90MILA AL PRONTO SOCCORSO SENZA PAGARE TICKET, DENUNCE PERSI 3 MLN, ACCUSATI 6 FUNZIONARI AZIENDA SANITARIA CATANZARO
lunedì 04 novembre 2013
90MILA AL PRONTO SOCCORSO SENZA PAGARE TICKET, DENUNCE
PERSI 3 MLN, ACCUSATI 6 FUNZIONARI AZIENDA SANITARIA CATANZARO
(di Ezio De Domenico)
(ANSA) - CATANZARO, 3 NOV - Anche questa e' malasanita', non
soltanto quella dei morti per problemi di disorganizzazione o
per errori dei medici o di altri operatori. Nel periodo tra il
2008 ed il 2012 novantamila persone hanno beneficiato di
prestazioni di pronto soccorso in tre ospedali della provincia
di Catanzaro senza pagare un solo euro di ticket.
A scoprirlo e' stata la Guardia di Finanza, che ha segnalato
alla Procura regionale della Corte dei conti per il danno
erariale che ne e' derivato sei funzionari dell'Azienda sanitaria
provinciale di Catanzaro. I sei sono accusati, in particolare,
di non avere effettuato alcun tipo di controllo sul mancato
pagamento del ticket.
Gli ospedali in cui sono state effettuate le prestazioni di
pronto soccorso erogate in modo gratuito, contribuendo in tal
modo al deficit gia' pauroso che registra la sanita' della
Calabria, tanto da risultare tra le Regioni sottoposte a Piano
di rientro, sono quelli di Lamezia Terme, Soverato e Soveria
Mannelli.
Il danno erariale accertato e' di oltre tre milioni di euro,
ma gli accertamenti della Guardia di Finanza proseguono per
verificare se analoghe irregolarita' si siano verificate in altri
ospedali della provincia di Catanzaro ed in tutta la regione,
trasformando in tal modo quelle che potrebbero sembrare
''furbizie'' singole o di gruppo tra l'utenza sanitaria in un
vero e proprio malcostume generalizzato.
Il lavoro a conclusione del quale il Comando provinciale di
Catanzaro ha segnalato alla Corte dei conti i sei funzionari,
nell'ambito di un'operazione che e' stata denominata ''Free
pass'', si e' rivelato particolarmente complesso ed approfondito.
stata acquisita ed esaminata la documentazione relativa ad
oltre 400 mila accessi ai servizi di Pronto soccorso dei tre
ospedali presi in considerazione, incrociando i risultati delle
verifiche con le banche dati in possesso degli stessi
investigatori. L'accertamento ha consentito cosi' di appurare che
i 90mila soggetti che non avevano pagato il ticket non avevano
diritto ad alcuna forma di esenzione e quindi avrebbero dovuto
pagare al cento per cento la quota per la prestazione ottenuta.
Sara' adesso la Procura regionale della Corte dei conti a
verificare i risultati cui e' giunta la Guardia di finanza,
stabilendo se contestare ai sei funzionari dell'Azienda
sanitaria di Catanzaro il danno erariale derivante dal mancato
controllo ed obbligarli alla restituzione dei mancati introiti
subiti dal Servizio sanitario regionale. Ma gli accertamenti, a
questo punto, potrebbero estendersi a macchia d'olio a tutti gli
ospedali e strutture sanitarie nell'intera provincia di
Catanzaro ed in tutta la regione, riservando ulteriori,
clamorose sorprese.(ANSA).