GOVERNO ITALIA,GDF AI CONFINI VATICANI CONTRO RICICLAGGIO - JUDO: A FIAMME GIALLE TITOLO ITALIANO A SQUADRE DONNE - CGIA, PRESSIONE FISCO -0,1%, MA 6 MLD NUOVE TASSE. NEL 2014 SI ATTESTERA' AL 44,2% MA NUOVI TRIBUTI IN ARRIVO

domenica 08 dicembre 2013

 
GOVERNO ITALIA,GDF AI CONFINI CONTRO RICICLAGGIO
CONTROLLI DOGANALI PER PREVENIRE POSSIBILI TRAFFICI CONTANTI
(di Fausto Gasparroni)
(ANSA) - CITTA' DEL VATICANO, 7 DIC - Si vedranno, in un
prossimo futuro, i militari delle Fiamme Gialle attuare
controlli doganali alle frontiere con la Citta' del Vaticano per
prevenire traffici illeciti di denaro contante, magari prelevato
o da depositare allo Ior e con finalita' di riciclaggio?
L'ipotesi non e' da considerarsi del tutto pellegrina, se e'
vero che il governo italiano "ravvisa l'opportunita'" di una
"attivazione" della polizia valutaria della Guardia di Finanza
"sul territorio adiacente i punti di entrata e di uscita con lo
Stato della Citta' del Vaticano, attesa l'assenza di barriere
fisiche e di uffici di confine tra i due Stati". E questo per
poter controllare i "movimenti di denaro contante in entrata e
in uscita dal territorio nazionale". La clamorosa indicazione e'
contenuta nella risposta data nella seduta alla Camera dal
sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Sesa Amici
all'interpellanza urgente della deputata del Movimento 5 Stelle
Silvia Chimienti in merito ai "flussi di denaro contante tra lo
Stato della Citta' del Vaticano e l'Italia", riguardante anche le
"attivita' di contrasto ai fenomeni di riciclaggio".
Sulla questione, Sesa Amici ha riferito informazioni fornite
dal Ministero dell'economia e delle finanze che ha rilevato una
forte discordanza tra le dichiarazioni valutarie in entrata e in
uscita dal Vaticano ricevute nel 2011 e 2012 dalla Gendarmeria
vaticana (nel 2011 658 in ingresso e 1.894 in uscita, nel 2012
598 in ingresso e 1.782 in uscita, cosi' come riportato nel primo
rapporto annuale dell'Aif) e quelle ricevute dall'Agenzia delle
dogane italiana (che sono state nel 2011 tre in ingresso e
ventuno in uscita e nel 2012 quattro in ingresso e tredici in
uscita). "In relazione alle marcate differenze - ha spiegato
Sesa Amici - la direzione centrale accertamenti e controlli
dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli ha interessato l'Aif
per richiedere un incontro, con l'auspicato intervento delle
altre amministrazioni nazionali interessate (in primis il
Ministero dell'economia e delle finanze), volto a chiarire gli
aspetti legati agli obblighi dichiarativi e alla connessa azione
di monitoraggio e controllo". Dopo una prima manifestazione di
interesse dell'Aif, pero', "nessuna ulteriore comunicazione e' ad
oggi pervenuta da parte dell'autorita' vaticana".
Il sottosegretario ha spiegato inoltre che "al fine di
assicurare comunque un presidio di ricezione e controllo per le
dichiarazioni valutarie da e per lo Stato della Citta' del
Vaticano, l'Agenzia delle dogane e dei monopoli sottolineava che
sono state disposte, gia' nel mese di ottobre 2010, le misure di
attenzione nei confronti di tali movimentazioni da attuare a
cura del competente ufficio di Roma". L'opportunita' di istituire
punti di controllo ai confini col Vaticano e' stata ravvisata dal
governo Letta in seguito a una specifica informativa del nucleo
speciale di polizia valutaria della Guardia di Finanza.
Finora la Santa Sede non ha voluto commentare ufficialmente
la questione, che tocca il tasto dolente della prevenzione da
parte italiana delle normative anti-riciclaggio avendo
all'interno dei propri confini uno Stato come il Vaticano, a
tutti gli effetti "extracomunitario", le cui entita' finanziarie
finora non sono state certo immuni da attivita' clandestine e
traffici illegali. L'ultimo caso venuto alla luce e' stato quello
di mons. Nunzio Scarano, ex capo contabile all'Apsa, arrestato
nel giugno scorso per il tentato rimpatrio di 20 milioni dalla
Svizzera e i cui fondi allo Ior sono stati "congelati" dal
Vaticano.
La Santa Sede si e' comunque dotata di leggi e pratiche
sempre piu' nella direzione della trasparenza finanziaria e della
lotta al riciclaggio: un tema che proprio nei prossimi giorni,
da lunedi', sara' all'esame della plenaria del comitato europeo
Moneyval, chiamata a emanare il "progress report"
sull'adeguamento delle procedure vaticane agli standard
internazionali dopo il primo rapporto, di sostanziale promozione
ma con alcune importanti raccomandazioni, del luglio 2012.
Nelle considerazioni che si fanno ora in Vaticano si ripete
anche che, specie in un caso come quello di Scarano e ben prima
dell'arresto, c'erano state segnalazioni alle autorita' italiane,
che anzi sembrava non avessero trovato eco. E c'e' anche il
fronte piu' legato alle tradizioni, che teme le innovazioni di
papa Bergoglio e che si appella alla "sovranita'" vaticana come
bene primario da salvaguardare. (ANSA).

