ALPINO MORI' DOPO VACCINO, MINISTERO SALUTE DOVRA' RISARCIRE - FISCO: ISEE, CON FURBETTI E EVASORI SOTTRATTI 2MLD ANNO - DA FINE MARZO OBBLIGO BANCOMAT PER PROFESSIONISTI - CONTRAFFAZIONE:SEQUESTRATI DA GDF 130 MLN FALSI IN 2013

martedì 28 gennaio 2014

ALPINO MORI' DOPO VACCINO, MINISTERO SALUTE DOVRA' RISARCIRE
FERRARA, FAMILIARI OTTENGONO SENTENZA CONDANNA, PRIMA SUL CASO
(ANSA) - CODIGORO (FERRARA), 27 GEN - Dopo 10 anni di
battaglie giudiziarie, la famiglia di Francesco Finessi, alpino
di 22 anni di Codigoro morto nel 2002 per un linfoma non
Hodgkin, ha ottenuto una sentenza storica contro il ministero
della Salute: il giudice Alessandra De Curtis del tribunale di
Ferrara ha riconosciuto, per la prima volta in Italia, un nesso
di causalita' tra il tumore e i vaccini fatti nel tempo durante
il servizio militare di leva, somministrati 'macroscopicamente'
in modo sbagliato dai medici. Il ministero della Salute e' stato
infatti condannato stamane a indennizzare la famiglia.
"Ora questa sentenza storica - spiega l'avv.Francesco Ferruli
di Martinafranca che ha assistito la famiglia assieme al collega
di Ferrara Antonio Boldrini - potra' essere applicata a tanti
altri casi analoghi. E' un segnale di giustizia e sancisce un
principio: non a caso ho appena parlato con altri militari che
forti di questo pronunciamento, inoltreranno le proprie
richieste''. (SEGUE).

ALPINO MORI' DOPO VACCINO, MINISTERO SALUTE DOVRA' RISARCIRE (2)
(ANSA) - CODIGORO (FERRARA), 27 GEN - Raggiante la mamma,
Santa Passaniti: "Tutti i nostri sforzi sono stati ripagati da
questa sentenza che ha riconosciuto i danni da vaccino, come
abbiamo sempre sostenuto: ora la nostra causa potra' aiutare
tanti altri, visto che sono stati piu' di 3000 i militari morti e
malati che non hanno mai messo un piede all'estero in missioni
militari (dunque non soggetti a radiazioni di armamenti con
uranio impoverito, ndr). I soldi? A noi, me, mio marito e mio
figlio, non interessa il lato economico, in 10 anni abbiamo
speso molto di piu' per cause, perizie, viaggi e ricerche di cio'
che verra' risarcito".
A novembre il processo penale per il caso Finessi si era
concluso davanti al tribunale di Belluno con la condanna a tre
anni di Nicola Marchetti, ufficiale medico del 16/o reggimento
Alpini di stanza alla caserma Salsa, per falso ideologico e
falso materiale commessi da pubblico ufficiale in atti pubblici,
per alcune visite mai effettuate sui soldati a lui affidati. In
particolare, l'indagine metteva in relazione le mancate visite e
un vaccino anti-tifo somministrato due volte a Finessi.
Erano stati il quotidiano Repubblica e poi il sito
Repubblica.It per primi ad occuparsi di questi casi.
Dall'inchiesta giornalistica scaturirono diverse interrogazioni
parlamentari, il cambiamento dei protocolli vaccinali di parte
delle forze armate e anche la costituzione di diverse
commissioni parlamentari. (ANSA).

FISCO: ISEE, CON FURBETTI E EVASORI SOTTRATTI 2MLD ANNO
INDAGINE LEF, PER CHI NON PAGA TASSE VANTAGGIO FINO AL 70%
(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Evasori e furbetti dell'Isee scalano
le classifiche del welfare e sottraggono ogni anno alle famiglie
oneste 2 miliardi in servizi sociali. Grazie a
mini-dichiarazioni dei redditi ottengono, infatti, circa il 20%
delle risorse assegnate con l'Indicatore della situazione
economica equivalente per l'accesso agli asili nido o alle borse
di studio. E' quanto emerge da una ricerca di Lef,
l'Associazione per la legalita' e l'equita' fiscale, presentata a
tre giorni dalla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto
che rivoluziona la materia.
Anche alla luce delle nuove regole, pero', basta nascondere al
fisco piccole somme per alterare significativamente le
graduatorie e con un'evasione di 10 mila euro si puo' ottenere un
vantaggio fino al 70% rispetto a chi, nella stessa situazione,
dichiara tutto. Per esempio, una famiglia con due figli minori,
reddito di 31.600 euro, abitazione propria e patrimonio
mobiliare di 8 mila euro, se evade 1.000 euro ha un vantaggio
illegale del 4%, che sale al 17% con un'evasione di 5 mila euro,
al 34% con 10 mila euro e raggiunge il 68% con 20 mila euro in
nero.
In questo contesto, secondo l'associazione, ''il nuovo Isee
cerca di dare una risposta alle principali criticita''' dello
strumento e ''differenzia in modo piu' equo i valori assoluti
dell'indicatore''. ''La strada e' sicuramente quella giusta, ma
bisogna andare oltre nell'ottica di un'amministrazione che
acquisisce in tempo reale le informazioni, le corregge e le
utilizza immediatamente'', afferma l'ex direttore dell'Agenzia
delle entrate Massimo Romano. Gia' dall'8-9 giugno, intanto,
quando le nuove regole diventeranno operative, saranno
impossibili alcuni trucchetti grazie a ''controlli piu'
efficienti e all'acquisizione diretta delle informazioni dagli
archivi delle dichiarazioni dei redditi'' o dei rapporti dei
contribuenti con le banche, spiega il viceministro del Lavoro,
Maria Cecilia Guerra. Fino ad oggi, infatti, il 25% delle
dichiarazioni dei redditi ai fini dell'Isee era sottostimata
persino rispetto a quanto lo stesso cittadino dichiarava al
fisco e l'80% dichiarava patrimoni mobiliari, tra conti e
titoli, pari a zero.(ANSA).

