LE DIMISSIONI DI SALVATORE SCINO DA VICEPRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNNALE DI FIRENZE: LA MIA E’ UNA POLITICA SEMPLICE, DIRETTA E SOLIDALE. NON HO MAI AMBITO E NON AMBISCO A POSIZIONI DI PRIVILEGIO

martedì 26 novembre 2013


Di seguito, il testo della comunicazione con cui Salvatore Scino si è dimesso ieri dalla carica di vicepresidente del Consiglio comunale di Firenze.

  

COMUNICAZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

DEL VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE DI FIRENZE, SALVATORE SCINO

 

Voglio per prima cosa  ringraziare le tantissime persone che in questa settimana mi hanno dimostrato solidarietà, affetto e rinnovata stima, in particolar modo quelle appartenenti al  mondo del volontariato, ai Corpi di Polizia e Forze Armate di ogni ordine e grado e ai molti dipendenti comunali.

 

Oggi sono veramente commosso di avere l’attenzione di tanti giornalisti.

 

Dall’inizio del mio mandato, in questo Consiglio, ho fatto numerosi interventi, principalmente comunicazioni pubblicate sulla rete civica. Alcune di queste sono di grande importanza sociale ed economico. Potrei citarne molte, ma ribadisco che tutte sono pubblicate sulla rete civica e, quindi, all’attenzione di chiunque.

A memoria cito solo quelle fatte negli ultimi mesi:


 -   sul taglio del Programma europeo di aiuti alimentari agli indigenti;

 -   a favore della scarcerazione degli attivisti di “Greenpeace” (nr.2 comunicazioni più una risoluzione)

 -   per  la riduzione del 30% sulle sanzioni al codice della strada;

 -   contro il gioco d’azzardo, con proposta concreta nel limitare tale fenomeno (nr. 4 comunicazioni più una mozione);

 -   a favore di una soluzione concreta legislativa all’annosa vicenda dell’indennità agli impiegati comunali.

 -   contro il finanziamento pubblico ai partiti (nr. 2 comunicazioni “il gioco delle 3 carte”.

 

Di tutte queste comunicazioni, nessuna – e sottolineo nessuna – ha mai avuto un seguito sugli organi di stampa .

 

Colgo quindi l'occasione per ricordare che il tutto ha avuto inizio per un modesto intervento edilizio presso un’abitazione privata, per il quale fu richiesta ed accettata la DIA (ora SCIA) e per il quale sono stati pagati i relativi oneri per ben due volte. A chi è stato provocato il danno, me lo chiedo ancora!

 

Inoltre, Signori convenuti, cosa c’entra questa mia personalissima vicenda, che risale all’anno 2008, quando ancora non ero stato eletto, con la triste faccenda della società “QUADRA”, di cui a quella data non conoscevo nemmeno l’esistenza? Possibile che si tenti di affossare l’onore di un uomo solamente per fini disgustosamente strumentali? Ma che dignità posseggono coloro i quali hanno mistificato la realtà e permesso alla stampa di gettare fango sulla mia persona?

 

Simili comportamenti ritenevo che fossero appannaggio degli squali feroci che, spinti da voracità atavica, nel banchetto comune intorno alla balena morente non disdegnano di sferrare morsi anche al proprio consimile! (ma io non sono né balena né squalo semmai in circostanze simili divento ramponiere).

 

Pertanto, senza bisogno di sollecitazioni  da parte di alcuno, mi dimetto dalla carica di Vicepresidente del Consiglio Comunale, per dimostrare, con i fatti,  che non ho alcun interesse a ricoprire "poltrone“. L’unico mio fine è stato (ed è tuttora) solo quello di fare una politica semplice, diretta e solidale a favore dei cittadini, con particolare riguardo verso quelli più bisognosi, senza mai ambire a posizioni di privilegio.

 

Non accetto lezioni di moralità  da parte di chi parla per astratto e per luoghi comuni, dettati più dal bisogno di apparire, che per personali convinzioni.

 

Amici e Colleghi Consiglieri del PD e della maggioranza, di cui mi onoro di far parte, sig. Sindaco, se la mia presenza nelle vostre file è motivo di imbarazzo ditemelo oggi in aula, in faccia, in questa nostra sede Istituzionale per eccellenza, e ne trarrò da uomo libero le dovute conseguenze.

 

Oggi stesso pubblicherò sulla rete civica questo mio intervento, come ultimo atto da Vicepresidente del Consiglio Comunale di Firenze, carica di cui mi sento onorato; al contempo, ritengo di aver esaurito tale incarico, anche se continuerò, a testa alta, il mio mandato di consigliere comunale, sempre con il massimo impegno e grande entusiasmo, rispettando ed onorando il mandato che mi hanno conferito tantissimi liberi cittadini di Firenze, che, ribadisco, mi pregio di rappresentare e ringrazio con tutto il CUORE.

 

Firenze, 25 novembre 2013.

 

 

Il Vicepresidente del Consiglio Comunale

Salvatore SCINO

 

 


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