IL RISPARMIO FISCALE NON E' REATO. IL GOVERNO RISCRIVERA' L'ABUSO DI DIRITTO (ItaliaOggi)

sabato 21 settembre 2013



ItaliaOggi – 21 settembre 2013

IL RISPARMIO FISCALE NON E' REATO

di Luigi Chiarello


Il contribuente potrà  essere sanzionato solo se si potrà  dimostrare un effettivo aggiramento di norme o divieti previsti dall’ordinamento fiscale. Il semplice risparmio fiscale non sarà  più sanzionabile»: Ã¨ questa la strada imboccata dal governo per mettere una parola fine all’abuso di diritto. La strategia Ã¨ messa nero su bianco nel documento Destinazione Italia, messo in consultazione giovedଠscorso dal consiglio dei ministri. Il dossier annuncia anche la riforma del contenzioso tributario e della disciplina fiscale che regola le attività  trasfrontaliere che hanno a che fare con paesi in black list. Rivisitazione che avverrà  sia sui fronti delle ritenute e della deducibilità  dei costi, sia sui versanti della tassazione dei dividendi e della formazione del reddito delle stabili organizzazioni

Il concetto di abuso di diritto, ricorda l’esecutivo, ਠnato a seguito di alcune sentenze della Corte di giustizia Ue e ha avuto uno sviluppo in Italia a seguito di pronunce della Cassazione. Si tratta di una fattispecie che confonde e rende incerto, con ripercussioni penali, il confine fra evasione ed elusione fiscale. Colpendo comportamenti del contribuente che, pur leciti, mirano a ottenere vantaggi non previsti dal legislatore. Per altro, spiega il governo, «una interpretazione troppo estensiva della definizione di abuso» finisce per minare «le certezze necessarie alle imprese per un’adeguata pianificazione fiscale».

La soluzione. L’abuso, spiega l’esecutivo, verrà  quindi definito solo «in riferimento agli atti privi di adeguata motivazione economica, posti in essere con l’esclusivo scopo di aggirare obblighi o divieti previsti dall’ordinamento fiscale e di ottenere riduzioni di imposte o rimborsi garantendo la piena libertà  di scelta del contribuente tra diverse operazioni comportanti anche un diverso carico fiscale». Non solo. Oltre alla definizione il governo entrerà  anche nello specifico. Nel dossier per il rilancio della competitività  del paese, si legge infatti che saranno varate «specifiche regole procedimentali», per «garantire un efficace confronto tra amministrazione finanziaria e imprese, salvaguardando il diritto di difesa del contribuente».

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