CASA: FRA STIME FISCO E PREZZI ASTE DIVARIO ENORME - FISCO: DELEGA TORNA A CAMERA; RUSH FINALE PER L'OK - FISCO: PARROCO DEL PADOVANO, 'NON PAGATE TASSE INIQUE'

lunedì 10 febbraio 2014

CASA: FRA STIME FISCO E PREZZI ASTE DIVARIO ENORME

CONFEDILIZIA, VALORI OMI (ENTRATE) ANCHE 4 VOLTE SUPERIORI

  (di Maria Gabriella Giannice)

 (ANSA) - ROMA, 9 FEB - La delega fiscale, che approderà nei

prossimi giorni alla Camera per il via libera definitivo, porta

con sè, all'art.2, la riforma del Catasto tanto temuta dai

proprietari di case. Dopo la stangata Imu, Tasi, Tari, Iuc, dopo

la rivalutazione delle rendite catastali in alcune città, ora

arriverà per tutti la revisione del catasto. E questo avviene in

piena crisi del mattone con i valori degli immobili in costante

calo e il settore dell'edilizia in profondo rosso. La messa a

punto dei nuovi strumenti di misurazione del valore reale degli

immobili impiegherà qualche anno ad essere applicata ma nel

frattempo ci sarà una fase di transizione sulla quale ancora non

è certo quali strumenti saranno applicati.

    Stabilire in teoria il valore reale di un immobile è

comunque arduo in un momento di prezzi in continua evoluzione, e

siccome il mercato sta crollando si rischia di penalizzare

ancora di più i contribuenti proprietari di case. Lo evidenzia

Confedilizia, associazione della proprietà immobiliare, in uno

studio che evidenzia come tra i prezzi di vendita delle case in

asta e le quotazioni diffuse dall'Osservatorio del Mercato

Immobiliare (Omi), che fa capo all'Agenzia dell'Entrate, spesso

vi sia un'ampia forbice, con prezzi Omi più alti del prezzo di

aggiudicazione. E' pur vero che nel suo sito l'Agenzia delle

Entrate avverte che le quotazioni OMI "sono soltanto di ausilio

alla stima di un tecnico" e "nell'ambito del processo estimale

non pu? che condurre ad indicazioni di valori di larga massima".

Ma di fatto l'errore dimostra che il mercato reale è più

pessimista delle analisi teoriche. Perch? di fatto il valore

finale dell'immobile, che si baserà anche sui metri quadri e non

più sul numero delle stanze, verrà? elaborato con un algoritmo.

   L'associazione dei proprietari ha pubblicato sul suo sito 40

casi reali di appartamenti venduti all'asta nel 2013 e poi ha

confrontato il prezzo di aggiudicazione con i valori minimi e

massimi delle quotazioni Omi. In 33 casi su 40 il prezzo reale

si è rivelato più basso delle stime e qualche volta con divari

di quattro volte. E' il caso di un piccolo appartamento a Costa

de' Nobili in provincia di Pavia, prezzo di aggiudicazione

37.400 euro, quotazione dell'Omi da 121.500 a 147.00. Peggio

ancora per l'appartamento di Vetralla in provincia di Viterbo

battuto all'asta a 27.000 euro, secondo l'Omi avrebbe dovuto

avere un valore oscillante fra 133.210 e 165.423. Ma differenze

significative si evidenziano a Ragusa con un ufficio venduto a

87.500 euro, stima Omi data fra 114.750 e 168.750 euro. Anche a

Genova abbiamo un appartamento venduto a 61.000 euro a fronte di

valutazioni fra 84.000-124.000 euro. A Napoli a fonte di una

vendita a 249.000 euro la stima oscillava da 295.000 a 450.000

euro. Ad Ancona: prezzo di aggiudicazione 99.029 euro, con stime

pi? che duplicate da 220.000 a 308.000. C'e' un solo caso in cui

il prezzo di aggiudicazione supera la quotazione Omi ed e' un

appartamento di Milano venduto in asta a 198.000 euro a fronte

di una stima fra i 148.200 e i 187.200 euro, ma qui si trattava

di un bene di particolare pregio architettonico. Per il resto,

gli altri 6 immobili della ricerca che rientrano nella forbice

proposta da Omi i prezzi dell' aggiudicazione sono state vicino

al quello più basso.(ANSA).

 

FISCO: DELEGA TORNA A CAMERA; RUSH FINALE PER L'OK

CAPEZZONE CHIEDERO’ FINESTRA AULA;CASERO, SI’ PIÙ PRESTO POSSIBILE

   (ANSA) - ROMA, 9 FEB - La riforma del catasto, la revisione

degli oltre 700 'sconti' fiscali alle famiglie, quelli alle

imprese, regole più stringenti sul gioco d'azzardo, l'inversione

dell'onere della prova tra contribuenti ed amministrazione:

queste e molte altre norme della delega fiscale tornano dalla

settimana che si apre all'esame di Montecitorio, in terza

lettura, per il via libera finale. Insomma la delega, dopo mesi

di 'stop', dovrebbe avere il via libera definitivo consentendo

al testo, licenziato mercoledì? scorso dal Senato con poche

modifiche, di entrare nella 'fase 2'. Ciò i decreti attuativi

che il governo si ? comunque impegnato ad elaborare e gestire in

stretto contatto con il Parlamento. Cos? da marted? prossimo la

delega dovrebbe essere riassegnata alla commissione Finanze

della Camera per un breve passaggio 'tecnico' per poi, legge

elettorale permettendo, approdare velocemente all'aula.

