L. STABILITA': COCER ARMA, SCONCERTO E DELUSIONE. CANTONE, PENALIZZA PENSIONI E LAVORO DIPENDENTE. 80 MLN PER RIDARE CONTRIBUTO PENSIONI ALTE - PENSIONI:UE,ITALIA IN MIRINO PER DIFFERENZE UOMO-DONNA
domenica 20 ottobre 2013
L. STABILITA': COCER ARMA, SCONCERTO E DELUSIONE
(ANSA) - ROMA, 17 OTT - Protesta il Cocer dei Carabinieri
contro la legge di Stabilita' e, insieme ai sindacati del
comparto difesa e sicurezza, valuta "tutte le iniziative utili a
far valere i diritti delle donne e degli uomini in uniforme e
dei fruitori dei loro servizi: i cittadini".
L'organismo di rappresentanza dei carabinieri "esprime
sconcerto, delusione e preoccupazione per quanto proposto dal
governo che, ancora una volta, si disinteressa delle condizioni
di vita e di servizio di chi, quotidianamente, garantisce la
sicurezza nel Paese, giungendo anche all'estremo sacrificio.
Sembra infatti che ai soliti discorsi sull'importanza del ruolo
svolto dai carabinieri nella societa', pronunciati sempre da
tutti in occasione di eventi tristi per l'Arma, non faccia mai
seguito un intervento concreto", con i militari della Benemerita
"che si vedranno bloccati anche per il 2014 il rinnovo
contrattuale, che subiranno gli effetti negativi del turn over
limitato, che saranno colpiti da ulteriori penalizzazioni
previste nella manovra finanziaria. Questo non e' piu'
accettabile". "La sicurezza del Paese - secondo il Cocer -
inevitabilmente ne risentira', ma questo sembra non interessi al
governo che avrebbe la possibilita' di recuperare diversamente le
risorse, riducendo ad esempio, una volta per tutte, in concreto,
i costi della politica, a partire dal finanziamento pubblico dei
partiti. In realta' si finisce sempre con il colpire chi
giornalmente tutela i cittadini". (ANSA).
L.STABILITA': CANTONE, PENALIZZA PENSIONI E LAVORO DIPENDENTE
(ANSA) - ROMA, 16 OTT - "In questa legge di stabilita' non
vedo segni di equita' perche' ancora una volta vengono penalizzati
i redditi da lavoro e da pensione", cosi' il Segretario generale
dello Spi-Cgil, Carla Cantone, commenta la legge di stabilita' in
una nota.
"Quanto previsto sulla rivalutazione delle pensioni e'
assolutamente insufficiente in quanto si peggiora la legge
esistente che avevamo con fatica conquistato - ha sottolineato
la leader Spi - si continuano a colpire i pubblici dipendenti e
lo stato sociale in tutti i suoi aspetti provocando continui
disagi alle famiglie e ai piu' deboli con un ulteriore
indebolimento dei diritti di cittadinanza previsti dalla
Costituzione. Continueremo a mobilitarci per far si' che il
Parlamento modifichi le iniquita'".(ANSA).
L.STABILITA': 80 MLN PER RIDARE CONTRIBUTO PENSIONI ALTE
(ANSA) - ROMA, 17 OTT - 80 milioni: tanto costa restituire il
contributo chiesto alle pensioni piu' alte proprio mentre il
governo chiede un ulteriore contributo che pero', assicurano in
molti dall'esecutivo, non incorrera' nei rilievi della Corte
Costituzionale.
Il testo della norma contenuta in una delle ultime bozze
della Legge di Stabilita', prevede che: al fine di rimborsare le
somme versate all'entrata del bilancio dello Stato ai sensi
dell'articolo 18 del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98,
convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n.
111, in attuazione della sentenza della Corte Costituzionale n.
116 del 2013, e' istituito un apposito fondo nello stato di
previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, con una
dotazione di 80 milioni di euro per l'anno 2014.(ANSA).
PENSIONI:UE,ITALIA IN MIRINO PER DIFFERENZE UOMO-DONNA
PROBLEMA ORA E' SU ANNI CONTRIBUTI PER PENSIONAMENTO ANTICIPATO
(ANSA) - BRUXELLES, 16 OTT - La Commissione europea e' in
procinto di aprire una procedura d'infrazione contro l'Italia a
causa della norma che fissa una differenza tra uomini e donne
negli di anni di contributi che devono essere versati per
ottenere il pensionamento anticipato. Secondo quanto appreso
dall'ANSA, domani sara' decisa la messa in mora di Roma.
PENSIONI: UE, ITALIA IN MIRINO PER DIFFERENZE UOMO-DONNA (2)
(ANSA) - BRUXELLES, 16 OTT - Nel mirino della Commissione
sono finite le disposizioni contenute nella legge 214 del 2011
in base alle quali gli anni minimi di contribuzione - validi sia
per il settore pubblico che per quello privato - per ottenere la
pensione prima di arrivare all'eta' massima sono stati fissati in
41 e 3 mesi per le donne e 42 e 3 mesi per gli uomini.
Secondo i servizi che fanno capo al commissario Ue alla
giustizia Viviane Reding - titolare del dossier - la norma
italiana (che dovrebbe entrare in vigore a partire dal gennaio
prossimo) e' in contrasto con l'articolo 157 del Trattato sul
funzionamento dell'Unione europea che stabilisce la parita' di
trattamento tra uomini e donne. E va anche al di la' dei margini
di manovra lasciati ai Paesi dalla direttiva varata dall'Ue nel
2006.
Gia' in passato, per l'esattezza nel 2010, la Commissione Ue
era scesa in campo contro l'Italia, dopo la sentenza di condanna
pronunciata dalla Corte di giustizia Ue, intimando
l'equiparazione dell'eta' pensionabile tra uomini e donne
nell'ambito della Pubblica amministrazione. Una questione che
venne poi risolta dal governo attraverso la riforma che porto'
anche per le donne, a partire dal 2012, l'eta' pensionabile a 65
anni.
Ora, in seguito a una denuncia presentata a Bruxelles,
l'attenzione della Commissione si e' focalizzata sulla differenza
esistente tra gli anni minimi di contribuzione. La decisione di
messa in mora dell'Italia rappresenta il primo passo della
procedura d'infrazione e viene seguita, a stretto giro,
dall'invio al governo di una lettera in cui vengono dettagliate
le contestazioni e chieste delucidazioni entro un ragionevole
lasso di tempo (in genere un paio di mesi).