PERSONALE REGIONE SICILIA AL BAR E A SPASSO, 13 INDAGATI - ILVA: SINDACATO POLIZIA, ANCHE AGENTI ESPOSTI A EMISSIONI - SICUREZZA: PENSIONI; SINDACATI PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA - P.A.: CONSIP, A ENI FORNITURA CARBURANTI CON BUONI ACQUISTO

sabato 22 settembre 2012

PERSONALE REGIONE SICILIA AL BAR E A SPASSO, 13 INDAGATI
'FILMATI' DA GUARDIA FINANZA, C'E' CHI TIMBRAVA E ANDAVA VIA
(ANSA) - PALERMO, 21 SET - C'e' chi trascorreva gran parte
del proprio tempo al bar sorseggiando caffe', chi assieme ai
colleghi passeggiava tranquillamente tenendosi sotto braccio,
chi usciva per il pranzo e tornava dopo due ore (la pausa e' di
30 minuti) e chi non tornava proprio. Qualcuno addirittura se ne
andava chissa' dove durante l'orario di lavoro ma risultava
regolarmente al suo posto. Per un mese la guardia di finanza ha
filmato i movimenti dei dipendenti dell'ufficio per il garante
dei detenuti.
Si tratta di un ufficio speciale, dove lavora personale della
Regione siciliana, che si trova in una palazzina in via
Magliocco, strada pedonale in pieno centro a Palermo. Tredici
sono le persone indagate per assenteismo, praticamente tutti i
dipendenti dell'ufficio. Il danno per le casse pubbliche secondo
gli investigatori sarebbe di 250 mila euro.
Dietro l'inchiesta c'e' un scontro durissimo che va avanti da
mesi tra il Garante, il senatore Salvo Fleres (Grande sud), e il
dirigente dell'ufficio speciale, Lino Buscemi. E' stato proprio
Fleres a segnalare ''piu' volte, ma invano, anomalie nella
gestione dell'ufficio'', in una nota al dipartimento regionale
Funzione pubblica e al presidente della Regione, ''per i
provvedimenti di loro competenza''. A marzo era scattata una
perquisizione: gli investigatori acquisirono decine di carte per
verificare se, dopo i primi accertamenti della finanza
effettuati il 30 novembre scorso, gli orari di lavoro fossero
stati ''aggiustati''.
All'inizio dell'anno, pero', era stato Fleres, nominato
garante dall'ex presidente della Regione Toto' Cuffaro, a finire
al centro delle polemiche, dopo una relazione consegnata proprio
da Buscemi al governatore Raffaele Lombardo. Sotto accusa il
compenso del senatore (425 mila euro di indennita' percepite dal
2006 al 2011) e alcune consulenze. Nell'ultima finanziaria la
giunta regionale aveva previsto la soppressione della figura del
Garante, con l'obiettivo di tagliare la spesa, e il mantenimento
dell'ufficio speciale. La norma pero' e' stata modificata
dall'Assemblea regionale: alla fine e' stato approvato un
emendamento che ha mantenuto il garante, cancellando il compenso
ora a ''titolo gratuito''.
Il budget dell'ufficio, intanto, e' stato notevolmente
ridotto: da un milione e 100 mila euro ad appena 60 mila euro.
Oltre alla sede di Palermo, il garante puo' contare anche su una
sede a Catania dove lavorano altre quattro persone (compreso un
dirigente). ''L'ufficio opera a contatto con i detenuti,
svolgiamo un'attivita' delicata - dice Buscemi - la verita' e'
che Fleres nella sede di Palermo non ha mai messo piede e solo
dopo le polemiche sul suo compenso ha cominciato a visitare
qualche penitenziario, cosa che avrebbe dovuto fare fin
dall'inizio del suo mandato, che dura 7 anni, come il presidente
della Repubblica''. Buscemi, accusato di concorso per omissione
di controllo, e' sicuro di potere dimostrare ''la sua
estraneita'''.
Gli assenteisti sono stati seguiti dalle telecamere e dai
finanzieri impegnati in appostamenti, pedinamenti e servizi di
osservazione. I militari hanno cosi' sequestrato i ''fogli di
presenza'' giornalieri compilati e sottoscritti dai dipendenti
risultati assenti ripetutamente dal proprio posto di lavoro. E'
stata cosi' rilevata la non rispondenza degli orari riportati
sui ''fogli presenza'' con quelli effettivamente svolti
nell'arco delle giornate monitorate attraverso video-riprese e
pedinamenti. Le indagini proseguono per fare luce anche su altri
aspetti relativi alle modalita' di gestione e di funzionamento
complessivo dell'ufficio. (ANSA).



