FISCO: BATTISTA (M5S), PERCHE' AG. ENTRATE ASSUME 1100 NUOVI FUNZIONARI? DOBBIAMO RIDIMENSIONARE LA GDF E SPOSTARE RISORSE VERSO L'ATTIVITÀ INVESTIGATIVA
giovedì 06 febbraio 2014
FISCO: BATTISTA (M5S), PERCHE' AG. ENTRATE ASSUME 1100 NUOVI FUNZIONARI?
(AGENPARL) - Roma, 02 feb - «Come è possibile che solo un finanziere su sei sia utilizzato per l'attività di controllo sulla grande evasione in un Paese come l'Italia dove non pagare le tasse e i tributi è a livelli intollerabili? È una legittima domanda tanto più urgente se si considerano le spese che lo Stato si appresta a sostenere per l'assunzione di 1.100 nuovi funzionari all'Agenzia delle Entrate per la lotta all'evasione con oneri economici non indifferenti nell'ordine di 55 milioni di euro».
Lorenzo Battista, senatore del MoVimento 5 Stelle contesta le assunzioni che l'agenzia delle entrate si appresta a fare con l'arruolamento di ben 1.100 funzionari perché «in tempi di spending review queste assunzioni non possono essere giustificate, considerando anche il ruolo che esplica la Guardia di Finanza avendo a disposizione già 10 mila addetti per la lotta fiscale su 60 mila unità delle fiamme gialle». Per coprire queste assunzioni a tempo indeterminato, come si legge nel decreto, si potranno spendere 4,5 milioni di euro nel 2014, che diventeranno 24 milioni nel 2015, 41,5 milioni nel 2016 e 55 milioni a decorrere dal 2017.
«Una bella botta per le casse dello Stato - ribadisce il portavoce M5S - oramai quasi vuote e un onere economico non indifferente. Dobbiamo pensare ad un ridimensionamento della Gdf e spostare le risorse umane verso l'attività investigativa sulla grande evasione e sulla fuga dei capitali all'estero, i cosiddetti paradisi fiscali ancora in attesa di ratifica da parte del nostro governo, perché è su questi filoni che si può operare scoprendo migliaia e migliaia di miliardi di euro, non certo con il controllo degli scontrini fiscali che portano via tempo mentre i nostri finanzieri possono veramente, con la loro specialità , fare molto sulla lotta alla grande evasione». Battista critica, infine, Saccomanni invitandolo ad occuparsi veramente «di riformare il sistema fiscale e tributario e non concentrarsi come ha fatto questi giorni su Bankitalia, suo ex datore di lavoro».