BOMBA DAVANTI CASA MAGISTRATO: ARRESTATO MILITARE GDF - PRIMO OK, FORZE ARMATE SI RESTRINGONO A 150MILA - L.STABILITA': CICCHITTO,IMPEGNO PER LIMITARE TAGLI SICUREZZA - FISCO: VERSO ACCORDO SVIZZERA - P.A.: P.GRIFFI, DATI TAGLI PROSSIMA SETTIMANA
mercoledì 07 novembre 2012
BOMBA DAVANTI CASA MAGISTRATO: ARRESTATO MILITARE GDF
ATTENTATO A LUGLIO A MANTOVA,AVREBBE VOLUTO 'PUNIRE' MAGISTRATO
(ANSA) - MANTOVA, 6 NOV - Un militare della Guardia di
Finanza in servizio al comando provinciale di Lodi e residente a
Mantova e' stato arrestato dalla squadra Mobile di Mantova con
l'accusa di essere l'autore dell'attentato dinamitardo nei
confronti del sostituto procuratore di Mantova Giulio Tamburini
avvenuto lo scorso 4 luglio. Il finanziere, Davide Baraldi , 27
anni, avrebbe agito per una sorta di punizione: secondo lui,
infatti, il magistrato non avrebbe indagato a sufficienza su un
furto subito dai genitori nel maggio del 2011.(SEGUE).
BOMBA DAVANTI CASA MAGISTRATO: ARRESTATO MILITARE GDF (2)
ATTENTATO A LUGLIO A MANTOVA,AVREBBE VOLUTO 'PUNIRE' MAGISTRATO
(ANSA) - MANTOVA, 6 NOV - Il militare e' stato arrestato ieri
pomeriggio nella sua abitazione di Roncoferraro, nel mantovano,
dove risiede. Secondo l'accusa e' stato lui a confezionare
l'ordigno e a farlo esplodere davanti alla casa del magistrato
provocando ingenti danni all'abitazione (giudice e famiglia
erano all'interno ma non hanno riportato conseguenze
dall'attentato).
Nella sua abitazione gli agenti della Mobile hanno trovato
giubbotti antiproiettili, visori notturni e una bomba molotov
gia' confezionata e pronta all'uso. Davide Baraldi si trova in
carcere a Venezia perche' e' la procura veneta che sta indagando
sull'attentato in quanto risulta coinvolto un magistrato
mantovano. (ANSA).
PRIMO OK A RIFORMA, FORZE ARMATE SI RESTRINGONO A 150MILA
VIA LIBERA DEL SENATO,DDL VA ALLA CAMERA.DI PAOLA,INDISPENSABILE
(ANSA) - ROMA, 6 NOV - Primo via libera del Senato - con 252
si' e 12 no - alla riforma dello strumento militare voluta dal
Governo, che in dieci anni prevede la riduzione del numero dei
militari a 150 mila (con un taglio di 33 mila rispetto agli
attuali 183 mila) e dei civili dipendenti dalla Difesa a 20 mila
(sono 30 mila), mentre in cinque anni sara' dismesso anche il
30% delle strutture militari: caserme, siti ed altro. Il disegno
di legge delega passa ora all'esame della Camera. Hanno votato a
favore tutti i gruppi tranne l'Idv (che parla di ''occasione
mancata'').
Una robusta cura dimagrante, dunque, che nell'attuale
congiuntura economica e' ritenuta tuttavia indispensabile, ''la
sola possibile via da percorrere per continuare a disporre di
Forze armate moderne, efficienti ed efficaci'', dice il ministro
della Difesa Giampaolo Di Paola, che ora auspica una rapida
approvazione definitiva del provvedimento perche' ''la
legislatura si avvia al termine'' ed e' necessario ''assicurare
un futuro di operativita' al nostro strumento militare nel
contesto europeo e atlantico''.
