LISTA FALCIANI, AUTENTICITà€ DA PROVARE (ItaliaOggi Sette)

lunedì 02 settembre 2013




ItaliaOggi Sette - Numero 207  pag. 10 del 2/9/2013

LISTA FALCIANI, AUTENTICITà€ DA PROVARE

Negli accertamenti basati sulla «lista Falciani», è onere dell'ufficio dimostrare l'autenticità  della documentazione posta a base della ripresa e la sua conformità  ai documenti originali.
Lo afferma la Ctp di Milano nella sentenza n. 99/05/13 del 18 aprile. Il caso riguarda un accertamento eseguito sulla scorta dei rapporti intrattenuti da un contribuente con la Hsbc, la grande banca di Ginevra, venuta alla ribalta dalla provvista di nomi raccolta dall'ex informatico del colosso svizzero («lista Falciani») e finita, prima, nelle mani della magistratura francese, per poi sbarcare in Italia con la trasmissione dei dati alla procura di Torino.
La Ctp di Milano ha censurato l'operato del fisco sotto un particolare punto di vista. «Ã Ë† da condividere l'eccezione di inutilizzabilità  della documentazione», si legge, «in assenza di dimostrazione da parte dell'ufficio dell'autenticità  dei documenti posi a base dell'accertamento e della conformità  ai documenti originali».
L'attenzione del giudice è rivolta alla c.d. scheda cliente («fiche») proveniente dalla banca Hsbc, sulla quale si basava il Pvc della Gdf nonchà©, di rimando, il provvedimento impositivo finale. Oltre all'obbligo di produzione della documentazione, ricade sull'amministrazione anche l'onere di provare «la corrispondenza tra la documentazione in copia e quella originale». Nel ricorso, il contribuente aveva mosso una specifica contestazione in merito all'autenticità  e all'effettività  dei dati presi a base dall'amministrazione finanziaria. La Ctp di Milano ne ha accolto le richieste.

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