FISCO:MISE,DA FINE MARZO OBBLIGO BANCOMAT PER PROFESSIONISTI
ZANONATO, COSI' PIENA ATTUAZIONE A PROGRAMMI AGENDA DIGITALE
(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Scattera' negli ultimi giorni di marzo
l'obbligo del bancomat per i professionisti. E' stato infatti
pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale
che prevede l'accettazione obbligatoria delle carte di debito
come modalita' di pagamento per l'acquisto di beni, servizi e
prestazioni professionali. Con l'entrata in vigore di questo
decreto, che avverra' tra sessanta giorni, diverra' obbligatoria
l'accettazione del bancomat per i pagamenti di importo superiore
ai 30 euro, sia per le transazioni con le imprese per l'acquisto
di beni e servizi che per i professionisti.
E' stabilito, informa una nota del Ministero dello Sviluppo
Economico, che fino al 30 giugno 2014 l'obbligo di accettazione
varra' solo per le attivita' commerciali o professionali di
maggiore dimensione, ossia quelle aventi un fatturato superiore
a 200.000 euro nell'anno precedente.
In ogni caso, e' espressamente previsto che entro i novanta
giorni successivi all'entrata in vigore di questo decreto, le
modalita' di adeguamento per i soggetti con fatturato inferiore a
200.000 euro inizialmente esclusi potranno essere definite
attraverso un ulteriore decreto, che potra' fissare nuove soglie
minime di importo e nuovi limiti minimi di fatturato.
"Con questo provvedimento si da' ulteriore attuazione ai
programmi dell'Agenda Digitale, favorendo i consumatori nei loro
acquisti attraverso una piu' ampia diffusione della moneta
elettronica e garantendo maggiore tracciabilita' per le
transazioni con imprese e professionisti", e' il commento del
Ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato.(ANSA).

CONTRAFFAZIONE:SEQUESTRATI DA GDF 130 MLN FALSI IN 2013
9MILA DENUNCE,+25%. ALLARME GRASSO,CHI LI USA AIUTA CRIMINALITA'
(ANSA) - ROMA, 27 GEN - Giocattoli nocivi per la salute,
griffe false prodotte in Italia o importante dall'estero e
'marchiate' nel nostro paese, pezzi di ricambio per auto non
sicuri e non omologati: sono 130 milioni i prodotti contraffatti
sequestrati dalla Guardia di Finanza nel 2013. Oltre 356mila
pezzi al giorno a conferma di quel che dice il comandante
generale delle Fiamme Gialle, il generale Saverio Capolupo: "la
contraffazione ha assunto realmente caratteristiche globali, per
ampiezza, transnazionalita' e molteplicita' di effetti dannosi".
Non e' un caso dunque che il presidente del Senato Pietro
Grasso, aprendo un convegno al Senato dedicato proprio al
fenomeno che vede l'Italia ai primi posti della classifica Ue,
lanci l'allarme: "chi usa prodotti contraffatti aiuta la
criminalita'. La falsificazione ci costa davvero troppo, non solo
perche' e' il terreno in cui opera la criminalita', ma anche perche'
genera evasione fiscale". La Gdf valuta il giro d'affari della
contraffazione in circa un miliardo e mezzo di euro. "Ma la
piaga - prosegue il presidente del Senato - potrebbe essere
ancora piu' devastante", soprattutto in un periodo di crisi.
I dati d'altronde parlano chiaro: rispetto al 2012 c'e' stato
un aumento del 25% dei prodotti sequestrati mentre sono 9.445 le
persone denunciate, di cui 252 per associazione a delinquere.
11.409 sono stati gli interventi da parte della Gdf, una media
di 30 al giorno. I sequestri hanno riguardato tutte le tipologie
di prodotti: dall'abbigliamento (quasi 22 milioni di pezzi), ai
giocattoli (quasi 13 milioni), dall'elettronica (quasi 42
milioni) ai beni di consumo (53 milioni di pezzi) tra cui
cosmetici, pezzi di ricambio per auto e prodotti per l'igiene.
Le zone preferite dalle imprese del falso per produrre
direttamente i prodotti contraffatti o confezionare i falsi
provenienti dall'estero, sono la Toscana, il Veneto, la
Campania, le Marche, la Lombardia e il Lazio. I controlli hanno
riguardato anche gli acquisti on line, dove i traffici di merci
contraffatte hanno sempre piu' diffusione: sono cosi' state
bloccate 84 piattaforme web utilizzate per il commercio di
prodotti falsi o per consentire agli utenti il download illegale
di software, con una crescita del 60% rispetto al 2012. Infine,
3.744 sono stati i controlli sulla disciplina dei prezzi e 1.107
le attivita' ispettive nei settori della concorrenza, appalti,
energia elettrica, gas, comunicazioni e privacy.
L'industria del falso, dice il generale Capolupo nel corso
del convegno al Senato, rappresenta una "minaccia ampia", un
fenomeno che "mette a rischio la crescita del paese e
dell'Europa", contro la quale "occorre serrare le fila e
rispondere in modo corale". La contraffazione "puo' essere
combattuta solo facendo sistema tra istituzioni, imprese e
cittadini". Ed e' importante colpire, conclude, la filiera del
falso, prima che il prodotto venga immesso nel mercato: poiche'
gia' nella fase di produzione "molti dei danni che la
contraffazione porta con se' si sono gia' realizzati".(ANSA).

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