DUE FINANZIERI ARRESTATI PER INDUZIONE ALLA CORRUZIONE - CANCELLIERI:AMAREZZA E SCETTICISMO TRA AGENTI PENITENZIARIA - UCCISE GIOVANE IN FUGA A POSTO DI BLOCCO: ASSOLTO CC - L.STABILITA': CACCIA A 2 MLD

martedì 05 novembre 2013

DUE FINANZIERI ARRESTATI PER INDUZIONE ALLA CORRUZIONE
SOLDI DA GESTORE MACCHINETTE VIDEOPOKER, POSTI AI DOMICILIARI
(ANSA) - MONZA, 4 NOV - Un maresciallo e un appuntato della
Guardia di Finanza di Seregno (Monza e Brianza) sono stati messi
agli arresti domiciliari per induzione alla corruzione e falso.
I due uomini delle fiamme gialle, che nel mese di settembre
erano andati a notificare il dissequestro di alcune macchinette
videopoker al gestore di un bar di Seregno, non trovandole piu'
in sede, invece di denunciarlo per averle fatte sparire,
avrebbero intascato da lui circa 3.000 euro per evitargli un
provvedimento. Sulla vicenda le indagini sono state compiute
direttamente dalla Tenenza di Seregno, coordinata dal Pm Giulia
Rizzo. I due finanzieri sono stati posto ai domiciliari su
ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di
Monza e sono stati sospesi dal servizio. Al vaglio degli
inquirenti anche la posizione del gestore dell'esercizio
commerciale. (ANSA).

CANCELLIERI:AMAREZZA E SCETTICISMO TRA AGENTI PENITENZIARIA
MINISTRO A STRASBURGO.SINDACATI,PUNTA OTTENERE PROROGA SETTEMBRE
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - "Amarezza, scetticismo". Sono questi i
sentimenti che si respirano nel corpo di polizia penitenziaria
dopo la bufera che ha investito Annamaria Cancellieri. "Il
personale e' amareggiato, non si aspettava questa tegola addosso
al ministro e quindi, indirettamente, addosso al Corpo: non ci
sono detenuti di serie A e di serie B", sintetizza Donato
Capece, segretario del Sappe, che tra l'altro ha un incontro in
calendario mercoledi' con il Guardasigilli per discutere delle
carenze del personale nelle carceri e chiedere un emendamento
alla legge di stabilita' per una deroga al blocco della
assunzioni. "Che un ministro telefoni a familiari di una persona
arrestata, qualche dubbio lo solleva, anche sulla terzieta' del
ministro", osserva Eugenio Sarno, leader di Uilpa Penitenziari.
"In casi simili a quello di Giulia Ligresti - aggiunge Leo
Beneduci, numero uno dell'Osapp - la procedura prevede che si
attivino i legali, il tribunale di sorveglianza o il magistrato
che procede sul caso se si tratta di misure cautelari. Che
bisogno c'era che intervenisse il ministro? In uno stato
democratico dovrebbe dimettersi". "Le dimissioni sono un atto
che attiene al livello politico, non sta a noi chiederle", fa
notare invece Sarno, che aspetta di ascoltare l'intervento del
ministro alle Camere e riconosce alla Cancellieri di "aver
svolto, con reale sensibilita', un'azione di pungolo sulla
difficile situazione delle carceri, visitando tanti istituti.
Anche se il mio consiglio - aggiunge - e' di fare visite senza
preavviso se si vuole capire davvero".
I rappresentanti sindacali concordano su un punto: gli
incontri del ministro oggi e domani a Strasburgo per presentare
le misure sulle carceri "mirano a ottenere dalla Corte dei
diritti dell'uomo una proroga da maggio a settembre" dei termini
per adeguarsi fissati dalla sentenza che ha condannato l'Italia
per trattamento disumano. "Di concreto in termini di soluzioni
c'e' ben poco: entro maggio e' impossibile farcela e senza proroga
fioccheranno le richieste di risarcimento", sostiene Beneduci.
"Non vediamo all'orizzonte misure strutturali", aggiunge Capece,
che non crede nei risultati della sorveglianza dinamica, con le
celle aperte di giorno, uno dei tasselli del piano Cancellieri.
"Noi - dice invece Sarno - abbiamo condiviso questo modello, che
peraltro si traduce in piu' detenuti e meno agenti. Ma far
veramente rispettare l'art. 27 della Costituzione sulla pena
come rieducazione e' altra cosa: ci vogliono mezzi, mentre da noi
mancano anche gli psicologi, gli educatori, gli assistenti
sociali".