Alla riforma, un provvedimento strutturale tra i piu'
importanti che hanno finora interessato le Forze armate
italiane, il Governo e' stato costretto a mettere mano dovendo
''tenere conto e fare i conti - parole di Di Paola - con le
risorse disponibili''. Che sono poche: in termini reali, spiega
il ministro, c'e' stata infatti negli ultimi cinque anni ''una
riduzione del 20-25%'' delle risorse destinate all'operativita'
dello strumento militare, pari allo 0,9% del Pil, contro una
media dei Paesi dell'Unione che si assesta sull'1,6%.
Non solo. In Italia ben il 70% del bilancio della funzione
Difesa e' destinato a coprire le spese per il personale
(rispetto a una media europea del 50%), mentre c'e' una
compressione delle risorse destinate ai settori fondamentali
dell'esercizio e dell'investimento: dunque, ''spendiamo meno e
peggio dei nostri partner europei. Cio' avviene - rileva il
ministro - perche' abbiamo uno strumento sovradimensionato
rispetto alle risorse disponibili''. Da qui la necessita' di
ridurlo, portandolo a 150.000 militari e 20.000 civili nell'arco
di 10 anni, salvaguardando pero' le capacita' operative (ed a
questa salvaguardia ''il programma dei cacciabombardieri F-35 si
riferisce'' e va dunque mantenuto).
Il provvedimento approvato oggi dal Senato e' stato condiviso
in modo ''forte e convinto'' da tutto il Governo, ricorda Di
Paola: del resto, solo domenica scorsa ''sia il Presidente della
Repubblica, sia il Presidente del Consiglio hanno sottolineato
l'esigenza di procedere con forza alla modernizzare delle Forze
armate in un contesto europeo ed atlantico e, quindi, di portare
avanti la riforma dello strumento militare''. (ANSA).
L.STABILITA': CICCHITTO,IMPEGNO PER LIMITARE TAGLI SICUREZZA
INAMMISSIBILI EMENDAMENTI PDL PER EVITARE RIDUZIONE RISORSE
(ANSA) - ROMA, 6 NOV - ''Il Popolo della Liberta', sia con la
Legge di stabilita' sia in sede di discussione in Parlamento di
altri e prossimi provvedimenti, ribadisce il proprio impegno per
limitare l'impatto dei tagli alla pubblica sicurezza,
augurandosi che analoga responsabilita' sia sentita anche dagli
altri gruppi della maggioranza''. Lo afferma il presidente dei
deputati del Pdl Fabrizio Cicchitto, annunciando come la
commissione Bilancio abbia giudicato inammissibili alcuni
emendamenti volti a evitare i tagli al settore.(ANSA).
L.STABILITA': CICCHITTO,IMPEGNO PER LIMITARE TAGLI SICUREZZA (2)
(ANSA) - ROMA, 6 NOV - ''La Commissione Bilancio della Camera
- spiega Cicchitto - ha dichiarato ieri inammissibili gli
emendamenti alla Legge di Stabilita' per il 2013 relativi al
blocco, previsto dalla Spending review, del turnover nel
comparto sicurezza e al blocco, anch'esso previsto dalla
Spending review, delle assunzioni per i vincitori, gia'
dichiarati, dei concorsi per allievi carabinieri e allievi
marescialli, nonche' gli emendamenti relativi alle modifiche del
sistema pensionistico delle forze armate, previste dalla riforma
Fornero, nonostante l'impegno del gruppo del Popolo della
Liberta' e del relatore Renato Brunetta''.
''L'inammissibilita' per materia e' stata dichiarata in
quanto, per propria natura, la Legge di Stabilita' non puo'
contenere norme di carattere ordinamentale, organizzatorio o
microsettoriale'', dice ancora il presidente dei deputati del
Pdl. ''I numerosi impedimenti sorti nel percorso di correzione
di norme palesemente ostative del regolare ed efficiente
svolgimento del lavoro di servitori dello Stato che svolgono un
ruolo fondamentale per il nostro Paese, nonche' il mancato
rispetto del sacrosanto diritto dei vincitori di concorso di
prendere servizio nella Pubblica amministrazione, dimostrano che
finora - conclude Cicchitto - il governo ha del tutto
sottovalutato l'importanza ed il valore di queste questioni,
cosa che riteniamo inaccettabile''.
(ANSA).
