''SETTE ARRESTI AL FISCO'', MA E' FINTO COMUNICATO GDF - POLIZIA: SAP INCONTRA PANSA, PERSONALE IN DIVISA A DISAGIO - POLIZIA: MATTEOLI AD ALFANO, VIA LOGO CGIL DA CASERMA PISA - DIFESA: MAURO, RISCHIO DEFAULT FORZE ARMATE IN POCHI ANNI

mercoledì 24 luglio 2013

''SETTE ARRESTI AL FISCO'', MA E' FALSO. PROCURA INDAGA
FINTO COMUNICATO GDF, ESCLUSO HACKER. ALTRA BUFALA UN ANNO FA
(di Lorenzo Attianese)
(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Un falso comunicato stampa che parla
di sette arresti tra i funzionari dell'Agenzia delle Entrate,
con tanto di simboli e finta-intestazione della Guardia di
Finanza. Inviato alle principali testate giornalistiche per
diffondere una notizia bufala, forse per colpire e affondare
qualcuno. Ma ora la Procura indaga sui veri mittenti della mail.
Nessuna traccia di un hacker per ora. Dietro la falsa notizia
potrebbe nascondersi l'ennesimo atto di una guerra di potere,
combattuta a suon di 'corvi' e 'byte'. Un anno fa un'altra finta
news, inviata sempre attraverso il metodo del finto comunicato,
aveva gia' messo sotto attacco l'immagine dell'Agenzia delle
Entrate.
Nel giugno 2012 ad essere colpito era stato l'allora
direttore dell'accertamento del Fisco, Luigi Magistro, che
secondo quel falso sarebbe stato indagato. Oggi come tredici
mesi fa, il meccanismo e' stato sempre lo stesso. Il layout dei
comunicati era praticamente uguale a quello originale, cosi' come
il mittente della mail. Un anno fa il comunicato fu riprodotto
ad arte per far credere che fosse partito dagli uffici del
Fisco. Oggi si voleva far credere che l'intestatario fosse la
Guardia di Finanza. E anche stavolta il contenuto sarebbe del
tutto inventato: parlava di funzionari dell'Agenzia delle
Entrate arrestati per aver gonfiato alcuni accertamenti ai danni
dei contribuenti. La caccia al corvo che ha fatto circolare la
finta news e' aperta e getta inquietanti interrogativi sugli
autori del 'sabotaggio mediatico'. Sulla vicenda indagano la
Procura di Roma, per la quale ''la notizia e' totalmente falsa e
sara' fatta oggetto di indagine'', e le stesse Fiamme Gialle che
hanno avviato accertamenti.
Il documento-clone aveva intestazione e simboli della Guardia
di Finanza: e' stato inviato alle maggiori agenzie e testate
giornalistiche, ed era scritto con lo stesso linguaggio dei
comunicati dei finanzieri. Sulle finte richieste ed emissione
del provvedimento di arresto citava rispettivamente il nome del
Pm Nello Rossi e quello del Gip Vilma Passamonti, lo stesso che
si e' occupato in passato di altri casi di evasione.
Da tempo l'Agenzia delle Entrate e' bersaglio di false denunce
su presunte irregolarita' negli accertamenti fiscali. A marzo,
invece, si scateno' il giallo su una finta mail del Movimento 5
Stelle che attaccava Equitalia e l'Agenzia. Oggi l'ultima
missiva elettronica avvelenata, che parlava dei sette arresti in
una fantomatica 'Operazione Ghost Taxation'. Accertamenti
gonfiati che - secondo quanto era stato inventato - avevano la
scopo di far maturare a fine anno gli incentivi di produzione
dei funzionari. ''Attivita' che non esiste'', assicurano alla
Gdf; accuse prive di fondamento, ma confezionate ad arte da
qualcuno. E che ruotano intorno a date importanti. La vigilia
della visita del ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni a
Equitalia e all'Agenzia delle Entrate e la decisione del
consiglio dei ministri di confermare Befera alla guida del
Fisco, solo qualche giorno fa. (ANSA).

POLIZIA: SAP INCONTRA PANSA, PERSONALE IN DIVISA A DISAGIO
(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Il "personale a disagio", la
"mancanza di risorse che si concretizza in una sensibile
riduzione della sicurezza per i cittadini", la "necessita' che il
Parlamento approvi le norme necessarie per consentire ai
poliziotti di svolgere al meglio le proprie funzioni". Sono i
temi al centro dell'incontro svoltosi oggi tra il Sindacato
autonomo di polizia (Sap) e il capo della polizia Alessandro
Pansa.
"Da parte del prefetto Pansa - afferma il segretario del Sap
Nicola Tanzi - ho riscontrato sensibilita' verso i problemi che
affliggono la Polizia e la convinzione che tutti insieme si
possa lavorare per migliorare la sicurezza dei cittadini e la
qualita' del lavoro dalle forze dell'ordine, oltre alla necessita'
di reperire risorse necessarie, anche attraverso il Fug (fondo
unico giustizia), per mitigare almeno in parte gli effetti dei
tagli al comparto sicurezza operati in questi anni".(ANSA).

POLIZIA: MATTEOLI AD ALFANO, VIA LOGO CGIL DA CASERMA PISA
(ANSA) - PISA, 23 LUG - ''La caserma della polizia di via San
Francesco a Pisa non diventi sede di propaganda sindacale''. Lo
chiede in un'interrogazione parlamentare al ministro
dell'Interno, Angelino Alfano, il senatore del Pdl Altero
Matteoli. Secondo il parlamentare toscano, infatti,
sull'edificio campeggia l'effige del sindacato di polizia Silp
Cgil e per questo chiede l'intervento del ministro affinche' ne
ordini l'immediata rimozione.
''Da tempo - scrive Matteoli nell'interrogazione - dalle
finestre della caserma campeggia il logo della Cgil, quasi che
si fosse trasformata nella sede del sindacato. Auspico
l'intervento del ministro affinche' un luogo istituzionale della
polizia di Stato non venga utilizzato in modo improprio''.
(ANSA).

DIFESA: MAURO, RISCHIO DEFAULT FORZE ARMATE IN POCHI ANNI
(ANSA) - ROMA, 23 LUG - Se non si "ripristinano ragionevoli
livelli di spesa", le forze armate italiane "rischiano il
default funzionale nel giro di pochi anni", oltre al "venir meno
della capacita' di partecipare, nei fatti, alla politica di
difesa europea". E' l'allarme che il ministro della Difesa Mario
Mauro ha lanciato nel corso di un'audizione in commissione
Difesa della Camera.
"Il continuo depauperamento delle risorse destinate alla
Difesa", ha spiegato il ministro, rende sempre "piu' arduo
perseguire quegli obiettivi che invece abbiamo accettato di
conseguire insieme agli altri paesi europei". Mauro ha citato i
dati del Sipri di Stoccolma: la spesa militare italiana e'
diminuita del 5,2% fra il 2011 e il 2012 ma se si prende in
considerazione il periodo dal 2003 all'anno scorso, la riduzione
e' stata del 19%. Un taglio che "non ha alcun possibile paragone
con i nostri alleati europei".
Ecco dunque la necessita' di attuare nel piu' breve tempo
possibile quanto previsto dalla legge delega approvata dal
Parlamento. La compressione delle risorse, ribadisce infatti
Mauro, "ha prodotto un forte squilibrio anche in termini di
articolazione interna della spesa" fino al punto che oggi il
"70% del totale e' dedicato al personale mentre il restante 30%"
va diviso tra gli investimenti e l'operativita' dello strumento
militare.(ANSA).



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