ILVA: SINDACATO POLIZIA, ANCHE AGENTI ESPOSTI A EMISSIONI
(ANSA) - TARANTO, 21 SET - ''Anche gli operatori di Polizia
sono esposti ai gravi rischi derivanti dall'inquinamento
industriale, soprattutto quelli che operano presso l'Ufficio di
Polizia di Frontiera, collocato all'interno del porto (dove e'
noto come vi sia movimentazione con nastri trasportatori di
minerali prodotti dal vicino siderurgico), e la Sezione di
Polizia Ferroviaria, situata nel Rione Tamburi, dove si rileva
una pesante situazione di contaminazione atmosferica cagionata
dalle polveri sottili rinvenenti dal vicino parco minerario''.
Lo afferma in una nota Antonio Digregorio, segretario
provinciale del Siulp (sindacato italiano unitario lavoratori di
polizia), che sta ''predisponendo una delibera che contiene
specifiche richieste a tutela e salvaguardia dei nostri luoghi
di lavoro''. I poliziotti dell'Ufficio di Frontiera e della Polizia
Ferroviaria avvertono ''fastidi alle vie respiratorie, stati
momentanei di malessere, pelle inaridita, per non parlare -
aggiunge Digregorio - delle divise che si 'cristallizzano' al
contatto con l'aria, polveri che si insinuano all'interno dei
locali o sui davanzali delle finestre degli Uffici di Frontiera
e della Polfer: sono questi segnali che non possono essere
assolutamente sottovalutati''.
Il Siulp si rivolgera' ''direttamente al Ministro della
Salute e per il tramite della nostra Segreteria nazionale'' e
inviera' la delibera ''al Capo della Polizia Prefetto
Manganelli, ai massimi vertici locali come Questore e Prefetto,
al Dirigente Compartimentale per la Polfer a quello della Zona
di Frontiera, al nostro Medico competente, alla Divisione
Centrale di Sanita' in seno al nostro Dipartimento e
interesseremo il Dipartimento di Prevenzione dell'Asl locale''.
(ANSA).



