I FINANZIERI ED I PROGRAMMI ANTI-EVASIONE (Lettera a Il Tempo)

giovedì 08 agosto 2013


Lettera a Il Tempo – 6 ago. 13

FINANZIERI
PROGRAMMI ANTI-EVASIONE


I telegiornali mostrano in continuazione solerti finanzieri che davanti agli schermi dei pc si impegnano per scovare l'evasione. I nomi dei programmi che dovrebbero salvare la nazione dal baratro attraverso improbabili aumento del gettito fiscale sono sempre più variegati. Programmi che vedendo le schermate girano sempre su sistemi operativi a pagamento, una decisione che costa alle casse dello Stato non poco, completamente in controtendenza rispetto a quello che accade all'estero, dove le pubbliche amministrazioni che sono passate al software libero sono sempre più numerose. Chissà  se quei finanzieri si rendono conto di quanto costa all'erario ogni giorno di utilizzo di quel pc. Chissà  se lo stesso calcolo lo fa ogni giorno il dipendente pubblico tipo che sta seduto davanti a un computer. I programmi miracolosi sono talmente sofisticati che spesso non sono in grado di scovare gli esempi più assurdi. Striscia la notizia mostrava che all'interno del ministero delle finanze c'erano venditori abusivi di cianfrusaglie ovviamente in nero. àˆ invece recentissima la sorpresa dei bar interni all'ospedale Umberto I di Roma che usavano la corrente, l'acqua gentilmente offerti dalla struttura. Tutto gratis.

Gianni Anselmi

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