CASO DEL LUOGOTENENTE VOZA, INVITO AI LETTORI DEL SITO FICIESSE: COME DOVREBBERO COMPORTARSI, SECONDO VOI, SUPERIORI E COLLEGHI QUANDO UN FINANZIERE E’ INDAGATO? - di Giuseppe Fortuna

lunedì 27 gennaio 2014


CASO LUOGOTENENTE VOZA, INVITO AI LETTORI DEL SITO FICIESSE: COME DOVREBBERO COMPORTARSI, SECONDO VOI, SUPERIORI E COLLEGHI QUANDO UN FINANZIERE E’ INDAGATO?  - di Giuseppe Fortuna 

 

La lettera del Luogotenente Voza che pubblichiamo oggi sul sito www.ficiesse.it racconta il calvario di un appartenente alla Guardia di finanza che, avendo eseguito con scrupolo il proprio lavoro (e probabilmente proprio per questo), è stato oggetto di atti ritorsivi da parte di chi era stato sottoposto ai controlli.

 

Si tratta – è vero -, come si dice in questi casi, di un rischio del mestiere. E quello dei finanzieri “operativi” è certamente un mestiere difficile e molto delicato.

 

Ma la lettera di Angelo Voza riesce, nella sua mirabile essenzialità e dignità, a far comprendere quanto pesi, a chi è già impegnato a calmare sé stesso e la propria famiglia, a raccogliere le idee, a non fare errori, a trovare energie (e risorse economiche non trascurabili) per la difesa, quanto pesi, dicevamo, riuscire anche a sopportare l’essere accantonati, esclusi ed evitati da colleghi, collaboratori e superiori.

 

Insomma, quando ti trovi in situazioni del genere l’ambiente in cui vivi e ti riconosci tende quasi sempre ad emarginarti: "Se lo stanno indagando, qualche cosa ha fatto!"


Questo Ã¨ quanto è accaduto al Luogotenente Voza, nonostante un servizio iniziato in Sicilia negli anni ottanta come caposcorta del giudice antimafia Palermo e proseguito su e giù per lo Stivale sempre da operativo.

 

Siamo felicissimi, quindi, di far sapere ai tanti finanzieri che ci seguono cosa è successo davvero e ribadire che Angelo Voza è una persona per bene che ha sempre lavorato con serietà e rigore assoluti.

 

Ma l’Autore della lettera certamente non si dispiacerà se approfittiamo del suo caso per rivolgere ai nostri lettori, e in particolare a quelli che hanno conosciuto, anche solo da spettatori, vicende della medesima natura, magari finite in modo meno felice, alcune DOMANDE CHE CI STANNO MOLTO A CUORE.

 

Eccole: c’è, o non, secondo voi, qualcosa da cambiare nel Corpo quando un finanziere, di qualunque grado, si trova indagato? Come si dovrebbero comportare in questi casi colleghi e superiori? E' possibile, e come, coniugare in una pubblica amministrazione, ancor più se deputata al controllo di imposte e tasse, rigore e solidarietà?

 

Fateci sapere che ne pensate e raccontateci le esperienze che conoscete scrivendo a sportellocorruzione@ficiesse.it.  

 

 

 

GIUSEPPE FORTUNA

Segretario generale Ficiesse
giuseppefortuna@hotmail.com
www.giuseppefortuna.it




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