JUDO: A FIAMME GIALLE TITOLO ITALIANO A SQUADRE DONNE
RAGAZZE DEDICANO SUCCESSO A EX PRESIDENTE FIJLKAM PELLICONE
(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle
ha vinto il titolo femminile del Campionato italiano a squadre
di judo, che si sta svolgendo a Lignano Sabbiadoro (Udine). Le
ragazze della Guardia di Finanza, che difendevano il tricolore
conquistato la scorsa edizione a Pesaro, hanno voluto dedicare
il successo a Matteo Pellicone, che pochi giorni fa per motivi
di salute ha rimesso il mandato di presidente della Federazione
italiana judo, lotta, karate e arti marziali (Fijlkam) che
ricopriva da 33 anni. (ANSA).

CGIA, PRESSIONE FISCO -0,1%, MA 6 MLD NUOVE TASSE
NEL 2014 SI ATTESTERA' AL 44,2% MA NUOVI TRIBUTI IN ARRIVO
(ANSA) - VENEZIA, 7 DIC - Nel 2014 la pressione fiscale
diminuira' dello 0,1%, ma nonostante cio', gli italiani pagheranno
quasi 6,1 miliardi di euro di nuove tasse. A sostenerlo sono gli
artigiani della Cgia di Mestre secondo dati elaborati sulla
base di quelli presentati dal ministro Saccomanni nell'audizione
di fine ottobre presso le Commissioni riunite di Camera e
Senato.
Secondo i dati presentati dal Ministero per la Cgia nel 2014
la pressione fiscale si attestera' al 44,2%, 0,1 punti in meno
rispetto al 2013 ma in termini assoluti - pressione tributaria
sommata a quella contributiva - le entrate cresceranno, rispetto
al 2013, di oltre 17 miliardi di euro. Undici miliardi saranno
riconducibili alla crescita nominale del Pil che trascinera'
verso l'alto il gettito di imposte, tasse e tributi. A causare
l'aumento, secondo la Cgia, l'aumento dell'Iva; la diminuzione
della deduzione forfetaria dal 15 a 5% in capo ai locatori;
l'incremento del gettito Iva dovuto allo sblocco dei pagamenti
della Pubblica Amministrazione; il ritocco all'insu' delle accise
sui carburanti, sul vino, sulla birra ed altri beni;
l'incremento dell'Iva sugli alimenti e le bevande in vendita
presso i distributori automatici. Al tutto si aggiungono gli
1,108 miliardi di euro di maggiori entrate nette "introdotte"
dal disegno di legge sulla Stabilita'.
Pertanto, secondo la Cgia, nel 2014 la pressione tributaria
salira' al 30,5%, 0,2 punti in piu' del valore raggiunto
quest'anno. Rispetto al 2013, invece, le entrate contributive
aumenteranno di oltre 1,9 miliardi di euro: le ragioni vanno
ricercate negli aumenti delle aliquote previdenziali che
interesseranno i lavoratori autonomi e nell'incremento del
gettito contributivo in capo ai lavoratori dipendenti per via
degli aumenti contrattuali.
Nonostante cio', la pressione contributiva scendera' di 0,3
punti attestandosi al 13,7 per cento. Questa diminuzione del
valore percentuale si verifichera' perche' l'anno prossimo il Pil
crescera' in misura maggiore dell'incremento registrato dalle
entrate contributive. Rispetto al 2013, gli italiani saranno
chiamati a pagare 17 miliardi di tasse in piu': 11 derivano
dall'aumento del reddito nazionale, mentre gli altri 6 miliardi
sono originati da precise disposizioni normative e rischiano di
mettere in seria difficolta' soprattutto le famiglie.. (ANSA).


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