CASA: FRA STIME FISCO E PREZZI ASTE DIVARIO ENORME - FISCO: DELEGA TORNA A CAMERA; RUSH FINALE PER L'OK - FISCO: PARROCO DEL PADOVANO, 'NON PAGATE TASSE INIQUE'
CASA: FRA STIME FISCO E PREZZI ASTE DIVARIO ENORME
CONFEDILIZIA, VALORI OMI (ENTRATE) ANCHE 4 VOLTE SUPERIORI
(di Maria Gabriella Giannice)
(ANSA) - ROMA, 9 FEB - La delega fiscale, che approderà nei
prossimi giorni alla Camera per il via libera definitivo, porta
con sè, all'art.2, la riforma del Catasto tanto temuta dai
proprietari di case. Dopo la stangata Imu, Tasi, Tari, Iuc, dopo
la rivalutazione delle rendite catastali in alcune città, ora
arriverà per tutti la revisione del catasto. E questo avviene in
piena crisi del mattone con i valori degli immobili in costante
calo e il settore dell'edilizia in profondo rosso. La messa a
punto dei nuovi strumenti di misurazione del valore reale degli
immobili impiegherà qualche anno ad essere applicata ma nel
frattempo ci sarà una fase di transizione sulla quale ancora non
è certo quali strumenti saranno applicati.
Stabilire in teoria il valore reale di un immobile è
comunque arduo in un momento di prezzi in continua evoluzione, e
siccome il mercato sta crollando si rischia di penalizzare
ancora di più i contribuenti proprietari di case. Lo evidenzia
Confedilizia, associazione della proprietà immobiliare, in uno
studio che evidenzia come tra i prezzi di vendita delle case in
asta e le quotazioni diffuse dall'Osservatorio del Mercato
Immobiliare (Omi), che fa capo all'Agenzia dell'Entrate, spesso
vi sia un'ampia forbice, con prezzi Omi più alti del prezzo di
aggiudicazione. E' pur vero che nel suo sito l'Agenzia delle
Entrate avverte che le quotazioni OMI "sono soltanto di ausilio
alla stima di un tecnico" e "nell'ambito del processo estimale
non pu? che condurre ad indicazioni di valori di larga massima".
Ma di fatto l'errore dimostra che il mercato reale è più
pessimista delle analisi teoriche. Perch? di fatto il valore
finale dell'immobile, che si baserà anche sui metri quadri e non
più sul numero delle stanze, verrà? elaborato con un algoritmo.
L'associazione dei proprietari ha pubblicato sul suo sito 40
casi reali di appartamenti venduti all'asta nel 2013 e poi ha
confrontato il prezzo di aggiudicazione con i valori minimi e
massimi delle quotazioni Omi. In 33 casi su 40 il prezzo reale
si è rivelato più basso delle stime e qualche volta con divari
di quattro volte. E' il caso di un piccolo appartamento a Costa
de' Nobili in provincia di Pavia, prezzo di aggiudicazione
37.400 euro, quotazione dell'Omi da 121.500 a 147.00. Peggio
ancora per l'appartamento di Vetralla in provincia di Viterbo
battuto all'asta a 27.000 euro, secondo l'Omi avrebbe dovuto
avere un valore oscillante fra 133.210 e 165.423. Ma differenze
significative si evidenziano a Ragusa con un ufficio venduto a
87.500 euro, stima Omi data fra 114.750 e 168.750 euro. Anche a
Genova abbiamo un appartamento venduto a 61.000 euro a fronte di
valutazioni fra 84.000-124.000 euro. A Napoli a fonte di una
vendita a 249.000 euro la stima oscillava da 295.000 a 450.000
euro. Ad Ancona: prezzo di aggiudicazione 99.029 euro, con stime
pi? che duplicate da 220.000 a 308.000. C'e' un solo caso in cui
il prezzo di aggiudicazione supera la quotazione Omi ed e' un
appartamento di Milano venduto in asta a 198.000 euro a fronte
di una stima fra i 148.200 e i 187.200 euro, ma qui si trattava
di un bene di particolare pregio architettonico. Per il resto,
gli altri 6 immobili della ricerca che rientrano nella forbice
proposta da Omi i prezzi dell' aggiudicazione sono state vicino
al quello più basso.(ANSA).
FISCO: DELEGA TORNA A CAMERA; RUSH FINALE PER L'OK
CAPEZZONE CHIEDERO’ FINESTRA AULA;CASERO, SI’ PIÙ PRESTO POSSIBILE
(ANSA) - ROMA, 9 FEB - La riforma del catasto, la revisione
degli oltre 700 'sconti' fiscali alle famiglie, quelli alle
imprese, regole più stringenti sul gioco d'azzardo, l'inversione
dell'onere della prova tra contribuenti ed amministrazione:
queste e molte altre norme della delega fiscale tornano dalla
settimana che si apre all'esame di Montecitorio, in terza
lettura, per il via libera finale. Insomma la delega, dopo mesi
di 'stop', dovrebbe avere il via libera definitivo consentendo
al testo, licenziato mercoledì? scorso dal Senato con poche
modifiche, di entrare nella 'fase 2'. Ciò i decreti attuativi
che il governo si ? comunque impegnato ad elaborare e gestire in
stretto contatto con il Parlamento. Cos? da marted? prossimo la
delega dovrebbe essere riassegnata alla commissione Finanze
della Camera per un breve passaggio 'tecnico' per poi, legge
elettorale permettendo, approdare velocemente all'aula.
