' nostro dovere dire basta a
disposizioni che mettono a repentaglio la nostra vita e che sono
ai limiti dei precetti di legge''.
''Le donne e gli uomini impegnati in Valle di Susa, a
cominciare da funzionari e ufficiali - aggiunge - sono stanchi
di essere umiliati nelle loro funzioni. L'ultimo attacco di
venerdi' scorso, organizzato pubblicizzato e seguito in diretta
radio e web ha travalicato ogni decenza. Avere ridotto centinaia
di operatori di Polizia a fare da immobili spettatori, senza
prevenire l'azione ne' perseguire in alcun modo gli autori, e'
solo l'ultima delle offese recate alla dignita' e
professionalita' di chi in divisa rappresenta lo Stato''.
''Abbiamo scritto al ministro dell'Interno, al capo della
Polizia, al prefetto e al questore di Torino - spiega - perche'
sia chiara la situazione: prima o poi un operatore delle forze
di Polizia ci rimettera' la vita e nessuno di loro potra'
appellarsi alla fatalita' o al rischio del mestiere''.
''A questo punto - sottolinea - non ci interessa il dibattito
sull'impiego dell'esercito o di quanti poliziotti arriveranno in
un futuro a Torino. La situazione e' oltre ogni limite e noi
faremo qualunque cosa, anche ricorrendo al nostro studio legale
- conclude - perche' ciascuno si assuma la propria
responsabilita'''.(ANSA).
FISCO: A SCANDICCI UNITA' POLIZIA MUNICIPALE CONTRO EVASIONE
(ANSA) - SCANDICCI (FIRENZE), 4 SET - Istituita dal Comune di
Scandicci (Firenze) un'unita' di polizia municipale per la lotta
all'evasione fiscale. Il progetto, approvato con una delibera
della giunta, impiega un ispettore di polizia municipale che si
coordinera' con gli uffici comunali, che segnaleranno tutte le
situazioni anomale che verranno riscontrate, ad esempio, nelle
richieste di agevolazioni nei servizi in base al reddito.
I casi sospetti saranno accertati dagli agenti attraverso
controlli dei contratti d'affitto, verifiche di incongruenze tra
veicoli posseduti e reddito dichiarato, sopralluoghi nei
cantieri per accertare le regolarita' dei contributi Inps e
Inail dei lavoratori, incrocio dei dati con gli uffici comunali
dei servizi sociali, del commercio e dell'edilizia. (ANSA).