FISCO: INTESA ENTRATE-CONSIGLIO FORENSE SU MEDIAZIONE
(ANSA) - ROMA, 6 NOV - L'Agenzia delle Entrate e il Consiglio
Nazionale Forense si alleano per diffondere la conoscenza e per
massimizzare le potenzialita' del nuovo istituto della
mediazione tributaria, diretto al raggiungimento di soluzioni
rapide, condivise, legittime e trasparenti nel rapporto
fisco-contribuenti. Sono questi alcuni degli obiettivi del
Protocollo d'intesa siglato oggi a Roma da Attilio Befera,
direttore dell'Agenzia delle Entrate e da Piero Guido Alpa,
presidente del Consiglio Nazionale Forense. ''Il nuovo accordo
apre la strada a una collaborazione proficua tra i due enti,
orientata alla cooperazione in sede amministrativa, alla
conoscenza del nuovo istituto e alla realizzazione di un
osservatorio che consenta di monitorare l'andamento della
mediazione tributaria'', riporta una nota.
I contenuti dell'accordo - Sensibilizzazione, dialogo e
collaborazione sono le parole chiave del protocollo d'intesa.
Il Consiglio nazionale, infatti, si impegna a sensibilizzare i
propri iscritti sul carattere preventivo della mediazione, a
collaborare con l'Agenzia per assicurare un celere e proficuo
svolgimento del procedimento di mediazione e a indicare tutti i
recapiti utili a consentire un rapido scambio di informazioni.
L'Agenzia si impegna, in particolare, a esaminare
approfonditamente tutte le istanze, a comunicare rapidamente
l'eventuale improponibilita' dell'istanza e a promuovere
l'eventuale contraddittorio per una definizione della mediazione
in linea con i principi della giusta imposizione e del giusto
procedimento. Infine, nell'accordo e' prevista la costituzione
di un nucleo misto di esperti per la corretta trattazione delle
istanze di mediazione.
La mediazione tributaria, meno tempo, minori costi - Per le
controversie di valore non superiore a 20.000 euro la
proposizione del ricorso alla Commissione tributaria deve essere
preceduta dalla presentazione di un'istanza di
reclamo-mediazione all'Agenzia delle Entrate. Infatti, al fine
di prevenire le liti 'minori', che possono essere risolte senza
ricorrere al giudice, il decreto legge 98 del 2011 ha introdotto
il nuovo istituto del reclamo-mediazione, che garantisce al
Contribuente tempi brevi e certi per ottenere una risposta
dell'Agenzia e, in caso di accordo, sanzioni ridotte al 40%. La
mancata presentazione dell'istanza di reclamo-mediazione e'
causa di inammissibilita' del ricorso alla Commissione
tributaria.(ANSA).
FISCO: VERSO ACCORDO SVIZZERA;GRILLI,FORSE ENTRO L'ANNO
SHERPA A CONFRONTO PER DUE GIORNI A ROMA, A NOVEMBRE A BERNA
(di Corrado Chiominto e Domenico Conti)
(ANSA) - CITTA' DEL MESSICO, 5 NOV - L'Italia punta ad aprire
il forziere dei capitali italiani 'nascosti' nelle banche
svizzere. Nel piu' breve tempo possibile, anche se e' difficile
dire se riuscira' entro l'anno. Lo ha spiegato il ministro
dell'Economia Vittorio Grilli parlando a margine del G20 proprio
mentre gli sherpa dei due paesi erano riuniti a Roma. Potrebbe
cosi' arrivare anche per l'Italia l'accordo con il governo della
piccola confederazione per tassare i capitali esportati
illegalmente, sulla falsa riga delle intese raggiunte negli
ultimi mesi da Germania, Gran Bretagna e Austria. Ma i contenuti
sono ancora top secret e un nuovo round tecnico per esaminare il
dossier e' previsto per meta' novembre a Berna.
L'intesa potrebbe rappresentare una boccata d'ossigeno per i
conti pubblici italiani, ma certo l'impatto ci sara' solo nei
prossimi anni. Tutto, dipendera' dal livello di tassazione
concordato. A seconda delle modalita' scelte, secondo alcune
stime, si potrebbe variare dai 2,5 ai 40 miliardi di gettito.