UCCISE GIOVANE IN FUGA A POSTO DI BLOCCO: ASSOLTO CC
VITTIMA ALBANESE REDUCE DA TENTATIVO FURTO
(ANSA) - ASCOLI PICENO, 4 NOV - Il giudice del Tribunale di
Ascoli Piceno Marco Bartoli ha assolto con formula piena il
maresciallo dei carabinieri Antonio Rotella, in servizio presso
il Comando provinciale dell'Arma: la notte dell'8 maggio 2009 il
militare uccise un ventunenne albanese, Olsi Ferracaku, che,
reduce da un tentativo di furto in un'abitazione, aveva forzato
un posto di blocco dei Cc a Castignano. Rotella aveva sparato
con l'arma d'ordinanza per fermare l'auto di Ferracaku e dei
complici, poi riusciti a scappare. Il maresciallo era accusato
di omicidio colposo causato dall'uso legittimo delle
armi.(ANSA).

UCCISE GIOVANE IN FUGA A POSTO DI BLOCCO: ASSOLTO CC (2)
(ANSA) - ASCOLI PICENO, 4 NOV - La pubblica accusa aveva
concluso la sua requisitoria chiedendo per il maresciallo la
condanna a quattro mesi, con la sospensione della pena. Secondo
il pm anche se ad uccidere l'albanese fu un proiettile
rimbalzato sull'asfalto e non un tiro diretto, Rotella ed il suo
collega di pattuglia avrebbero potuto inseguire la Volkswagen
Bora dei fuggiaschi, chiedendo supporto alla centrale operativa,
piuttosto che mettersi a sparare. ''Nella fuga non c'era
l'elemento di pericolosita''' ha sostenuto Monti. Alle
conclusioni del pm si e' rifatta la parte civile, i familiari di
Ferracaku assistiti dall'avvocato Felice Franchi.
''La strada era deserta, le vie di fuga erano chiuse da altre
pattuglie, e Rotella e l'altro carabiniere non avrebbero dovuto
sparare'' ha aggiunto Franchi.
''Non solo poteva, ma il maresciallo doveva sparare per
fermare chi era reduce da una tentata rapina e non da un
semplice furto come si vuol dire. Siamo in presenza di un uso
delle armi equilibrato e ponderato da parte del carabiniere'', e'
stata la tesi sostenuta dagli avvocati difensori Vittorio
D'Angelo e Carlo Grilli.
Quella notte la pattuglia dell'Arma era intervenuta lungo la
Castignanese dopo la telefonata al 112 di un cittadino che aveva
appena subito un tentativo di furto in casa, a Ripaberarda, da
parte di ignoti. Vistisi scoperti, dopo aver ingaggiato una
breve colluttazione con il proprietario dell'abitazione, i ladri
si erano allontanati a bordo della Bora. Andato a vuoto il
tentativo di fermare e controllare la vettura al posto di
blocco, i militari avevano esploso alcuni colpi con le armi di
servizio: un proiettile raggiunse e uccise Ferracaku, gia'
conosciuto alle forze di polizia per altri reati.
Inizialmente il Gup aveva archiviato la posizione di Rotella,
ma i familiari della vittima avevano fatto ricorso e la Corte di
Cassazione ha disposto il processo, che si e' concluso oggi. Una
perizia balistica nel frattempo ha accertato che a sparare il
colpo mortale era stata l'arma di Rotella e non quella del
collega di pattuglia. (ANSA).

