DIFESA:L'APPELLO DEL COCER, AIUTATECI STA FINENDO L'OSSIGENO - MARINA MILITARE: DI GIORGI, RISCHIA DI MORIRE SE NON HA NAVI - PORTAEREI CAVOUR PROMUOVE MADE IN ITALY IN AFRICA E ARABIA - TAV: SAP, NUOVI GILET TATTICI PER POLIZIOTTI IN VAL SUSA

venerdì 01 novembre 2013

DIFESA:L'APPELLO DEL COCER, AIUTATECI STA FINENDO L'OSSIGENO
AUDIZIONE DEI MILITARI NELLE COMMISSIONI DI CAMERA E SENATO
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - "Perche' si attaccano ancora le
famiglie dei militari? Il nostro ministero e' l'unico che e' stato
soggetto a riforma. Abbiamo un problema alloggiativo. Cos'altro
dobbiamo togliere ai militari?". E ancora: "Voi avete un unico
nemico: la demotivazione. Queste non possono piu' essere
audizioni a chiacchiere perche' l'ossigeno sta finendo...". I
rappresentanti del Cocer interforze, ascoltati oggi in audizione
dalle commissioni Difesa di Camera e Senato, lanciano un vero e
proprio grido d'allarme sulla situazione in cui versano i
militari, in vista dell'esame di due decreti del governo: quello
che riguarda la revisione dell'assetto organizzativo delle Forze
armate e quello sul personale militare e civile del Ministero
della difesa.
"Abbiamo caserme senza riscaldamento", dichiarano alcuni
degli auditi tra cui il maresciallo dell'Aeronautica Cosimo
Sinesi e Paolo Gerometta, in rappresentanza dell'esercito. "E ci
sono colleghi stivati in alloggi minimi. Le commissioni hanno
ancora 3 settimane di tempo per esaminare i provvedimenti - e'
l'appello dei militari - vi prego, fatevi un giro presso le
sezioni Cocer per capire quale sia la situazione".
"Il soldato ha bisogno di una doppia tranquillita' - insiste
Sinesi - e oggi noi questa tranquillita' non l'abbiamo perche' ci
mancano le occasioni per averla". "Vogliamo la tutela sul posto
di lavoro e per il futuro" e' la richiesta comune di tutti gli
esponenti del Cocer interforze.(ANSA).

MARINA MILITARE: DI GIORGI, RISCHIA DI MORIRE SE NON HA NAVI
(ANSA) - LIVORNO, 31 OTT - ''Siamo in un'epoca di profondi
cambiamenti e siamo a un crocevia fondamentale: la marina sta
rischiando di morire. Nel 2025 vanno in disarmo 51 delle nostre
60 unita' e questo a fronte di un ingresso di sole 10 navi, ma
come forza combattente rischiamo di scomparire molto prima. Per
impedire questo disastro, e per impedire di perdere insieme alle
navi anche la capacita' marittima nel suo complesso,
cantieristica e industria ad alta tecnologia annessa, il che
sarebbe ancora piu' tragico, bisogna essere in grado di costruire
almeno due o tre navi l'anno''. Cosi' stamani il Capo di Stato
Maggiore della Marina militare, ammiraglio di squadra Giuseppe
De Giorgi, di fronte agli allievi dell'Accademia Navale di
Livorno, in occasione della consueta cerimonia di apertura
dell'anno accademico 2013-2014. Agli allievi, l'ammiraglio ha
rivolto un invito: ''Impegnatevi con la mente e con il cuore''.
''Rispetto a quando abbiamo posto il problema al Parlamento,
nove mesi fa, abbiamo fatto gia' grandi passi in avanti - ha
aggiunto - intanto il governo ha intrapreso seri provvedimenti
per fermare l'emorragia. Adesso vediamo la legge di Stabilita',
ma noi siamo fiduciosi che il governo trovi il modo di
salvaguardare il 'core' Marina e la capacita' industriale,
fondamentale per il lungo periodo''. Durante la cerimonia, alla
quale sono intervenute le autorita' civili e militari cittadine e
i rappresentanti degli atenei che collaborano con l'Accademia, e
dopo l'introduzione del comandante dell'Accademia Navale,
ammiraglio di divisione Giuseppe Cavo Dragone, la tradizionale
Lectio Magistralis e' stata tenuta invece dall'ammiraglio
Giampaolo Di Paola, ex ministro della Difesa: 'C'e' bisogno di
cambiamento delle forze armate - ha detto Di Paola agli allievi
- Oggi la nuova dimensione della politica di difesa e' far parte
della politica di sicurezza, e oggi piu' che mai c'e' esigenza di
interforze e inter-service. Lavorare insieme cioe' a partire
dalla testa. E lavorare insieme come nell'operazione Mare
Nostrum, non significa somma delle parti, ma integrazione delle
parti. Siete voi che dovete portare avanti questo cambiamento''.
(ANSA).

