P4, IL PM: ARCHIVIAZIONE PER ADINOLFI (Il Tempo)

mercoledì 13 novembre 2013



Il Tempo ed. Roma - 13/11/2013

P4, IL PM: ARCHIVIAZIONE PER ADINOLFI

L’ex capo di stato maggiore della Guardia di finanza, Michele Adinolfi, esce dall’inchiesta sulla P4. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione della sua posizione, per i reati...

L’ex capo di stato maggiore della Guardia di finanza, Michele Adinolfi, esce dall’inchiesta sulla P4. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione della sua posizione, per i reati di «rivelazione del segreto d’ufficio» e «favoreggiamento personale» a Luigi Bisignani. In sostanza, l’attuale comandante interregionale di Firenze delle Fiamme gialle è innocente.
Cadono come un castello di carta le accuse di Marco Milanese, l’ex braccio destro dell’allora ministro dell’Economia Giulio Tremonti. Per i magistrati capitolini - competenti in quanto i reati, come denunciati, erano avvenuti a Roma - le accuse mosse da Milanese nei confronti di Adinolfi non trovano alcun tipo di conferma. L’inchiesta nasce dagli accertamenti investigativi dei magistrati partenopei sulla loggia massonica P4. Nel corso delle indagini fu Milanese - in più interrogatori - a parlare del generale Adinolfi e del suo ruolo. Affermò che nel «2010» l’ex capo di stato maggiore delle Fiamme gialle intendeva avvertire Bisignani dell’inchiesta a suo carico. «La cosa mi fu detta nel corso di una cena - ha detto - Adinolfi voleva che Bisignani fosse informato della circostanza e, non conoscendolo personalmente, spiegai che mi sarei rivolto a Pippo Marra (proprietario e direttore dell’agenzia di stampa Adnkronos, ndr) perché glielo riferisse». All’interrogatorio seguì un duro confronto con Adinolfi. Un’audizione con i magistrati di Napoli che assunse toni drammatici, per le accuse mosse da Milanese nei confronti dell’alto ufficiale. Tanto che lo stesso generale cercò di spiegare con tutta la forza la sua totale innocenza. Ne nacque un attacco furibondo contro Milanese, chiedendogli più volte di ritrattare un racconto che, oggi, sembrerebbe essere fasullo. Nel corso dell’inchiesta, fu lo stesso Bisignani a sminuire la versione di Milanese, affermando che «Marra mi chiamò un giorno e mi disse: non parlare per telefono. Stop. Dopo ne parlai con l’onorevole Milanese…». A verbale, inoltre, il lobbysta affermò; «ricordo bene che quando io dissi a Papa (Alfonso, ex deputato Pdl, ndr) della notizia che avevo appreso (l’esistenza dell’inchiesta, ndr), mi disse che avrebbe chiesto informazioni a Napoli e mi disse che avrebbe parlato con un certo generale Bardi (Vito, comandante interregionale dell’Italia meridionale, ndr) della Gdf». Accuse che sono seguite a minacce di querela da parta sia di Marra sia di Bardi. Questa richiesta di archiviazione riguarda il generale Adinolfi, anche se tutta la vicenda sembra destinata a cadere.

Ivan Cimmarusti

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