'BOTTE IN CASERMA', MINISTERO DIFESA "RESPONSABILE CIVILE" IN PROCESSO A 7 CC - P.A.: D'ALIA, SOLO 10% DIPENDENTI SOTTO I 35 ANNI - P.A.: A TRIESTE LA FILA SI FA DA CASA SCARICANDO UNA APP. INDICA UFFICIO MENO AFFOLLATO E PRENOTA IL POSTO
sabato 18 gennaio 2014
P.A.: D'ALIA, SOLO 10% DIPENDENTI SOTTO I 35 ANNI
(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 17 GEN - "Solo il 10% dei
nostri dipendenti pubblici ha meno di 35 anni". Lo ha detto il
ministro per la Pubblica amministrazione e la semplificazione,
Gianpiero D'Alia, nel corso di una conferenza stampa a Lamezia
Terme.
"Si tratta di un problema - ha aggiunto D'Alia - della
massima importanza. Abbiamo prorogato per questo le misure che
erano state gia' introdotte dal Governo Monti e che hanno
consentito, fino al 2013, l'esodo anticipato del personale che
abbia maturato in questi anni i requisiti per andare in pensione
secondo le regole introdotte dalla riforma Fornero. Questo
consentira' a tutta la Pubblica amministrazione un radicale
ammodernamento e nello stesso tempo anche un ringiovanimento".
"Nella Legge di stabilita' - ha concluso - abbiamo rafforzato
questo processo, tenendo conto anche delle varie realta'
territoriali del Paese". (ANSA).
P.A.: A TRIESTE LA FILA SI FA DA CASA SCARICANDO UNA APP
INDICA UFFICIO MENO AFFOLLATO E PRENOTA IL POSTO
(ANSA) - TRIESTE, 17 GEN - Si scarica sul telefono cellulare
una app per sapere qual e' l'ufficio pubblico meno affollato in
citta', scegliere e prenotare come se si fosse fisicamente
davanti al totem. Nella prenotazione e' anche indicato il tempo
di attesa stimato, che si aggiorna continuamente fino ad
avvertire quando e' il proprio turno. A Trieste e' "l'App che fa
la fila al posto tuo" e' lo slogan del Comune che, seconda citta'
in Italia, ha varato l'iniziativa, presentata oggi.
L'app si chiama Qurami e il servizio e' relativo a due centri
civici del Comune (Locchi e Roiano), un terzo sara' connesso
molto presto. Il sistema individua quattro tipi di servizio:
autentica firme e copie di atti, rilascio certificati ed
estratti, variazioni di indirizzo e carta d'identita'.
Qurami segue l'esempio di quanto gia' fatto a Firenze e in tre
universita' di Roma, il cui scopo, come ha detto la vice sindaco,
Fabiana Martini, e' "adeguare sempre di piu' il servizio pubblico
alle esigenze dei cittadini". Uno scopo che viene perseguito, in
questo caso, "anche dando spazio ai giovani, come e' stato fatto
in questo caso, che hanno idee innovative; sono giovani,
infatti, gli ideatori di questo sistema". (ANSA).
'BOTTE IN CASERMA', MINISTERO DIFESA "RESPONSABILE CIVILE"
LO HA STABILITO IL TRIBUNALE DI MARSALA IN PROCESSO A 7 CC
(ANSA) - MARSALA (TRAPANI), 17 GEN - Il ministero della Difesa
e' stato dichiarato ''responsabile civile'' dal Tribunale di
Marsala nel processo che vede imputati sette carabinieri (tra i
quali anche il capitano Dario Solito, ex comandante della
Compagnia di Marsala, accusato di omessa denuncia) per le
violenze che sarebbero state commesse, nel 2011, nella caserma
di Pantelleria, su persone fermate per controlli. Il Tribunale
ha accolto la richiesta avanzata in tal senso da un legale di
parte civile. Il processo e' stato rinviato al 24 marzo, quando
saranno ascoltate le presunte vittime delle violenze.
Oltre al capitano Solito, sotto processo sono i marescialli
Giuseppe Liccardi, che all'epoca dei fatti era comandante della
stazione di Pantelleria, anche lui accusato di omessa denuncia,
e Claudio Milito, nonche' Luca Salerno, Lorenzo Bellanova, Rocco
De Santis e Stefano Ferrante.
A conclusione dell'indagine, venne disposto il divieto di
dimora a Pantelleria per Milito, Salerno, Bellanova, De Santis e
Ferrante. Nei confronti di questi militari, accusati di essere
gli autori delle violenze, era stato chiesto l'arresto.
L'omessa denuncia dei fatti era stata contestata anche ad
altri sei carabinieri della stessa stazione, processati con rito
abbreviato e per i quali il pm aveva chiesto la condanna a 4
anni di carcere. Il gup di Marsala, pero', li ha assolti.
L'indagine, condotta dalla sezione di pg della Guardia di
finanza della Procura di Marsala, fu avviata a seguito della
denuncia di un marsalese, Vito Sammartano, 42 anni, cuoco, che
d'estate si trasferisce a Pantelleria per motivi di lavoro.
''Sono stato fermato ad un posto di blocco e condotto in caserma
verso le 4 del mattino - ha raccontato Sammartano - e dopo
l'alcoltest, a cui sono risultato positivo, seppur di poco, sono
stato massacrato di botte''.
Nel corso dell'inchiesta, poi, sono emersi anche altri
episodi dello stesso genere, tanto che la Procura diretta da
Alberto Di Pisa ha individuato una decina di ''parti lese''. Le
accuse a vario titolo contestate vanno dalle lesioni al
sequestro di persona, dal falso in verbalizzazioni all'omissione
di atti d'ufficio e di denuncia e favoreggiamento. (ANSA).