"RIVISTE SUDATE E RIVISTE PATINATE, REALTA’ E FINZIONI, PERLE FINTE E PERLE PREZIOSE": EMAIL DI DOMENICO VALLEFUOCO SULLA SOSPENSIONE (CAUSA CRISI) DELLA RIVISTA SEMESTRALE DI FICIESSE

domenica 22 dicembre 2013


"RIVISTE SUDATE E RIVISTE PATINATE, REALTA’ E FINZIONI, PERLE FINTE E PERLE PREZIOSE": EMAIL DI DOMENICO VALLEFUOCO SULLA SOSPENSIONE (CAUSA CRISI) DELLA RIVISTA SEMESTRALE DI FICIESSE

 

Di seguito, una libera manifestazione di pensiero di Mimmo Vallefuoco, segretario nazionale Ficiesse, tratta dall’e-mail che ha inviato questa mattina in risposta alla comunicazione con la quale Carlo Germi, direttore editoriale della rivista “Finanzieri e Cittadini”, ha reso noto che il periodico di Ficiesse questo semestre non sarà pubblicato a causa della crisi.

 

Il titolo è della redazione del sito.

 
 

 

 

E-MAIL DI DOMENICO VALLEFUOCO DEL 22 DICEMBRE 2013 A CARLO GERMI E AI COMPONENTI DEL DIRETTIVO NAZIONALE FICIESSE

 

 

Caro Carlo, cari amici

 

La crisi morde …. un collega CC,  in servizio a Venezia, proprio ieri mi diceva che, girando per alcuni locali, anche in voga, del Nord-Est, tipo disco-pub, dove non si accede per “tessera  guardie” ma solo ordinando la consumazione, i frequentatori sparsi qui e là per il locale erano quasi tutti appartenenti alle forze dell’ordine.

 

Voleva dire che la classe più numerosa, con “il soldo in tasca” da spendere almeno per una serata, in quelle zone, al momento,  lo tengono in pochi e tra questi ci siamo noi.

 

Io, invece, che per andare al lavoro passo tutti i giorni da viale XXI Aprile, da fuori, dallo sgombro delle auto nella  piazza dove c’è il bar Giolitti, lato ex Accademia, noto che nelle caserme del Comando generale c’è sempre un evento da celebrare.

 

Ovviamente, non mi fermo per chiedere, ma dalla frequenza degli sgombri posso dire che il Palazzo è in festa e che l’orchestra "Titanic Memory" ancora suona felice.

 

Sono le foto che pubblica poi “Il Finanziere”: quello è venuto, l’altro ha salutato, il Comandante ha dato il nastrino, il tizio ha fatto visita, … Ormai, quella rivista è diventata l’album a fascicoli di matrimoni e battesimi sempre in atto.

 

Più in generale, se qualcuno dovesse parlare di crisi, a Roma viene creduto giusto per partecipare ad un lutto di uno che non conosci. Certo, si è ridotto qualcosa (io per esempio ho tolto Sky, giusto per...)  ma la fame, quella vera, non è ancora arrivata. Solo se dovesse saltare il banco dello Stato qui si farebbe a testate, perché il romano soldi da parte non ne ha, non ha proprio la cultura e chi romano non è, anche volendo, il mutuo casa lo divora alla rata successiva.

 

Cosa voglio dire, non riferito a questa e-mail, ma essa mi dà lo spunto:  il sociale non ci deve deprimere, tutti piangono ed allora piangiamo anche noi che non abbiamo preso neanche uno schiaffo, o ne abbiamo presi pochi rispetto a tutti. Noi, se ci crediamo, "la dieci euro", un mese sì e uno no, la possiamo ancora muovere e se la mettiamo nel sociale, visti i tempi, vale cento volte di più.

 

Questa rivista “Finanzieri e Cittadini” è una perla preziosa nelle nostre mani, è una lucerna che non possiamo mettere sotto il cuscino. Più c’è crisi, più la gente non avrà forza e testa di stare davanti a uno schermo, più saranno rari i pezzi di carta da leggere al bagno, in treno, nella sala d’aspetto del collocamento per i nostri figli, etc…. più essa sarà preziosa, letta, apprezzata.

 

E’ l’unico “gadget” serio che la nostra associazione riesce a far pervenire ai propri associati.


Tutti insieme dobbiamo annodare un filo diretto con il nostro Direttore, costruire noi e i nostri amici più dotati, una redazione virtuale, si parte a bimestre con la copia on-line, poi arriviamo a quella cartacea, anche se dovesse essere un foglio A3, ma che ci frega.

 

Allora questa crisi c’è o non c’è? A noi ci leggono e ci leggeranno perché tentiamo di raccontare la verità, almeno la nostra verità. Non ci frega niente che è stata varata l’imbarcazione Gdf “Queen Elizabeth” che per essere all’altezza dell’omonima nave da crociera pesa 460 tonnellate.

 

Noi diremo l’opposto: quella nave avrà trenta finanzieri di equipaggio, ma palestrati, perché dovranno spingerla a remi quando dietro il costone del porto dell’inaugurazione ha finito già il carburante.


Qui, però, dobbiamo iniziare a sentire i battiti del nostro cuore: o “schiattiamo” sulla riva, ché un’onda ci porta via mentre leggiamo e-mail come questa mia (che per adesso rimangono parole) o “schiattiamo” a trenta metri dalla riva, ché passa un motoscafo e ci prende in pieno. Ma almeno ci siamo fatti il bagno.

 

Saluti, buon Natale a tutti e buon Natale a noi ed alla nostra rivista che presto sarà nelle migliori librerie e agli sponsor diremo: “spiace, non c’è spazio”.

 

Un abbraccio, a presto, Mimmo.

 

 


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