SICUREZZA: PENSIONI; SINDACATI PRONTI A SCENDERE IN PIAZZA
DELUSI INCONTRO GOVERNO;FORNERO,SPERO ARMONIZZAZIONE ENTRO 31/1O
(ANSA) - ROMA, 21 SET - Una ''riunione finta'',
''grottesca'', ''inutile''. I sindacati del comparto difesa e
sicurezza dopo l'incontro a Palazzo Chigi con il Governo -
rappresentato da un ampio schieramento di ministri - sul tema
del completamento della riforma pensionistica, sono
profondamente delusi e pronti a scendere in piazza. Il nodo da
sciogliere e' il regolamento di armonizzazione dei requisiti di
accesso alla pensione di forze di polizia, vigili del fuoco e
forze armate.
Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, dopo la riunione
definita da lei stessa ''vivace'' e' stata di poche parole: ''mi
auguro che entro il 31 ottobre potremo portare a termine il
processo di armonizzazione dei requisiti di accesso alla
pensione del comparto sicurezza tenendo conto delle specificita'
di questo settore''.
I sindacati si aspettavano altro.
''Il confronto, dopo che e' stato imposto dal Parlamento con
approvazione di ordini del giorno approvati all'unanimita', non
si e' mai aperto'' hanno sottolineato i sindacati di polizia
Siulp, Coisp e Sapaf. ''Se questa e' l'attenzione al cuore dello
Stato - hanno aggiunto - agli uomini e alle donne in divisa di
questo Paese non resta che scendere in piazza e mettere il Paese
di fronte al rischio che sta correndo''.
''Il Governo ci ha fatto sapere che nei prossimi giorni ci
inviera' un documento con alcune proposte. Se queste non
terranno conto delle esigenze dei nostri comparti - ha
annunciato Nicola Tanzi, presidente della Consulta Sicurezza,
costituita da Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia
Penitenziaria), Sapaf (Corpo Forestale dello Stato) e Conapo
(Vigili del Fuoco) - ci avvieremo sicuramente verso una grande
mobilitazione''.
''Nulla di nuovo ci e' stato comunicato in relazione alla
volonta' del Governo a soddisfare quanto deliberato dal
Parlamento sul vincolo di salvaguardare le specificita' del
settore'' hanno affermato Eugenio Sarno, Massimiliano Violante
ed Alessandro Lupo, rispettivamente segretari generali di Uil
Penitenziari, Uil Corpo forestale dello Stato e Uil Vigili del
fuoco non escludendo il ricorso a una massiccia mobilitazione.
''Il sistema previdenziale proposto in un incontro, gestito
in modo disastroso dal Ministro Fornero, nega la specificita'
degli appartenenti ai Corpi di polizia'' dicono Anfp, Siap,
Coisp e Silp-Cgil secondo cui il Governo ''ha scelto di aprire
una stagione di duro conflitto con gli operatori di polizia''.
Il Coordinamento Sicurezza Ugl, che riunisce il personale di
Polizia di Stato, Polizia Penitenziaria, Corpo Forestale e
Vigili del Fuoco, esprime ''forte preoccupazione per
l'ingiustificabile pervicace volonta' del Governo di sacrificare
ancora una volta l'efficienza della sicurezza del Paese
sull'altare di meri calcoli ragionieristici''.
''Sembra che il governo abbia gia' deciso le sorti del
personale militare, incontrando le rappresentanze solo per
adempiere a una mera formalita' di un impegno parlamentare'' ha
commentato il Cocer carabinieri mentre il Cocer dell'esercito
attende ''con forte preoccupazione di conoscere i dettagli del
progetto''. E se Siulp, Sap, Ugl-Polizia e Consap chiedono
l'intervento del ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, la
Fns-Cisl (corpo forestale, polizia penitenziaria e vigili del
fuoco) fa notare che alcune dichiarazioni del ministro Fornero
''alimentano la cultura dello scontro piuttosto che quella del
confronto''.(ANSA).

P.A.: CONSIP, A ENI FORNITURA CARBURANTI CON BUONI ACQUISTO
(ANSA) - ROMA, 21 SET - Consip ha aggiudicato ad Eni i tre
lotti della gara per l'attivazione di una convenzione relativa
alla fornitura di carburante per autotrazione (benzina super
senza piombo e gasolio) mediante buoni acquisto e dei servizi
connessi per le pubbliche amministrazioni, convenzione giunta
alla quinta edizione.
L'iniziativa, del valore di circa 80 milioni di euro annui,
fa riferimento a una domanda complessiva annua della Pubblica
Amministrazione stimata in circa 180 milioni di euro, generando
un'opportunita' di risparmio complessiva di circa 10,8 milioni
di euro annui.
Eni ha ottenuto la fornitura offrendo uno sconto, uguale per
i tre lotti, di 0,060 euro al litro, con un ribasso dell'8,4%
rispetto alla base d'asta. La convenzione, che avra' una durata
di 24 mesi, eventualmente prorogabile fino a ulteriori sei mesi,
prevede un massimale di fornitura (ovvero il valore complessivo
dei beni acquistabili in convenzione dalle PA al prezzo
convenuto) di buoni acquisto per un valore nominale di 200
milioni di euro, suddiviso in tre lotti rispettivamente di 90,
70 e 40 milioni di euro. (ANSA).

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