L'APPUNTATO DEI CARABINIERI GIOVANNI SALI UCCISO VIGLIACCAMENTE IN STRADA A LODI DURANTE UN SERVIZIO DI CONTROLLO. IL CORDOGLIO E L'ABBRACCIO DI TUTTA FICIESSE ALLA FAMIGLIA E ALLE DUE PICCOLE FIGLIE

domenica 04 novembre 2012

L’APPUNTATO DEI CARABINIERI GIOVANNI SALI UCCISO VIGLIACCAMENTE IN STRADA A LODI DURANTE UN SERVIZIO DI CONTROLLO. IL CORDOGLIO E L’ABBRACCIO DI TUTTA FICIESSE ALLA FAMIGLIA E ALLE DUE PICCOLE FIGLIE 





Tutta Ficiesse si stringe con commosso cordoglio intorno alla Famiglia dell’eroico Appuntato dei Carabinieri, Giovanni SALI, ucciso in strada a Lodi mentre svolgeva un servizio di controllo.

Una persona splendida, un carabiniere di quartiere sempre pronto, rassicurante e protettivo, un “gigante buono”, un marito e un papà  certamente esemplare, che ora non c’è più per la Moglie e due piccole Figlie.

Auspichiamo con forza che l’autore di un gesto così bestiale sia al più presto assicurato alla giustizia e rivolgiamo ai fratelli dell’Arma i sentimenti della nostra più affettuosa vicinanza.


GIUSEPPE FORTUNA
Segretario generale Ficiesse

 

 


 

 

 

LA STAMPA

 

Da http://www.lastampa.it/2012/11/03/italia/cronache/tre-colpi-di-pistola-in-strada-a-lodi-ucciso-un-carabiniere-4fo61oWw5dXzvAFU6Yxc0N/pagina.html

 

AGGUATO A LODI, UCCISO UN CARABINIERE

 

«Due colpi al torace». E’ deceduto sul colpo. Aveva fatto parte della scorta del consigliere Idv Cavalli. L’ipotesi della rapina finita male

Era un militare anche nell’anima, Giovanni Sali, benvoluto e rispettato da tutti quelli che lo conoscevano e premiato sul campo per la sua professionalità . Forse questo suo rigore gli è costato la vita. Il carabiniere, di quartiere o di “prossimità ” come l’Arma stessa li definisce, 48 anni, è stato ucciso per strada, in via Indipendenza, nella città  vecchia di Lodi, mentre prestava servizio.

La dinamica dell’accaduto non è chiara, anche se tra le prime ipotesi si è pensato ad una tentata rapina finita nel peggiore dei modi. Ma tutte le ipotesi restano in piedi, mentre nell’intera provincia ed anche oltre sono stati istituiti numerosi posti di blocco.

àˆ in atto una caccia all’uomo, perchà© si pensa sia stata una sola persona a sparare i colpi che hanno ucciso Sali. Chi era nelle vicinanze ha sentito il rumore di tre colpi ma forse due soli hanno raggiunto il carabiniere, e sarebbero stati sparati dalla sua stessa pistola d’ordinanza ritrovata sul posto. Questo può far supporre che possa aver fermato qualcuno e che ne sia nata una colluttazione finita nel sangue. Ma ancora nulla è certo, si aspettano i risultati dei rilievi che hanno eseguito sul luogo del delitto gli esperti del Ris. Testimoni oculari non ve ne sono e nella zona non sono montate telecamere che avrebbero potuto riprendere la scena.

Ad avvisare le forze dell’ordine è stato un testimone che ha riferito di aver sentito tre colpi di arma da fuoco. L’omicidio è avvenuto in una strada vicino alla Chiesa della Maddalena, dove era in corso la messa ed alcuni fedeli hanno sentito più spari, scambiandoli per lo scoppio di petardi. Gli spari sono stati uditi anche da alcune persone che si trovavano in un bar e che poco prima avevano visto passare il carabiniere. Qualcuno gli aveva anche offerto delle castagne. Sul luogo è giunto anche il Vescovo di Lodi, monsignor Giuseppe Merisi.

Giovanni Sali, padre di due figlie di 21 e 15 anni e separato, nel giugno 2008, in occasione della festa per il 194/mo anniversario dell’Arma, fu premiato perchà© aveva arrestato due romeni che avevano smantellato uno sportello bancomat nella città  lombarda per clonare carte di credito. In passato aveva anche prestato servizio nella scorta del consigliere regionale Giulio Cavalli, noto per i suoi veementi attacchi alle mafie, soprattutto la `ndrangheta del Nord, e per questo sotto tutela per aver ricevuto minacce di morte.

«Orribile e inaccettabile. Solidarietà  ai familiari e a ai commilitoni. Occorre la massima vigilanza politica», è stato il commento affidato a Twitter del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, mentre il presidente della Commissione Difesa di Palazzo Madama, Valerio Carrara, ha manifestato la vicinanza e l’affetto alla famiglia di Sali e all’Arma dei Carabinieri. Attestati di solidarietà  sono arrivati anche da diversi esponenti politici fra i quali i presidenti della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, e della Provincia di Milano, Guido Podestà .



LA REPUBBLICA

Da http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/11/04/news/controllava_due_auto_sospette_il_carabiniere_ucciso_a_lodi-45882403/?ref=HREC1-8

 

LODI, CARABINIERE UCCISO
CONTROLLAVA AUTO SOSPETTE

Giovanni Sali stava svolgendo un controllo di routine, anche se le vetture non sembrano direttamente collegate all'omicidio. All'esame degli inquirenti l'arma e i video di sorveglianza

Stava controllando 2 auto sospette proprio nella via dove è stato ucciso. E' quello che emerge dagli accertamenti degli investigatori che indagano sull’uccisione, a Lodi, dell’appuntato Giovanni Sali. Quando è stato aggredito Sali stava svolgendo, dunque, un controllo di servizio. Una verifica di routine, che farebbe parte dei normali accertamenti di un militare che svolge il compito di carabiniere di quartiere.

Le auto che l'appuntato stava controllando sono state sottoposte a verifica ma non risulterebbero rubate nà© tanto meno segnalate come 'sospette'. Sulle vetture sono stati effettuati approfonditi rilievi della Scientifica dell'Arma. Non sembrerebbe dunque, al momento, che le auto siano direttamente collegate all'aggressione, mentre appare invece verosimile che durante il controllo il carabiniere abbia incontrato un uomo che lo ha aggredito.

E' prevista per domani, all'Istituto di medicina legale di Pavia, l'autopsia sul corpo di Sali. Le indagini e i rilievi scientifici sono in corso e comprendono, ovviamente, oltre alle analisi balistiche e alla ricerca delle impronte, anche accurate ricerche di tipo tecnico-scientifico. Molti reperti sono già  stati inviati al Ris, come la pistola di ordinanza che ha sparato tre colpi (due andati a segno al torace e uno conficcatosi nel muro), e poi è rimasta a terra vicino al corpo dell'appuntato, perchà© ancora legata col cordino di sicurezza al cinturone. In fase di acquisizione anche i filmati di tutte le videocamere di sorveglianza nell'area.

Il presidente della Repubblica Napolitano ha inviato al comandante generale dell'Arma dei carabinieri, il generale Leonardo Gallitelli, un messaggio di cordoglio. "Di fronte alla tragica uccisione vorrei esprimere - ha affermato - la mia commossa vicinanza ai familiari della vittima e la mia partecipazione al cordoglio dell'Arma dei carabinieri".




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