FISCO: 52 MLD NASCOSTI ALLE TASSE, 8MILA EVASORI TOTALI DATI GDF 2013 – PORTAS DATI GDF DRAMMATICI, UNIFICARE ANAGRAFE
venerdì 24 gennaio 2014
Fisco: 52 mld nascosti alle tasse, 8mila evasori totali
Dati Gdf 2013, irregolare uno scontrino su 3; 4,9 mld Iva evasa
(di Matteo Guidelli)
(ANSA) - ROMA, 23 GEN - In un solo anno gli italiani non
hanno pagato le tasse su 51,9 miliardi di euro, una cifra che
basterebbe per la copertura di tre manovre finanziarie. E, come
se non fosse gia' abbastanza, hanno evaso anche l'Iva per quasi 5
miliardi. Senza dimenticare che un'attivita' commerciale su tre,
nella migliore delle ipotesi, ha emesso scontrini e ricevute
fiscali irregolari; o non li ha emessi proprio.
Il bilancio dell'attivita' svolta nel 2013 dalla Guardia di
Finanza per tentare di ridurre i danni enormi che ogni anno
l'evasione fiscale provoca al bilancio dello Stato, fotografa un
paese in mano ai furbetti, ancora inesorabilmente costretto a
fare i conti con un fenomeno gigantesco, che altera l'economia
legale e la concorrenza. Un paese dove, nonostante i controlli
sempre piu' attenti e incrociati, esistono ancora oltre ottomila
soggetti completamente sconosciuti al fisco, gente che per anni
non ha pagato un euro di tasse.
Il dato abnorme di quasi 52 miliardi sottratti a tassazione e'
dato dalla somma di redditi e ricavi non dichiarati e costi non
deducibili scoperti dalla Gdf sul fronte dell'evasione
internazionale, dell'evasione totale e di fenomeni evasivi come
le frodi carosello, i reati tributari e la piccola evasione.
Nello specifico, i finanzieri hanno scoperto 15,1 miliardi sul
fronte dell'evasione fiscale internazionale: soldi che nella
maggior parte dei casi riguardano i cosiddetti "trasferimenti di
comodo", ossia il trasferimento della residenza di persone o
societa' in paradisi fiscali, e l'individuazione di
organizzazioni o societa' con sede all'estero ma che svolgono in
Italia attivita' soggetta a tassazione. Dal canto loro, gli 8.315
evasori totali - un numero pressoche' identico a quello del 2012,
quando ne furono scoperti 8.617, segno che si tratta di un
fenomeno tutt'altro che in calo - hanno nascosto al Fisco
redditi per 16,1 miliardi, mentre i ricavi non contabilizzati e
i costi non deducibili riferibili ad altri fenomeni evasivi -
dalle frodi carosello ai reati tributari fino alla piccola
evasione - ammontano a 20,7 miliardi.
Non va meglio sul fronte degli scontrini: sia nel 2012 sia
nel 2013 le irregolarita' accertate dai finanzieri sono state il
32% del totale dei controlli. Questi ultimi sono stati
quattrocentomila l'anno scorso e 447mila due anni fa, effettuati
sia nelle operazioni 'ad alto impatto', come quella che prese di
mira Cortina o Capri, sia nei controlli quotidiani. Significa
che un'attivita' commerciale su tre, che sia un negozio, un bar,
un ristorante, un albergo, o non ha fatto scontrini e ricevute o
le ha fatte in maniera irregolare. Sul fronte del lavoro nero, i
finanzieri hanno invece scoperto 14.200 soggetti che prestavano
la loro opera al di fuori di ogni regola e 13.385 che aveva
contratti di lavoro irregolari.
Non e' un caso dunque che l'anno appena passato ha visto
aumentare le persone denunciate per frodi e reati fiscali:
12.726 nel 2013 (di cui 202 arrestate), 11.769 nel 2012. La
maggior parte di queste persone (5.776 violazioni) ha utilizzato
o emesso fatture false. Sono inoltre 2.903 i soggetti che hanno
omesso di presentare la dichiarazione dei redditi mentre 1.976
hanno distrutto o occultato la contabilita' e 534 non hanno
versato l'Iva.
Dall'analisi dei numeri della Guardia di Finanza emerge un
altro aspetto interessante: alle frontiere italiane sono stati
intercettati 298 milioni tra contanti e titoli. Soldi bloccati
sia in uscita dal nostro paese che in entrata. Di questi, 258
sono stati sequestrati, con un incremento di ben il 140%
rispetto alla valuta sequestrata nel 2012.
Il dato positivo, se cosi' si puo' definire, e' che 4,2 miliardi
sono stati recuperati a tassazione, dopo l'adesione integrale da
parte dei contribuenti disonesti ai verbali di contestazione. E
un altro miliardo e 400 milioni tra beni mobili e immobili,
valuta e conti correnti - su un totale di 4,6 per i quali e'
stata avanzata la proposta di sequestro - sono stati requisiti
ai responsabili di frodi fiscali. Magra consolazione, visto che
complessivamente si tratta di 5,6 miliardi, un decimo
dell'importo che gli italiani hanno nascosto.(ANSA).
Portas, dati Gdf drammatici, unificare anagrafe
(ANSA) - ROMA, 23 GEN - "Dai dati della Guardia di Finanza
relativi all'attivita' svolta nel 2013, emerge un quadro pesante
che conferma quanto detto dal direttore dell'Agenzie delle
entrate Attilio Befera nel corso della audizione in commissione
Bicamerale di vigilanza sulla Anagrafe tributaria. Vista la
vastita' del fenomeno dell'evasione e della elusione fiscale in
Italia, e' necessario verificare l'efficacia degli strumenti
utilizzati per il recuperare delle cifre evase". Lo afferma
Giacomo Portas, deputato del Pd e presidente della commissione
di vigilanza sull'Anagrafe tributaria.
"A questo proposito, porterebbe a migliori risultati
l'unificazione in capo alla Sogei delle piattaforme dei dati
relativi ai conti correnti e di quelli in possesso all'Inps e ai
Comuni, cosa che permetterebbe di ottimizzare la spesa
affrontata per il recupero delle cifre evase; sarebbe anche un
modo per rendere piu' efficace il lavoro della Guardia di finanza
e dell'Agenzie dell'entrate. Il prossimo martedi' mi rechero' con
i colleghi della commissione presso la Sogei per discutere
interventi che evitino questo pesante danno erariale alle casse
dello Stato. Altre semplici riforme permetterebbero
l'accertamento di sacche di evasione ancora sconosciute. Una per
tutte: porre maggiore attenzione da parte dei Comuni quando
concedono la residenza. Nel Principato di Montecarlo, per fare
un esempio, richiedono di verificare i consumi di acqua ed
energia nell'anno precedente la domanda; e sulla base di questi
indicatori viene presa la decisione di concedere o meno la
residenza", conclude. (ANSA).