TANGENTI PALERMO:FINTI CONTROLLI, ARRESTATI 3 FINANZIERI. IN MANETTE DUE COMPLICI - P.A: SINDACATI A D'ALIA, SERVE RINNOVO CONTRATTO STATALI - TORNA A VERTICE UE DIFESA COMUNE, MA CAMERON CONTRO. LEADER GB BOCCIA ESERCITO UNICO

venerdì 20 dicembre 2013


TANGENTI PALERMO:FINTI CONTROLLI, ARRESTATI 3 FINANZIERI
IN MANETTE DUE COMPLICI. INDAGINE PARTITA DA DENUNCIA VITTIME
(ANSA) - PALERMO 19 DIC - Dicevano che avrebbero chiuso un
occhio durante i controlli fiscali e in cambio pretendevano la
mazzetta da dividere con i complici. Ma i finanzieri arrestati
questa mattina - Tobia Imparato, in servizio nel settore navale,
Felice Monterosso, addetto gli uffici amministrativi, e
Ferdinando Rinaldo - in realta' di quel tipo di accertamenti non
si sono mai occupati. Il raggiro e' stato scoperto dai loro
colleghi del nucleo tributario e i tre sono finiti in manette. I
reati contestati sono tentativo di concussione, induzione alla
corruzione e corruzione.
Ad "adescare" le vittime erano i complici dei militari,
Gabriele Specchiarello, impiegato in un esercizio commerciale e
Silvio Greco, artigiano, che cosi' arrotondavano i loro guadagni.
I due hanno paventato a un professionista e a un imprenditore
fantomatici controlli fiscali prospettando irregolarita' e
sanzioni prove di alcun fondamento. La situazione, ovviamente,
poteva essere "sistemata" sganciando la tangente.
A rendere le minacce piu' verosimili ci pensavano i finti
controlli (peraltro molto "approssimativi", come si legge nel
provvedimento di misura cautelare) dei tre finanzieri. Questi
accertamenti pero' hanno insospettito le vittime che hanno
denunciato la banda in primavera.
Le indagini sono cominciate a maggio con il coordinamento
della Procura. Le fiamme gialle hanno subito accertato, grazie
anche a intercettazioni e pedinamenti, che i tre colleghi, poi
arrestati, non erano addetti alle verifiche fiscali.
In un caso, il raggiro sarebbe andato a buon fine. Sempre con
lo stesso metodo Greco e Specchiarello e i tre finanzieri
avrebbero chiesto e ottenuto dal titolare di un distributore di
benzina di Carini (Palermo) soldi e benzina gratis. La vittima,
che non aveva regolare autorizzazione per esercitare l'attivita',
ha subito il ricatto. L'impianto, pero', poco dopo, e' sequestrato
questa volta nel corso di un vero controllo della finanza e il
titolare denunciato.
Le vittime della banda sarebbero state diverse: tra loro
anche alcuni pescatori di Isola delle Femmine (Palermo) che
avrebbero consegnato ai militari arrestati pesce pregiato e
soldi. In cambio venivano avvertiti in anticipo dei controlli
delle motovedette della guardia di finanza. (ANSA).


