NELLA METRO DI ROMA, FORZE DI POLIZIA TRATTATE COME LADRI. IL COBAR GDF RETLA SPECIALI CHIEDE CHE SI APPLICHI LA LEGGE REGIONALE PER LA CIRCOLAZIONE SUI MEZZI PUBBLICI
Guardia di Finanza
REPARTO TECNICO LOGISTICO AMMINISTRATIVO DEI REPARTI SPECIALI
DELIBERA NR. 1/13/XI°/2013
OGGETTO: libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico nel comune di Roma. Mancata attuazione.
PREMESSO che, la Legge Regionale n. 16 del 16.06.2003 (Regione Lazio), all’art. 45 (Disposizioni transitorie e finali), comma 18, testualmente recita: …Per la circolazione per motivi di servizio sui mezzi del trasporto pubblico di cui all'articolo 2 della L.R. 30/1998, come sostituito dalla presente legge, gli agenti e gli ufficiali di pubblica sicurezza, gli appartenenti all'Arma dei Carabinieri alle forze di Polizia, alla polizia penitenziaria, alla Guardia di Finanza, alla polizia municipale ed alle altre forze di tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica utilizzano la tessera di servizio rilasciata dai rispettivi comandi. Per gli appartenenti alla polizia municipale la circolazione è limitata ai servizi di trasporto svolti nell'ambito del territorio comunale. Nel caso in cui per l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico è necessario il possesso di titoli elettronici, le aziende esercenti i servizi ovvero i soggetti gestori dei sistemi di bigliettazione rilasciano agli interessati, a richiesta dei rispettivi comandi, i titoli di libera circolazione. In caso di circolazione sui mezzi di trasporto pubblico per motivi di servizio da parte dei soggetti sopra indicati non si applicano le disposizioni di cui all'articolo 33 della L.R. 30/1998 e non è dovuto alcun rimborso alle aziende esercenti il pubblico trasporto.
TENUTO CONTO che, nell’ambito dei trasporti pubblici nel comune di Roma, sono disattese totalmente, da parte delle aziende di trasporto interessate (ATAC), le vigenti norme, già sopra menzionate, che disciplinano la libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico per il personale delle Forze di Polizia. Si può riassumere quanto sopra, tenendo conto delle seguenti circostanze verificatesi negli ultimi anni; infatti:
- nell’anno 2011, tutto il personale delle Forze di Polizia in servizio ai Comandi ed Uffici presenti nella capitale, ha potuto esercitare il diritto di libera circolazione sui mezzi di trasporto pubblico urbano, attraverso l’utilizzo della tessera metrobus di validità annuale distribuita dall’ ATAC;
- nel mese di dicembre del 2011, l’ATAC comunicava la sospensione del rilascio del titolo in argomento per il successivo anno 2012, motivando la misura con esigenze connesse allo stato di crisi finanziaria nella quale l’azienda versava e alla mancata adeguata compensazione economica da parte della Regione Lazio;
- l’ATAC, anche al fine di non contravvenire alle disposizioni dettate dalla Legge regionale n. 16 del 16.06.2003, interveniva con delibera ad hoc, stabilendo che tale attributo era ripristinato, anche senza l’immediata concessione delle card Metrobus per l’anno 2012, in attesa della stesura di specifici protocolli, che avrebbero meglio disciplinato la materia del trasporto pubblico per il personale appartenente alle Forze dell’ordine;
- nel gennaio del 2012, la società ATAC, tramite il proprio sito web, impartiva istruzioni al personale dipendente preposto ai controlli dei varchi d’accesso delle numerose stazioni metropolitane presenti a Roma, al fine di consentire ed agevolare la libera circolazione del personale in divisa nonché a quello in borghese, previa esibizione della tessera di servizio rilasciata dalle varie amministrazioni di polizia di appartenenza;
- infine, nel corrente anno 2013 non è stata rilasciata alcuna tessera Metrobus, facendo venir meno quanto disposto dall’art. 45 co.18 della Legge regionale n. 16/2003, specialmente per ciò che attiene il caso in cui per l'utilizzo dei mezzi di trasporto pubblico sia necessario il possesso di titoli elettronici, non essendo sufficiente la sola tessera di servizio;