Il viceministro all'economia, Luigi Casero, che sta seguendo
i lavori parlamentari sulla delega spiega che ''l'idea è
approvarla il più presto possibile. Del resto ci sono state
poche modifiche quindi ci vuole pochissimo tempo, due
settimane''. Poi i decreti: ''finché non ci sono non si attua
nulla e noi ci siamo impegnati a discuterli tutti in
Parlamento'' ma tenendo fede all'impegno di ''preservare i
carichi familiari e la salvaguardia del reddito personale e
anche la razionalizzazione degli sconti alle aziende per ridurre
il loro carico fiscale''. Anche il presidente della Commissione
Finanze e relatore della delega, Daniele Capezzone, ? convinto
che si possa dare il via libera in tempi stretti: ''attendo
ancora la riassegnazione alla commissione che dovrebbe avvenire
formalmente marted? o mercoled? poi, dopo l'esame in
commissione, chieder? una finestra per l'aula (dove ora c'? la
legge elettorale) per arrivare ad un'approvazione superveloce''.
Capezzone ci 'tiene' alla delega e rivendica una 'paternità?
parlamentare' del testo che oltretutto ''sarà la prima legge di
iniziativa parlamentare di questa legislatura''.
Tra i capitoli a impatto maggiore delle delega c'e' la
revisione del catasto: il valore e la categoria non si basera'
piu' sui vani, ovvero sul numero di stanze, ma sui metri
quadrati. La rendita finale sara' poi determinata da una formula
matematica che mettera' in relazione tutto quanto, dal valore di
mercato alla posizione. Una riforma quindi complessa, che non
potra' completarsi di qui a poco (si parla di circa cinque
anni).
L'altro fronte caldo riguarda il riordino degli sconti
fiscali, con l'Italia che vanta oltre 700 voci. Si mette mano
alla cosiddetta 'erosione fiscale', stabilendo che il
Governo intervenga per ''eliminare'' e ''riformare'' le spese
fiscali che appaiono ''ingiustificate'', ''superate'' o sono
''una duplicazione'', ferma restando la priorita' della tutela
dei redditi di lavoro, con riguardo alla famiglia e alle persone
svantaggiate. All'esecutivo e' anche affidato il compito di
redigere un rapporto annuale su qualsiasi forma di esenzione,
esclusione, riduzione d'imposta. La delega precisa anche la
destinazione delle maggiori entrate derivanti dalla revisione,
come quelle che arrivano dalla lotta all'evasione: in prima
battuta andranno a salvaguardare l'equilibrio di bilancio e solo
successivamente potranno confluire nel Fondo per la riduzione
della pressione fiscale. Il disegno di legge investe pero' anche
altre questioni, tra cui il riordino del giochi pubblici,
l'introduzione del concetto di abuso di diritto (un nuovo
rapporto con 'inversione della prova' tra amministrazione e
contribuenti) e nuove forme di fiscalita' ambientale. Si punta
anche alla razionalizzazione dell'Iva e di altre imposte
indirette, in particolare, semplificando gli adempimenti (tipo
attraverso modelli precompilati) e attraverso la razionalizzare
delle aliquote.(ANSA).
FISCO: PARROCO DEL PADOVANO, 'NON PAGATE TASSE INIQUE'
RELIGIOSO NOTO PER SUA ECCENTRICITÀ, TENTÒ ANCHE VIA TV
(ANSA) - VENEZIA, 9 FEB - "Non pagate tasse inique" perch?
"non è giusto correre il rischio di impoverirsi". Sono le parole
che don Marino Ruggero, parroco di Laverda di Lusiana e Mure di
Molvena nel padovano, ha affidato al bollettino parrocchiale.
Il parroco, che predicava a Villa di Teolo, da cui è stato
trasferito dopo aver fatto due provini per entrare nel "Grande
fratello", ora ha sposato una sorta di campagna antifisco, come
riferisce Il Mattino di Padova.
"La dottrina cattolica - scrive don Marino sul bollettino
parrocchiale 'Marin che rugge' - ricorda che vi sono tasse
giuste, che vanno pagate sotto pena di peccato mortale e reato
penale, tasse ingiuste che si possono evadere senza peccato e
senza reato e, addirittura, tasse perverse, ciò contrarie alla
legge divina che non devono essere pagate anche con il rischio
della propria vita". "La tassa giusta - dice - non deve superare
il 10/20% del salario".
Don Marino è stato famoso in passato per aver aperto un Pub
per avvicinare i giovani, ma anche per il provocatorio presepe -
nel segno dell'integrazione disse - con la madonna interpretata
da una giovane ragazza madre di colore e, al posto di San
Giuseppe, un bastone. (ANSA).