   Il viceministro all'economia, Luigi Casero, che sta seguendo

i lavori parlamentari sulla delega spiega che ''l'idea è

approvarla il più presto possibile. Del resto ci sono state

poche modifiche quindi ci vuole pochissimo tempo, due

settimane''. Poi i decreti: ''finché non ci sono non si attua

nulla e noi ci siamo impegnati a discuterli tutti in

Parlamento'' ma tenendo fede all'impegno di ''preservare i

carichi familiari e la salvaguardia del reddito personale e

anche la razionalizzazione degli sconti alle aziende per ridurre

il loro carico fiscale''. Anche il presidente della Commissione

Finanze e relatore della delega, Daniele Capezzone, ? convinto

che si possa dare il via libera in tempi stretti: ''attendo

ancora la riassegnazione alla commissione che dovrebbe avvenire

formalmente marted? o mercoled? poi, dopo l'esame in

commissione, chieder? una finestra per l'aula (dove ora c'? la

legge elettorale) per arrivare ad un'approvazione superveloce''.

Capezzone ci 'tiene' alla delega e rivendica una 'paternità?

parlamentare' del testo che oltretutto ''sarà la prima legge di

iniziativa parlamentare di questa legislatura''.

   Tra i capitoli a impatto maggiore delle delega c'e' la

revisione del catasto: il valore e la categoria non si basera'

piu' sui vani, ovvero sul numero di stanze, ma sui metri

quadrati. La rendita finale sara' poi determinata da una formula

matematica che mettera' in relazione tutto quanto, dal valore di

mercato alla posizione. Una riforma quindi complessa, che non

potra' completarsi di qui a poco (si parla di circa cinque

anni).

  L'altro fronte caldo riguarda il riordino degli sconti

fiscali, con l'Italia che vanta oltre 700 voci. Si mette mano

alla cosiddetta 'erosione fiscale', stabilendo che il

Governo intervenga per ''eliminare'' e ''riformare'' le spese

fiscali che appaiono ''ingiustificate'', ''superate'' o sono

''una duplicazione'', ferma restando la priorita' della tutela

dei redditi di lavoro, con riguardo alla famiglia e alle persone

svantaggiate. All'esecutivo e' anche affidato il compito di

redigere un rapporto annuale su qualsiasi forma di esenzione,

esclusione, riduzione d'imposta. La delega precisa anche la

destinazione delle maggiori entrate derivanti dalla revisione,

come quelle che arrivano dalla lotta all'evasione: in prima

battuta andranno a salvaguardare l'equilibrio di bilancio e solo

successivamente potranno confluire nel Fondo per la riduzione

della pressione fiscale. Il disegno di legge investe pero' anche

altre questioni, tra cui il riordino del giochi pubblici,

l'introduzione del concetto di abuso di diritto (un nuovo

rapporto con 'inversione della prova' tra amministrazione e

contribuenti) e nuove forme di fiscalita' ambientale. Si punta

anche alla razionalizzazione dell'Iva e di altre imposte

indirette, in particolare, semplificando gli adempimenti (tipo

attraverso modelli precompilati) e attraverso la  razionalizzare

delle aliquote.(ANSA).

 

FISCO: PARROCO DEL PADOVANO, 'NON PAGATE TASSE INIQUE'

RELIGIOSO NOTO PER SUA ECCENTRICITÀ, TENTÒ ANCHE VIA TV

   (ANSA) - VENEZIA, 9 FEB - "Non pagate tasse inique" perch?

"non è giusto correre il rischio di impoverirsi". Sono le parole

che don Marino Ruggero, parroco di Laverda di Lusiana e Mure di

Molvena nel padovano, ha affidato al bollettino parrocchiale.

   Il parroco, che predicava a Villa di Teolo, da cui è stato

trasferito dopo aver fatto due provini per entrare nel "Grande

fratello", ora ha sposato una sorta di campagna antifisco, come

riferisce Il Mattino di Padova.

   "La dottrina cattolica - scrive don Marino sul bollettino

parrocchiale 'Marin che rugge' - ricorda che vi sono tasse

giuste, che vanno pagate sotto pena di peccato mortale e reato

penale, tasse ingiuste che si possono evadere senza peccato e

senza reato e, addirittura, tasse perverse, ciò contrarie alla

legge divina che non devono essere pagate anche con il rischio

della propria vita". "La tassa giusta - dice - non deve superare

il 10/20% del salario".

   Don Marino è stato famoso in passato per aver aperto un Pub

per avvicinare i giovani, ma anche per il provocatorio presepe -

nel segno dell'integrazione disse - con la madonna interpretata

da una giovane ragazza madre di colore e, al posto di San

Giuseppe, un bastone. (ANSA).

 

 


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