ALDROVANDI: FINE PENA PER DUE DEI QUATTRO AGENTI CONDANNATI. FORLANI E POLLASTRI SONO IN CARCERE, ANCHE SEGATTO VERSO LIBERTA'. COISP, BENTORNATO AI COLLEGHI NUOVAMENTE LIBERI - MORTO CARD.TONINI: BARA LEGNO CHIARO,AL COLLO CROCE DI FERRO
lunedì 29 luglio 2013
ALDROVANDI: FINE PENA PER DUE DEI QUATTRO AGENTI CONDANNATI
FORLANI E POLLASTRI SONO IN CARCERE, ANCHE SEGATTO VERSO LIBERTA'
(ANSA) - FERRARA, 28 LUG - Il fine pena scattera' domani e
dopodomani per Paolo Forlani e Luca Pollastri, due dei quattro
agenti di polizia in carcere per la morte di Federico
Aldrovandi, il diciottenne morto il 25 settembre 2005 a Ferrara
durante una colluttazione con gli agenti che lo fermarono, poi
condannati a 3 anni e 6 mesi per eccesso colposo nell'omicidio
colposo del ragazzo. I due agenti stavano scontando, loro in
carcere mentre gli altri due colleghi Monica Segatto ed Enzo
Pontani ai domiciliari, i sei mesi di pena residua, dopo l'
applicazione e lo sconto dell'indulto alla pena base. Dunque
dopo le pratiche di rito, con le notifiche dell'ordine di
scarcerazione, per il fine pena, usciranno dal carcere dell'
Arginone Luca Pollastri (domani) e Paolo Forlani (martedi').
Monica Segatto e' da tempo agli arresti domiciliari (anche per
lei comunque scattera' il fine pena in questi giorni) mentre per
Pontani, la cui condanna esecutiva e la conseguente carcerazione
scatto' quasi un mese dopo gli altri, per un cavillo tecnico, la
liberta' arrivera' a fine agosto.
Con il fine pena si esaurisce la fase penale (processi,
condanne e pene) del caso Aldrovandi, mentre restano ancora da
applicare le sanzioni amministrative decise dal ministero degli
Interni con il provvedimento disciplinare a carico dei quattro
agenti, che prevedeva la sospensione di sei mesi dal servizio.
Per i quattro agenti e' ancora pendente il giudizio davanti
alla Corte dei Conti dell'Emilia-Romagna, poiche' la procura
regionale della magistratura contabile contesta ai quattro
poliziotti un'ipotesi di danno patrimoniale per il risarcimento
che il ministero dell'Interno ha pagato ai familiari del giovane
ferrarese: una cifra che si avvicina ai due milioni di euro
motivata dai danni materiali e di immagine che vi sarebbero
stati per la polizia e l'istituzione. (ANSA).
ALDROVANDI: COISP, BENTORNATO AI COLLEGHI NUOVAMENTE LIBERI
(ANSA) - FERRARA, 28 LUG - ''Domani sara' un giorno molto
speciale. Non solo perche' finalmente torneranno completamente
liberi i colleghi travolti dalla drammatica vicenda di Federico
Aldrovandi, ma anche perche' domani registreremo il primo caso in
Italia di condannati per mera colpa che scontano fino all'ultimo
secondo della loro pena non in liberta'. Finalmente la storia ha
trovato qualcuno a cui far sentire tutta la severita' della legge
che diventa spietatezza...''. Cosi' Franco Maccari, segretario
generale del sindacato di polizia Coisp, commenta il 'fine pena'
per alcuni agenti coinvolti nel caso Aldrovandi.
''Rimane e rimarra' sempre - aggiunge Maccari -, come monito
per tutti gli altri appartenenti alle Forze dell'Ordine, il
trattamento da criminali incalliti riservato ai colleghi che
sono gli unici entrati in carcere in Italia per scontare una
condanna subita per una contestazione colposa negli ultimi
quarant'anni. Rimane, al di la' del breve permesso che alcuni di
loro hanno usufruito, il trattamento da criminali incalliti
subito dai colleghi, ristretti in isolamento perche' la loro vita
e' stata in pericolo in carcere, proprio come lo e' stata e lo
sara' sempre fuori''. (ANSA).
MORTO CARD.TONINI: BARA LEGNO CHIARO,AL COLLO CROCE DI FERRO
(ANSA) - RAVENNA, 28 LUG - Il cardinale Ersilio Tonini e'
stato adagiato all'interno di una bara di legno chiaro con
l'abito cardinalizio. Una disposizione che monsignor Lorenzo
Ghizzoni, arcivescovo della diocesi, aveva dato ieri sera a suor
Virginia, l'operatrice del Santa Teresa che da 12 anni seguiva
da vicino il porporato. Al collo, una croce di ferro. E al dito,
un anello d'oro regalatogli Paolo VI, il Papa che lo aveva
nominato vescovo.
In testa alla bara due carabinieri in alta uniforme: un
picchetto d'onore disposto, secondo quanto spiegato dal Santa
Teresa, dal comando generale dell'Arma. E, ai lati, un paio di
inginocchiatoi sui quali diverse persone si sono fermate a
pregare.
La scalinata che conduce alla chiesa e' stata transennata in
previsione di un forte afflusso di fedeli soprattutto domani.
Sia dentro che fuori all'edificio sono stati collocati vari
operatori delle forze dell'ordine tra carabinieri, polizia di
Stato e Municipale.