AMIANTO: GUARINIELLO INDAGA SU ELICOTTERI FORZE ARMATE - POLIZIA: ASSEGNATE DELEGHE, PANSA TIENE ANTITERRORISMO E DAC - FRANCIA: INFURIA POLEMICA SU CARCERI E CERTEZZA PENA - IDEA DI SCOTLAND YARD,MUSEO CRIMINALE PER SALVARE CONTI
giovedì 08 agosto 2013
AMIANTO: GUARINIELLO INDAGA SU ELICOTTERI FORZE ARMATE
INCHIESTA APERTA DA TEMPO SU DOTAZIONI NAVI MARINA MILITARE
(ANSA) - TORINO, 7 AGO - Il Pm di Torino, Raffaele
Guariniello, sta indagando su elicotteri "all'amianto". Lo ha
confermato lui stesso all'ANSA, dopo averlo anticipato
all'Huffington Post: ''Siamo in contatto con i diversi organi di
vigilanza delle singole forze armate italiane per assumere
elementi relativi alla possibile presenza di amianto negli
elicotteri prodotti da Agusta Westland in uso alle forze armate,
Aeronautica, Esercito, Marina''.
Guariniello e' noto per le sue inchieste su salute e lavoro.
Il magistrato ha precisato che si tratta di un filone di
indagine nell'ambito della piu' allargata inchiesta sulle morti
per mesotelioma registrate tra le forze armate, in particolare
tra i dipendenti della Marina Militare. Questa inchiesta e' stata
aperta oltre un anno fa e ha gia' portato all'accertamento di
oltre 300 decessi per mesotelioma pleurico dal 1981 ad oggi tra
i dipendenti della Marina italiana.
''Il problema e' di doppia natura - ha spiegato -. Riguarda il
passato, in quanto il mesotelioma e' un tumore che puo' avere
un'incubazione di anche 20 anni; ma anche il presente, ovvero lo
stato delle cose oggi. Sia per quanto riguarda navi che per
quanto riguarda elicotteri, tenendo conto delle scoperte, delle
inchieste e delle leggi degli ultimi anni''. (ANSA).
POLIZIA: ASSEGNATE DELEGHE, PANSA TIENE ANTITERRORISMO E DAC
IMMIGRAZIONE E SPECIALITA' A VICE CAPO VICARIO MARANGONI
(ANSA) - ROMA, 7 AGO - L'Antiterrorismo e la Direzione
anticrimine centrale (Dac) dipenderanno direttamente dal capo
della polizia Alessandro Pansa, mentre le specialita' del corpo e
la Direzione centrale per l'immigrazione riferiranno al vice
capo vicario Alessandro Marangoni. Sono alcuni degli effetti
della riorganizzazione del Dipartimento della Pubblica
Sicurezza, voluta dallo stesso Pansa.
Le nuove direttive sono contenute in una circolare firmata
dal capo della Polizia con la quale sono state assegnate le
deleghe ai vice direttori generali. Nello specifico, oltre
all'Antiterrorismo e all'Anticrimine, dipenderanno direttamente
da Pansa la Segreteria del Dipartimento, l'ufficio centrale
ispettivo, la direzione centrale per le risorse umane, l'ufficio
scorte, la direzione centrale di sanita', la scuola superiore di
polizia e l'ufficio per le relazioni sindacali. C'e' "l'esigenza
prioritaria - scrive Pansa - di favorire il raccordo costante e
l'armonizzazione dell'azione amministrativa e direzionale, al
fine di realizzare la necessaria uniformita' d'indirizzo e la piu'
compita attuazione delle direttive impartite".
Al vice capo vicario Alessandro Marangoni sono state
assegnate le deleghe relative alla direzione centrale per gli
affari generali, alla direzione centrale per la polizia
stradale, ferroviaria, delle comunicazioni e per i reparti
speciali, alla direzione centrale dell'immigrazione e alla
direzione centrale per gli istituti d'istruzione. Al vice capo
Matteo Piantedosi vanno invece le deleghe relative all'ufficio
per l'amministrazione generale del Dipartimento, all'ufficio
coordinamento e pianificazione, alla direzione centrale servizi
tecnico-logistici e della gestione patrimoniale, alla direzione
centrale dei servizi di ragioneria, al Pon sicurezza e alla
scuola di perfezionamento delle forze di Polizia. Piantedosi
sara' anche responsabile "dell'istituendo Fondo per la sicurezza
interna" e del Fondo frontiere esterne. Il vice capo Francesco
Cirillo, direttore centrale della Criminalpol, avra' invece la
delega per le questioni "di rilievo attinenti alla sicurezza
pubblica e alla prevenzione e repressione dei reati", in
collegamento con la direzione Antidroga e con la Dia.(ANSA).
FRANCIA: INFURIA POLEMICA SU CARCERI E CERTEZZA PENA
CONDANNATI LIBERI E PASTICCI NORME, CRITICHE A GIUDICI E GOVERNO
(di Chiara Rancati)
(ANSA) - PARIGI, 7 AGO - Brutta settimana per la giustizia e
le carceri francesi, finiti al centro di una rovente polemica
per due pasticci sulla gestione delle pene detentive.