P.A: SINDACATI A D'ALIA, SERVE RINNOVO CONTRATTO STATALI
PERDITA POTERE ACQUISTO OLTRE 250 EURO PER DIPENDENTE
(ANSA) - ROMA, 19 DIC - "Da mesi il Ministro D'Alia, in
sintonia con il resto dell'esecutivo, continua a dichiarare ai
giornali cio' che il Governo intende fare sul lavoro pubblico.
Anche oggi e' intervenuto per "rassicurare gli statali" dicendo
che "i sacrifici economici sono finiti". Noi diciamo al ministro
che ascoltiamo le rassicurazioni, ma che per tranquillizzare i
lavoratori le parole non bastano". Cosi' in una nota congiunta
Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa, commentano le dichiarazioni
del Ministro della Funzione Pubblica Gianpiero D'Alia in merito
al contratto nazionale dei lavoratori pubblici, che secondo il
responsabile di Palazzo Vidoni verra' rinnovato in prima battuta
l'anno prossimo per la sola parte normativa. "Per quanto ci
riguarda nel 2014 si apre la stagione contrattuale e
presenteremo al Governo la nostra piattaforma per il rinnovo,
tanto per la parte normativa quanto per quella economica"
affermano i sindacati "La perdita del potere di acquisto
delle retribuzioni ormai supera mediamente i 250 euro mensili
per dipendente. Non ci basta sentir affermare che i sacrifici
"sono finiti", servono proposte concrete per riorganizzare gli
enti, migliorare i servizi e sostenere le retribuzioni dei
lavoratori. E' su questo che sfidiamo il governo. Ed e' su questo
che vogliamo impegni precisi da parte del ministro".
"Informiamo quindi il Governo che abbiamo gia' predisposto le
piattaforme unitarie per il rinnovo dei contratti di lavoro
scaduti, piattaforme su cui verranno effettuate le consultazioni
tra i lavoratori a partire dal prossimo gennaio. In assenza di
risposte adeguate - concludono - alla consultazione faremo
seguire la mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori".
(ANSA).

TORNA A VERTICE UE DIFESA COMUNE, MA CAMERON CONTRO
LEADER GB BOCCIA ESERCITO UNICO. RASMUSSEN(NATO),NO DUPLICAZIONI
(di Patrizia Antonini)
(ANSA) - BRUXELLES, 19 DIC - In tempi di crisi anche la
Difesa cerca di farsi "smart" e guarda alle economie di scala e
ai progetti transnazionali. Dopo otto anni i leader dei 28
tornano a dedicare un dibattito tematico alla politica di
sicurezza e difesa, e per la prima volta aprono le porte del
vertice ad un segretario generale della Nato, nell'occasione
Anders Fogh Rasmussen, che senza giri di parole spiega come "una
difesa europea forte" significhi "una Nato forte".
Un focus, con conclusioni che piacciono a Roma, nel giorno in
cui l'Italia, grazie ad AgustaWestland si aggiudica una
contratto da 1,15 miliardi per la fornitura di 16 elicotteri per
ricerca e soccorso, col governo norvegese.
Alla base della sessione del vertice, la volonta' politica
condivisa di procedere nella direzione di una "piu' stretta
cooperazione", di un "maggiore coordinamento" e "coesione" per
evitare sprechi, perche' la "duplicazione", per dirlo con le
parole di Rasmussen, e' ormai "un lusso impraticabile".
Ma il premier britannico David Cameron non finisce di
arrivare, che gia' mette i puntini sulle i: ok alla
"cooperazione" ma no a "dotarsi di capacita' comuni", vale a dire
no ad "eserciti, mezzi aerei ed altro", con targa Ue. Occorre
"stabilire" fin da subito una "chiara separazione", afferma
l'inquilino di Downing street. Lo rassicura la guida
dell'Alleanza atlantica, che evidenzia: qui "non parliamo di un
esercito europeo. Non sono la Nato o l'Ue a possedere le
risorse, ma ciascuna nazione".
Le conclusioni del vertice sul tema piacciono al presidente
francese Francois Hollande, che con le forze militari impegnate
in Centrafrica al fianco dell'Onu, spera di incassare un
"sostegno" economico prima di tornare a Parigi. Intanto dalla
delegazione italiana filtra soddisfazione per come le
conclusioni hanno recepito i punti portati avanti nella fase
negoziale, dall'attenzione alle Piccole e medie imprese, allo
sviluppo della Strategia marittima.
Dal canto suo, con 1,4 milioni di posti di lavoro, 96
miliardi di fatturato l'anno, e una forte capacita' di
innovazione, quello della Difesa rappresenta uno dei settori
chiave dell'economia Ue. E con un mercato meno frammentato, e
l'obiettivo di sviluppare nuovi mezzi hi-tech come il drone da
osservazione o gli aerei per il rifornimento in aria, puo'
presentare nuove interessanti occasioni di business. (ANSA)


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