''E' un negoziato - ha detto il ministro dell'Economia,
Vittorio Grilli ai giornalisti a margine del G20 - Ci stiamo
impegnando per farlo arrivare a maturazione nel piu' breve tempo
possibile, e' difficile dire se sara' entro l'anno o no''. Il
ministro ha anche risposto ad una domanda sulla possibilita' di
prevedere forme di incentivazione all'emersione dei capitali.
''Quando si interviene su una situazione preesistente - ha
spiegato il ministro - c'e' da risolvere il pregresso e darsi
nuove regole per il futuro. Che la soluzione debba contenere
entrambe le cose, va da se'''.
I tempi sembrerebbero maturi per una possibile intesa, anche
se sembra difficile che novita' possano arrivare prima della
fine dell'anno. Un passo importate era stato gia' fatto il 17
agosto, quando a Roma il premier Mario Monti e il Presidente
della Confederazione svizzera Eveline Widmer-Schlumpf che si
sono incontrati concordando sulla ''lotta all'evasione''. Anche
la Svizzera ha presentato richieste: vuole essere tirata fuori
dalla black list italiana e punta a risolvere il nodo della
tassazione dei transfrontalieri.
L'Italia guarda invece al gettito possibile, anche se e'
difficile stimarlo. La scorsa estate era stato ipotizzato un
''incasso'' attorno ai 40 miliardi ma l'ex ministro
dell'Economia Giulio Tremonti, che aveva avviato la trattativa e
che con la Svizzera non e' mai stato tenero, ha ipotizzato
incassi reali attorno ai 2,5 miliardi.
Tutto dipende dall'incertezza esistente sia sull'entita' dei
capitali 'esportati', sia sulle modalita' di tassazione che
saranno scelte. Nelle banche svizzere, secondo alcune stime,
dovrebbero esserci da un minimo di 120 miliardi ad un massimo di
200 miliardi depositati. Su questo andra' fatto il prelievo.
L'Italia nel passato, con lo scudo fiscale, aveva applicato
un'aliquota del 5% e poi del 6%, garantendo anche l'anonimato.
Di diverso impatto invece la scelta fatta dalla Germania con un
prelievo compreso tra il 21 e il 41%, superiore anche a quello
tra Svizzera ed Austria (con aliquote tra il 15 e il 38%). Se si
scegliesse la strada seguita da Germania ed Austria, inoltre
importi ''sanati'' verrebbero tassati anche negli anni
successivi, ma solo sui ''capital gain'': in questo caso il
prelievo sarebbe del 26,375% per la Germania e il 25% per
l'Austria. (ANSA).
P.A.: P.GRIFFI, DATI DEFINITIVI SU TAGLI PROSSIMA SETTIMANA
POSSONO ESSERE MENO DI 11MILA, FARO' INFORMATIVA A SINDACATI
(ANSA) - ROMA, 06 NOV - Il ministro della Funzione Pubblica,
Filippo Patroni Griffi, non conferma la cifra di 6 mila tagli
tra ministeri ed enti pubblici nazionali circolata sulla stampa.
''Stiamo lavorando, vorrei dare i numeri definitivi con
un'informativa ai sindacati la prossima settimana, gia' ho dato
delle anticipazioni ai colleghi al consiglio dei ministri'', ha
detto a margine dell'Open government summit. ''Forse ci possono
essere dei numeri in meno'' rispetto agli 11 mila tagli di cui
si era parlato a luglio, ha aggiunto. (ANSA).
P.A.:P.GRIFFI,DATI DEFINITIVI SU TAGLI PROSSIMA SETTIMANA (2)
(ANSA) - ROMA, 6 NOV - Nel suo intervento aveva sottolineato
come avere ''un numero di dipendenti pubblici inferiore alla
media Ocse ma con un'eta' nettamente superiore, e' un problema
serio ma per ora dovremo fare con le risorse che abbiamo''.
''Per ripartire con le assunzioni credo che occorrano due-tre
anni combinando il blocco del turn over e la riduzione degli
organici'', ha concluso. (ANSA).