Il primo scivolone risale agli inizi di luglio, ma solo
qualche giorno fa e' salito agli onori delle cronache, grazie a
una lettera-denuncia stilata da due poliziotti. A Dreux, nel
nord del Paese, un giudice ha deciso di non mettere per il
momento in detenzione tre condannati a pene minori, perche' la
prigione che avrebbe dovuto accoglierli e' troppo piena. Una
vicenda di piccola portata, che pero' in un mese d'agosto povero
di spunti e' bastata ad accendere il dibattito sulla certezza
della pena e la situazione delle carceri.
''E' un naufragio giudiziario'', ha reagito il deputato di
centrodestra Eric Ciotti, puntando il dito contro una circolare
emessa a fine 2012 dal ministro della Giustizia Christiane
Taubira, da sempre sostenitrice delle pene alternative, che
invitava i magistrati ad assicurarsi che ''la messa in
applicazione delle pene detentive tenga conto del
sovraffollamento''. Altrettanto duro il rappresentante del
sindacato di polizia Synergie, Patrice Ribeiro, che accusa il
ministro di ''passare il suo tempo a professare che sia la
prigione a fare i delinquenti e non i delinquenti a dover fare
della prigione. Molti si affrettano ad applicare questa dottrina
insensata, mentre la delinquenza cresce ovunque in Francia''.
Le polemiche su questa vicenda stavano appena cominciando a
perdere intensita' quando e' arrivata la seconda brutta notizia,
sparata questa mattina in prima pagina dal settimanale satirico
Canard Enchaine', specializzato nello scovare vicende scomode.Per colpa di un errore procedurale, spiega il giornale, commesso
nel 2004 dalla Cancelleria del ministero della Giustizia e
corretto solo agli inizi dell'anno scorso nei prossimi mesi
potrebbero essere liberati decine di condannati, forse
addirittura qualche centinaio. La loro incarcerazione e' infatti
stata decisa in base a un decreto sugli atti legali che
interrompono la prescrizione nell'applicazione della pena che
non avrebbe dovuto esistere, perche' secondo la Costituzione solo
una legge puo' regolamentare questa materia.
''Dilettantismo incredibile'', ha subito denunciato il
vicepresidente del Front National, Philippot, secondo cui sia il
centrodestra (al potere quando l'errore fu commesso) sia
l'attuale governo di centrosinistra trattano con ''leggerezza
estrema'' un tema che dovrebbe essere ''centrale''. Dal canto
suo, il ministro Taubira ha puntato il dito contro i precedenti
governi, accusati di ''lassismo'' sulla questione. Ma ha anche
voluto rassicurare sulla reale portata del problema: su 850 casi
finora esaminati, dei 3.500 totali interessati dall'errore,
appena 6 detenuti hanno ottenuto la scarcerazione. (ANSA).
IDEA DI SCOTLAND YARD,MUSEO CRIMINALE PER SALVARE CONTI
FRA REPERTI LETTERE DI JACK LO SQUARTATORE E CAPPI IMPICCAGIONI
(di Alessandro Carlini)
(ANSA) - LONDRA, 7 AGO - In gergo quelli di Scotland Yard lo
chiamano 'black museum'. E' la stanza 101 nella sede della
polizia londinese che racchiude una vera e propria collezione da
film horror: le prove di 150 anni di crimini commessi nella
capitale. Ora per salvare i conti malandati della Metropolitan
Police si sta pensando di aprire un museo criminale ed esporre
quei reperti che non si trovano in nessuna altra parte del
mondo.
L'idea si sta trasformando in un progetto. Secondo un
rapporto presentato dall'autorita' della capitale, un museo
criminale potrebbe generare milioni di sterline per le forze di
polizia. Anche solo una mostra di tre mesi, con i biglietti al
costo di 15 sterline, permetterebbe di racimolare fino a 4,5
milioni di pound, (oltre cinque milioni e 200mila euro),
abbastanza soldi per pagare 100 agenti. Soldi vitali per
Scotland Yard nel mezzo della bufera per l'austerita' voluta dal
premier David Cameron che non ha risparmiato nemmeno una delle
massime istituzioni del Paese: nel giro di qualche mese si
devono trovare almeno 500 milioni di sterline per dare ossigeno
ai conti. Ed ecco quindi che vengono in aiuto le prove raccolte
sui peggiori crimini della storia. Tra i tanti reperti ora
contenuti in una sala chiusa al pubblico - la collezione non
viene mostrata sin dall'epoca vittoriana - ci sono le armi usate
dai serial killer in omicidi celebri, gli oggetti della banda
che fece la "grande rapina al treno" nel 1963, i cappi usati per
le impiccagioni dei condannati a morte e lettere di Jack lo
Squartatore. In una di queste il serial killer di prostitute si
prende gioco della polizia che cercava in tutti i modi di
prenderlo ma senza successo. Jack era all'apice della sua
terribile fama, nel 1888, e si rivolgeva ai detective dicendo
che "amava il suo lavoro'" e che non vedeva l'ora di cominciare
di nuovo.
Uno dei pezzi che piu' potrebbero attirare l'attenzione del
pubblico e' l'ombrello con la pallottola al veleno con cui venne
ucciso a Londra, nel 1978, il dissidente bulgaro Georgi Markov,
in una delle vicende spionistiche piu' rinomate di tutte la
Guerra Fredda.
La situazione economica della Metropolitan Police e' pero'
talmente precaria che questa iniziativa non puo' bastare. E cosi'
e'' gia' stata annunciata la vendita della sede di New Scotland
Yard e il trasloco in un edificio meno costoso, vicino ad
Embankment. (ANSA)