L.STABILITA':COMM.DIFESA,NO PALETTI STRAORDINARI FORZE ORDINE. APPROVATO EMENDAMENTO CHE CANCELLA LIMITI PER FESTIVI - ROSSI,DARE ATTENZIONE COMPARTO DIFESA-SICUREZZA - VIA LIBERA A DECRETO MISSIONI. AFGHANISTAN LA PIU' COSTOSA - DONNA E GENERALE
venerdì 06 dicembre 2013
L.STABILITA':COMM.DIFESA,NO PALETTI STRAORDINARI FORZE ORDINE
APPROVATO EMENDAMENTO CHE CANCELLA LIMITI PER FESTIVI
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Stop al giro di vite sugli
straordinari nei giorni festivi per le Forze dell'ordine. La
commissione Difesa della Camera ha approvato un emendamento, che
ora dovra' passare all'esame della commissione Bilancio, che
cancella le misure previste dalla Legge di Stabilita' che
precisano come lo straordinario nei giorni festivi per il
personale non dirigente delle Forze di polizia ad ordinamento
civile e militare e per le Forze armate sia erogato solo per le
ore eccedenti l'ordinario turno di servizio giornaliero.(ANSA).
L.STABILITA': ROSSI,DARE ATTENZIONE COMPARTO DIFESA-SICUREZZA
EX DEPUTATO SCELTA CIVICA PRESENTA EMENDAMENTO
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - "E' doveroso dedicare attenzione al
comparto Difesa e Sicurezza". Lo dice l'on. Domenico Rossi, ex
deputato di Scelta civica, che ha presentato un emendamento alla
Legge di Stabilita' "che va in questa direzione".
"Quest'obiettivo - dice Rossi - puo' essere raggiunto
annullando gli effetti negativi che il blocco stipendiale in
atto per il 2013 e il 2014 produce sulla funzionalita' delle
forze armate e delle forze di polizia, nonche' sulla vita del
personale. Per compensare questi effetti, il mio emendamento -
sottolinea - destina, a invarianza di spesa, risorse disponibili
gia' designate per il personale e risorse dedicabili per legge
alla risoluzione del blocco".
"Mi attendo - conclude Rossi - la piena convergenza delle
forze politiche e l'adesione del Governo a un'istanza, che
giudico giusta e necessaria quale riconoscimento della
specificita' di un settore vitale per lo sviluppo e la
credibilita' internazionale del Paese, a fronte del senso del
dovere e del sacrificio dei suoi operatori". (ANSA).
VIA LIBERA A DECRETO MISSIONI, 225 MLN EURO PER PROROGA
159 SI' E 67 NO AL SENATO.FI NON VOTA. AFGHANISTAN LA PIU' COSTOSA
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Via libera definitivo al decreto che
finanzia la proroga delle missioni internazionali di forze
armate e polizia, sul quale il Governo aveva posto la fiducia.
Il provvedimento - dopo l'ok della Camera - e' passato oggi al
Senato con 159 si' e 67 no. Fi e Gal non hanno partecipato al
voto. Contrari M5s, Sel e Lega. Il testo stanzia 225 milioni di
euro per le missioni (dall'Afghanistan al Libano, dai Balcani al
Mali) e 36 milioni di euro per gli aiuti e la ricostruzione,
relativamente al trimestre ottobre-dicembre 2013.
Dal Pd, che ha votato a favore, sono arrivate tuttavia
critiche alla procedura seguita. "Avremmo preferito - dice il
vicecapogruppo Giorgio Tonini - non ci fosse voto di fiducia sul
rinnovo del decreto missioni, che nella tradizione del nostro
Parlamento e' sempre stato bipartisan e condiviso dai governi e
da una parte consistente delle opposizioni. Sento il bisogno di
chiedere scusa a quei colleghi che avrebbero voluto votare
questo provvedimento e che, essendo stata posta la fiducia, non
hanno potuto farlo. Ma anche a coloro che, contrari, avrebbero
voluto sviluppare in maniera piu' approfondita le proprie
motivazioni". Da parte sua il presidente del gruppo di Fi al
Senato, Paolo Romani, sottolinea che "non possiamo votare quella
che il governo Letta ha definito una fiducia tecnica sul
provvedimento delle missioni militari. La nostra posizione sul
finanziamento delle missioni militari e' fortemente, e
coerentemente con la nostra storia e posizione politica,
favorevole. Il regolamento del Senato - aggiunge - non ci
permette di votare il provvedimento come avvenuto alla Camera,
obbligandoci ad esprimere fiducia al Governo".