PORTAEREI CAVOUR PROMUOVE MADE IN ITALY IN AFRICA E ARABIA
(ANSA) - ROMA, 31 OTT - La portaerei Cavour "ambasciatrice"
del made in Italy in vari paesi africani e del Golfo arabico: la
conferenza stampa di presentazione della campagna navale si
terra' il prossimo 5 novembre, alle 10.00, presso il Circolo
Ufficiali delle Forze Armate d'Italia, a Roma, alla presenza del
ministro della Difesa Mario Mauro.
"Il viaggio - si legge in una nota della Difesa - sara'
l'opportunita' di presentare 'il Sistema Paese in movimento' con
l'obiettivo di rafforzare la presenza dell'Italia nelle aree
geografiche considerate strategiche per gli interessi
nazionali".
Il gruppo navale, al comando della portaerei Cavour,
interpretera' cosi' "molteplici ruoli: oltre alla sicurezza
marittima, attraverso operazioni di contrasto al fenomeno
criminale della pirateria, avra' il fine di aprire un dialogo e
una cooperazione tra nazioni, organizzazioni e aziende per
promuovere il 'made in Italy' in ogni suo aspetto".
La Campagna Navale, viene ancora sottolineato, "ha come base
la promozione delle eccellenze imprenditoriali italiane, il
sostegno alla politica estera nazionale in funzione di
cooperazione, sviluppo e modernizzazione dei Paesi africani e
offrira' assistenza umanitaria alle popolazioni bisognose".
(ANSA).

TAV: SAP, NUOVI GILET TATTICI PER POLIZIOTTI IN VAL SUSA
I PRIMI CENTO SARANNO SPERIMENTATI A PARTIRE DAL 2014
(ANSA) - TORINO, 31 OTT - "Il Viminale ha accolto le nostre
richieste: la commissione ministeriale che si occupa del
vestiario e dell'equipaggiamento dei poliziotti ha deciso di
pianificare l'acquisto di 100 nuovi gilet tattici ignifughi per
gli operatori dei reparti mobili che saranno sperimentati
proprio nei delicati servizi in Valle di Susa". E' quanto
affermano, in una nota, Massimo Montebove e Silverio Sabino,
consiglieri nazionali del sindacato di polizia Sap.
"Si tratta di un gilet - spiegano i sindacalisti - che sara'
ignifugo in ogni sua parte. C'era gia' stato nei mesi scorsi un
primo collaudo che non era andato a buon fine, ora finalmente si
avviera' la sperimentazione sul campo, che partira' nel 2014. Si
tratta certamente di una buona notizia per i tantissimi
poliziotti impegnati in ordine pubblico e, in particolare, in
Valle di Susa, dove le situazioni di tensioni e violenze causate
dall'ala estremista del movimento No Tav sono destinate,
purtroppo, a proseguire". (ANSA).
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