UE A ITALIA,PREOCCUPA CORRUZIONE VERTICI E LEGAMI MAFIE. VALE 60 MLD,META' DEL TOTALE. PATRONI GRIFFI: PASSI AVANTI ITALIA

domenica 09 febbraio 2014


UE A ITALIA,PREOCCUPA CORRUZIONE VERTICI E LEGAMI MAFIE
VALE 60 MLD,META' DEL TOTALE. PATRONI GRIFFI: PASSI AVANTI ITALIA
   (di Patrizia Antonini)
   (ANSA) - BRUXELLES, 3 FEB - I "legami tra politici,
criminalita' organizzata e imprese", e lo "scarso livello di
integrita' dei titolari di cariche elettive e di governo" sono
tra gli aspetti della corruzione in Italia, che piu' preoccupano
Bruxelles, secondo quanto rivela il primo report della
Commissione sul fenomeno, presentato da Cecilia Malmstrom.
   Per far fronte al fenomeno che secondo la Corte dei Conti
italiana vale 60mld, pari al 4% del Pil nazionale, l'Ue
suggerisce di rafforzare la legge anticorruzione, che cosi' com'e'
"lascia varie questioni irrisolte", come prescrizione,
autoriciclaggio, falso in bilancio, e voto di scambio; e di
smettere di adottare "leggi ad personam", come quelle che in
passato hanno ostacolato l'efficacia dei processi (dal legittimo
impedimento alla depenalizzazione del falso in bilancio, dal
Lodo Alfano alla ex Cirielli).
   Si raccomanda inoltre di mettere mano al conflitto
d'interesse, garantendo un sistema uniforme, indipendente e
sistematico di verifica, con relative sanzioni deterrenti. E di
rafforzare il quadro giuridico e attuativo sul finanziamento ai
partiti, soprattutto per donazioni e consolidamento dei conti.
   "Il report dell'Unione europea sulla corruzione in Italia
riconosce che il nostro Paese ha fatto passi in avanti
"significativi" nella lotta contro questo fenomeno''.E' quanto
sottolinea il sottosegretario alla presidenza del Consiglio
Filippo Patroni Griffi. ''Soprattutto viene affermato il cambio
di prospettiva: la centralita' che hanno assunto le politiche di
prevenzione e di responsabilita' all'interno della pubblica
amministrazione e della classe politica, per "bilanciare il
fardello della corruzione".
    Sul reato di autoriciclaggio interviene invece il
vicepremier e ministro dell'interno Angelino Alfano. "Il Governo
agira' sull'autoriciclaggio, si sta approfondendo la materia, ci
sono tuttavia dubbi di costituzionalita' sull'eventuale
introduzione di questo reato".
    Bruxelles inoltre rileva come "negli ultimi anni sono state
portate all'attenzione del pubblico numerose indagini per
presunti casi di corruzione, finanziamento illecito ai partiti e
rimborsi elettorali indebiti, che hanno visto coinvolte
personalita' politiche di spicco e titolari di cariche elettive a
livello regionale". Scandali che hanno portato a dimissioni,
anche di leader e di alte cariche di partito, a elezioni
regionali anticipate in un caso, ed hanno spinto il governo a
sciogliere alcuni consigli comunali per presunte infiltrazioni
mafiose.
   Come esempio "degno di nota", la relazione segnala quello di
"un parlamentare indagato per collusione col clan camorristico
dei Casalesi" (richiamando il caso di Nicola Cosentino, ma senza
farne il nome). Inoltre si evidenzia come solo nel 2012 sono
scattate indagini penali e ordinanze di custodia cautelare nei
confronti di esponenti politici locali in circa meta' delle 20
Regioni, sono stati sciolti 201 consigli municipali, di cui 28
dal 2010 per presunte infiltrazioni criminali, e piu' di 30
deputati della precedente legislatura sono stati indagati per
reati legati a corruzione o finanziamento illecito dei partiti.
   La Commissione, che ricorda come la corruzione sia un
fenomeno comunque diffuso in tutti e 28 gli Stati membri,
riconosce "i notevoli sforzi profusi dall'Italia", ma tra le
priorita' "da risolvere con massima urgenza" indica la
prescrizione, perche' termini, regole e metodi di calcolo,
sommati alla lunghezza dei processi, "determinano l'estinzione
di un gran numero di procedimenti", e come esempio si indica
(pur senza fare nomi) il processo Mills e Silvio Berlusconi.
   E se all'Ue piace la norma sull'incandidabilita' ed il divieto
di ricoprire cariche elettive o di governo dopo condanne
definitive (applicata "nel caso della decadenza da senatore di
un ex premier" anche qui si richiama Berlusconi senza farne il
nome), non promuove le disposizioni sulla corruzione nel settore
privato e sulla tutela del dipendente pubblico che segnala
illeciti, e raccomanda di potenziare l'Autorita' anticorruzione.
   Molte le reazioni, con l'Associazione nazionale magistrati
che chiede di intervenire al piu' presto "sul falso in bilancio e
sulla prescrizione", ed il presidente della commissione
antimafia Rosy Bindi che richiama la necessita' di "interventi
piu' incisivi di quelli finora adottati", anche "per affrontare
il semestre Ue a testa alta". E se per Antonio Di Pietro la
relazione Ue e' "una conferma dei timori", il coordinatore di
Fratelli d'Italia, Guido Crosetto vuole introdurre nella legge
elettorale norme per garantire democrazia e trasparenza nei
partiti". Andrea Mazziotti, responsabile giustizia di Scelta
Civica ritiene che "sarebbe ora che il Parlamento si desse una
svegliata", mentre per l'associazione Libera "e' come, se ogni
italiano fosse costretto a versare mille euro l'anno nelle casse
del malaffare".(ANSA).

 


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