LETTERA DEL SOCIO FICIESSE SUGLI ARRESTI DI VARSAVIA, LA RISPOSTA IMMEDIATA DI EMMA BONINO ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE: “STIAMO PREMENDO IN TUTTI I MODI"

venerdì 06 dicembre 2013

 

LETTERA DEL SOCIO FICIESSE SUGLI ARRESTI DI VARSAVIA, LA RISPOSTA IMMEDIATA DI EMMA BONINO ALLA NOSTRA ASSOCIAZIONE:  “STIAMO PREMENDO IN TUTTI I MODI"

 

 

Abbiamo inviato ieri al Ministro degli esteri Emma Bonino e all’Ambasciatore della Repubblica di Polonia in Italia la lettera del nostro socio Massimo Loffredi. Il cui figlio si trova ancora detenuto nel carcere di Bialoleka dal giorno della partita di calcio tra Legia Varsavia e Lazio.

 

Ringraziamo molto il ministro Bonino per averci immediatamente risposto, per aver assicurato che Le personalmente e i suoi collaboratori sta operando col massimo impegno per far tornare in Italia al più presto i ventidue tifosi romani e per averci fatto inviare dal Capo di gabinetto, Dott. Piero Benassi, l’e-mail che di seguito riproduciamo con il punto della situazione.

 

Oggi ci ha risposto anche l’ambasciatore Ponikiewsky assicurando che, pur essendo il procedimento penale in corso di competenza dell’autorità giudiziaria competente alla valutazione delle prove e delle responsabilità di ciascun imputato, le autorità polacche stanno facendo di tutto per accelerare le procedure.

 

 

E-MAIL A FICIESSE DEL CAPO DI GABINETTO DEL MINISTRO DEGLI ESTERI DEL 5 DICEMBRE 2013

Rispondo su indicazione della Ministro Bonino ai messaggi di posta elettronica che le avete indirizzato in merito alla vicenda dei nostri connazionali fermati in Polonia alla vigilia della partita Legia Varsavia-Lazio.

Desidero assicurarVi che il caso è stato seguito dell’Ambasciata a Varsavia fin dal primo momento con la massima attenzione, nell’intento di fornire ogni possibile assistenza a tutte le persone coinvolte.

Come più volte sottolineato pubblicamente dalla Ministro Bonino, l’Ambasciata ha profuso uno sforzo continuato per ottenere nei tempi più rapidi il rilascio di coloro che non fossero stati accertati responsabili di infrazioni. L’Ambasciatore Guariglia in prima persona ha mantenuto un contatto continuo con le competenti autorità polacche. Inoltre, l’Ambasciata ha sollecitato le famiglie dei connazionali coinvolti a designare un avvocato difensore, con il quale i contatti sono costanti. Aggiungo che per la maggior parte di coloro che risultano ancora detenuti sono state già effettuate visite in carcere da parte della stessa Ambasciata ed è stato al contempo possibile far autorizzare le visite dei parenti.

Per quanto riguarda invece la possibilità di finanziare i viaggi di ritorno di quanti avevano perso il volo già prenotato, devo segnalare che il presupposto normativo per l’erogazione di aiuti economici a favore di connazionali all’estero è la sussistenza di uno stato di impossibilità a provvedere autonomamente da parte dell’interessato o dei suoi congiunti.

Vi confermo quindi che l’azione dell’Ambasciata è stata tempestiva e senza risparmio di risorse umane e organizzative.

Inoltre, come saprete e come è stato riferito in Parlamento dal Vice Ministro Dassù, la Ministro Bonino ha avuto negli ultimi giorni più di un colloquio telefonico sulla vicenda con il Ministro degli Esteri polacco Sikorski, chiedendo che si possa pervenire a una soluzione positiva per i connazionali ancora trattenuti e che sia fatta chiarezza sull’intera vicenda. La stessa richiesta è stata reiterata dal nostro Ambasciatore alle competenti autorità politiche di Varsavia (Ministro e Sottosegretario alla Giustizia, Sottosegretario all’Interno) e qui a Roma all’Ambasciatore polacco. Da ultimo, proprio in data odierna, la questione è stata evocata al massimo livello nel corso del Vertice bilaterale italo-polacco, tra il Presidente del Consiglio Letta e il suo omologo Tusk.

Nel confermarVi quindi che stiamo dedicando al caso prioritaria attenzione e che continueremo a farlo fino a una sua positiva soluzione, Vi porgo i miei più cordiali saluti.

PIERO BENASSI
Capo di Gabinetto
Ministero degli Affari Esteri

 

 

 


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