E' l'Afghanistan la missione piu' costosa (124,5 milioni di
euro), seguita da Libano (40,2 milioni), Balcani (22,4 milioni)
e le due missioni antipirateria Ue e Nato (11,4 milioni di
euro). Alla Libia sono dedicati 2,5 milioni di euro per la
partecipazione di personale militare e, dice il testo, anche
civile "ove ne ricorrano e condizioni". Mentre altri 2,9 milioni
di euro vanno alla Guardia di finanza per garantire la
manutenzione ordinaria delle motovedette cedute dall'Italia alla
Libia e per l'addestramento della guardia costiera libica.
L'altro capitolo del testo riguarda gli aiuti. Per la
cooperazione allo sviluppo - sempre per il periodo 1 ottobre-31
dicembre 2013 - e' stata autorizzata la spesa di 23,6 milioni di
euro in favore di Afghanistan, Iraq, Libia, Mali, Myanmar
Pakistan, Siria, Somalia, Sudan, Sud Sudan e Paesi limitrofi.
Nell'ambito di questo stanziamento sono promossi in particolare
interventi di prevenzione e contrasto della violenza sulle
donne, la tutela dei loro diritti e la promozione del lavoro
femminile. Altri 12,6 milioni di euro circa, infine, vanno al
sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle
iniziative delle organizzazioni internazionali per il
consolidamento dei processi di pace. (ANSA).
DONNA E GENERALE A CAGLIARI,LA PRIMA VOLTA NELLA STORIA
LAURA DE BENEDETTI, TRANSITATA NELL'ARMA DALLA POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - La prima donna generale delle Forze
armate italiane si chiama Laura De Benedetti - 62 anni, romana -
e veste l'uniforme dell'Arma dei Carabinieri. Proprio oggi le e'
stato consegnato il grado, la "greca", che nessuna
donna-militare ha indossato finora.
Anche per celebrare l'evento, a Cagliari - dove la
neo-generale di brigata e' in servizio come capo ufficio
personale della Legione Carabinieri Sardegna - c'era il
vicecomandante generale dell'Arma, Tullio del Sette, in visita
nell'isola dopo la devastazione dell'alluvione.
Congratulazioni sono arrivate da piu' parti, a cominciare dal
governatore della Sardegna secondo cui quello "della generale"
(ma c'e' chi si ostina a chiamarla "il" generale, mentre
qualcuno azzarda "generalessa") e' "un traguardo importante non
solo per chi lo ha raggiunto, ma anche per l'Arma e per l'intera
comunita' sarda".
In realta' la vicenda professionale di Laura De Benedetti e' un
po' atipica: era infatti gia' vicequestore aggiunto nelle forze
di Polizia, quando ha deciso (insieme ad un'altra collega) di
transitare nell'Arma. Questo ha fatto si' che nella Benemerita
indossasse a stretto giro i gradi di colonnello e, oggi, di
generale. Un traguardo che le sue colleghe di accademia, o anche
"a nomina diretta" - oggi al massimo maggiori o, in rarissimi
casi, tenenti colonnello - non raggiungeranno molto presto:
secondo alcune fonti, addirittura non prima di una quindicina
d'anni.
Per la De Benedetti resta comunque la soddisfazione di essere
stata la prima donna nella storia italiana ad abbattere uno
degli ultimi baluardi rimasti del "machismo militare": dal loro
ingresso nelle caserme, nel 2000, oggi le donne in uniforme sono
inserite in tutti i reparti e svolgono tutti gli stessi compiti
degli uomini, ma nessuna aveva mai indossato la "greca" sulla
divisa. La neo-generale e' dunque giustamente orgogliosa del
grado conquistato, anche se non lo vestira' per molto: il
pensionamento e' infatti imminente.(ANSA).