CONSIDERATO inoltre che, a data odierna non è stata introdotta alcuna procedura che consente - anche senza il possesso di un titolo elettronico – l’ immediato accesso nelle stazioni della metropolitana, e, tenuto conto della mancanza in numerose stazioni metro, di personale preposto all’apertura dei varchi (addetto ATAC o alla sicurezza), è improponibile ed imbarazzante consigliare agli appartenenti alle FF.PP di adottare sotterfugi simili a quelli tenuti da chi spesso viaggia senza biglietto, ultimamente oggetto di numerosi articoli stampa. Si consideri, in ultimo, che dallo scorso mese di aprile l’ATAC ha installato pannelli in plexiglass (alti piu di un metro), nelle uscite di emergenza di tutte le 52 stazioni metro della capitale, con l’obiettivo di rendere difficile (soprattutto nei giorni festivi o nelle ore serali) l’entrata attraverso l’apertura manuale a chi non possiede il titolo di accesso, significando che sussiste una impossibilità materiale di superare il varco d’ingresso ai treni, senza l’ausilio del personale preposto;
TENUTO CONTO altresì che, la libera circolazione nel trasporto pubblico da parte degli appartenenti alle Forze di Polizia non costituisce solo un sacrosanto diritto sancito da disposizioni normative, ma è anche uno strumento insostituibile che consente il naturale controllo del territorio nell’ambito di quel concetto di sicurezza partecipata ove ognuno è in grado di intervenire ed affrontare le problematiche relative ai sempre più insidiosi pericoli provenienti soprattutto dalla microcriminalità e da qualsiasi altro fenomeno deviante, a vantaggio ovviamente della collettività tutta. Senza escludere, chiaramente, che la mobilità del personale FF.PP. potrebbe essere dettata dal quotidiano svolgimento di attività investigative, sia essa di polizia giudiziaria che tributaria, per le quali sembrerebbe improponibile frapporre ostacoli e/o restrizioni, in grado di mettere in pericolo l’incolumità del poliziotto nonché pregiudicare il risultato finale dell’attività in corso;
NON SOTTACENDO del contenuto di recenti articoli stampa (IL TEMPO, Roma 11 settembre 2013), che descrivono e denunciano pubblicamente la problematica de quo, rappresentando la figura del poliziotto in servizio nella capitale, alla stregua di malfattori, costretto a scavalcare le transenne delle porte automatiche. Si pensi al riguardo, all’ulteriore stress psicofisico a cui è soggetto il collega offeso non solo del decoro e immagine per la divisa che indossa e per la professione che svolge, ma anche nella sua dignità di uomo;
TENUTO CONTO della necessità di una ulteriore e più incisiva opera di sensibilizzazione da parte dell’Assessorato Uffici della Regione Lazio, Assessorato alle Politiche del Territorio, della Mobilità e dei Rifiuti e nei confronti dell’ATAC, azienda preposta al rilascio delle tessere metrocard, al fine di superare ogni difficoltà di natura tecnico-organizzativa o incomprensione legislativa;
RACCOLTE infine, le continue, molteplici e pressanti lamentele da parte del personale rappresentato, in gran parte facente parte di quella numerosa schiera di pendolari provenienti da località fuori Roma, già soggetti ad orari stressanti che inevitabilmente incidono sul quotidiano servizio da espletare;
D E L I B E R A
- di chiedere al Comandante del Re.T.L.A. a cui questo Organismo di rappresentanza è affiancato, l’autorizzazione per prendere contatti con gli Enti gestori dei servizi di trasporto pubblico a Roma, anche coordinandosi con i rappresentanti del Co.I.R. sovraordinato;
- di prendere contatti con i rappresentanti sindacali delle altre FF.PP. ad ordinamento civile e con i delegati della rappresentanza militare di quelle ad ordinamento militare, al fine di verificare quale ulteriore iniziativa abbiano intrapreso per giungere alla risoluzione di detta problematica.
La presente delibera, viene approvata all’unanimità (6 votanti) in data 02 ottobre 2013 ed inviata a stralcio verbale.