L.STABILITA': CACCIA A 2 MLD, PD LANCIA BOND-SVILUPPO
PDL, RISORSE DA TAGLI-VERSO STOP AUMENTO CONTRIBUTI PARTITE IVA
(di Giovanni Innamorati)
(ANSA) - ROMA, 4 NOV - Altri due miliardi per rafforzare
l'impatto della legge di stabilita' sull'economia reale: a dirlo
sono tanto il Pd che il Pdl, che stanno entrambe lavorando agli
emendamenti da presentare entro giovedi' prossimo alla
commissione Bilancio del Senato. Ma le ricette sono diverse
perche' se il Pdl punta a tagliare la spesa, il Pd scommette su
nuove entrate, o su dei Btp finalizzati alla ricerca.
Ma al di la' delle possibili modifiche e' ancora il dibattito
interno al Pdl a tenere sulle spine il governo, mentre il Pd
rilancia anch'esso non volendo rimanere schiacciato nella parte
di chi si limita a difendere esecutivo e manovra.
E' stato proprio il segretario del Pd, Guglielmo Epifani, a
far sentire la voce dei Democrat in un'intervista a "La Stampa",
in cui avanza una serie di richieste nel campo del sociale, del
lavoro (concentrare il cuneo sui redditi sotto i 23.000 euro) e
sulla crescita. Nel Pdl i falchi (Renato Brunetta, Daniele
Capezzone, Renata Polverini, ecc) insistono sulla riscrittura
del provvedimento, soprattutto del capitolo casa su cui pure i
filo-governativi la pensano allo stesso modo: tanto e' vero che
il mediatore Maurizio Gasparri invita i colleghi a riunirsi
anziche' parlarsi attraverso i media.
Al di la' della schermaglia politica, i gruppi parlamentari
del Senato, dove entro giovedi' mattina andranno presentati gli
emendamenti, stanno gia' lavorando alle proposte di modifica,
tanto il Pd che il Pdl, seppur con maggiori difficolta' come
dimostra l'invito di Gasparri ai colleghi.
Tra i Democratici, come riferisce il co-relatore alla
manovra, Giorgio Santini, si punta a concentrare le risorse del
cuneo sui redditi piu' bassi; ma soprattutto si mira a rafforzare
le misure pro-crescita: Fondo di garanzia per gli investimenti
delle imprese, allentamento del Patto di stabilita' interno,
credito di imposta sulla ricerca. In tutto servirebbero 2
miliardi che potrebbero arrivare con una rimodulazione della
Tobin tax (platea piu' ampia ma aliquote piu' basse), con la
"Tassa Google", sulle multinazionali del web che vendono
pubblicita' in Italia, o - ed e' la novita' - con dei Bond
destinati a finanziare esclusivamente misure pro-sviluppo (es.
crediti di imposta per la ricerca) e non la spesa corrente.
Due miliardi li cerca anche il Pdl, anch'esso desideroso di
aumentare l'impatto del taglio del cuneo e di abbassare le nuove
imposte sulla casa. Il co-relatore Antonio D'Ali' punta pero' a
tagli alla spesa, sia dei ministeri che degli Enti locali, per
esempio grazie al ddl del governo ''svuota province" o abrogando
gli ex Iacp, riconducendo le loro funzioni in capo alle Regioni.
Il premier Letta, incontrando i segretari dei partiti di
maggioranza la scorsa settimana, ha detto di non porre veti alle
proposte. Sta ai partiti pero', ha detto, non solo indicare le
coperture, ma anche trovare su esse il consenso degli alleati.
Una misura che quasi certamente entrera' nella manovra e' lo
stop all'aumento dei contributi per le partite Iva: ci sarebbe
l'impegno del vice-ministro Stefano Fassina, almeno da quanto
riferisce il Colap, il coordinamento delle Associazioni dei
professionisti. (ANSA).

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