SICUREZZA: SAP, NO A PIANO RAZIONALIZZAZIONE POLIZIA - AMIANTO: TAR LIGURIA CONDANNA MARINA A RISARCIRE MILITARE. SOTTUFFICIALE HA LAVORATO IN AMBIENTE COIBENTATO - CONCORSO UNIVERSITA' MESSINA, EX RETTORE E ALTRI 6 A GIUDIZIO

sabato 22 febbraio 2014

 

SICUREZZA: SAP, NO A PIANO RAZIONALIZZAZIONE POLIZIA

CHIUSURA COMMISSARIATO PS OSIMO, SQUADRA NAUTICA E PUNTI POLFER

   (ANSA) - ANCONA, 21 FEB - Il sindacato autonomo di polizia

Sap e' "fortemente contrario al progetto ministeriale di chiusura

del commissariato Ps di Osimo, della Squadra Nautica della

Questura di Ancona, dei posti Polfer di Fabriano e Falconara".

Secondo il segretario provinciale Filippo Moschella, lo studio,

sui cui dovranno esprimere parere questori e prefetti, "per il

commissariato di Osimo e la Squadra Nautica non tiene conto

delle necessita' di ordine e sicurezza pubblica nella zona a sud

di Ancona in un vasto territorio comprendente un centro

importante come Osimo (34.500 abitanti), la Riviera del Conero e

la Santa Casa di Loreto, localita' visitate da centinaia di

migliaia di turisti e pellegrini". A Osimo dovrebbe essere anche

soppresso l'intervento delle Volanti con il 113. Per i posti

Polfer di Falconara e di Fabriano invece "non si e' considerato

il servizio per il presidio delle stazioni e soprattutto dei

treni". A giudizio del Sap, lo studio del Viminale, "che sarebbe

stato concertato con il Comando generale dell'Arma dei

Carabinieri per rivisitare sul territorio la dislocazione dei

commissariati Ps e delle compagnie dei Cc, non fa alcun

riferimento a come poter garantire la sicurezza nei luoghi dove

saranno soppressi i presidi. Inoltre - si legge - non tiene

conto delle aspettative del personale e non e' stato chiarito

come e a favore di chi verranno utilizzate le centinaia di

milioni di euro di risparmio". Un progetto che, per Moschella,

"lascia molti dubbi sul mantenimento degli attuali standard

d'intervento per la sicurezza". Il Sap ha chiesto un incontro

con il questore e con il dirigente della Polfer.(ANSA).

 

POLIZIA: ALLARME SINDACATI, IN TOSCANA TAGLIATI 20 UFFICI

   (ANSA) - FIRENZE, 21 FEB - Chiusura di 20 uffici di polizia,

tra cui tutti i presidi della polizia postale nella regione ad

eccezione della sede di Firenze e vari presidi della polfer e

della polizia stradale, ridimensionamento di alcuni

commissariati. Questo, secondo quanto appreso da fonti

sindacali, cio' che e' previsto per la Toscana nel piano di

razionalizzazione che il Dipartimento di pubblica sicurezza

dovrebbe chiudere entro l'estate.

   "Ci opporremo in ogni modo - ha affermato Massimo Montebove,

portavoce nazionale del sindacato di polizia Sap - a questa

strategia di rivisitazione dell'apparato sicurezza che non mira

certo a rendere piu' efficiente il sistema". "Sosteniamo da

sempre - ha precisato - la necessita' di razionalizzare le forze

di polizia, che sono troppe. Ma non devono essere chiusi i

presidi di sicurezza, soprattutto delle specialita'. Il

Dipartimento di Pubblica Sicurezza ha chiesto nei giorni scorsi

un parere sulla soppressione di questi uffici a prefetti e

questori, con l'obiettivo di recuperare uomini per il controllo

del territorio. In Toscana la polizia ha un sotto organico del

20 per cento e i carabinieri non stanno meglio. Non si possono

fare le nozze coi fichi secchi e non si puo' spremere ancora il

personale che gia' oggi opera al limite delle proprie

possibilita'. Per avere due volanti in piu' diminuiamo le indagini

legate alla pedopornografia o agli incidenti stradali. Siamo nel

ridicolo".

   Contro l'annunciata razionalizzazione si e' espresso anche il

segretario del Silp Cgil di Pisa, Claudio Meoli: "I sindacati di

polizia - ha detto - hanno preannunciato la loro netta e decisa

contrarieta' ad un cosi' delicato progetto senza avere tutti gli

elementi in merito ai criteri, alla modalita' applicativa e a

come riutilizzare i risparmi che deriveranno da tale

intervento". (ANSA).

 

AMIANTO: TAR LIGURIA CONDANNA MARINA A RISARCIRE MILITARE

SOTTUFFICIALE HA LAVORATO IN AMBIENTE COIBENTATO

   (ANSA) - GENOVA, 21 FEB - Il Tar della Liguria ha condannato

la Marina Militare a risarcire un sottufficiale per i gravi

danni di salute riportati in servizio a causa dell'amianto. Il

militare per 15 anni e' stato imbarcato come elettricista della

Marina e ha sempre operato in un ambiente lavorativo in cui

risultava utilizzato l'amianto per la coibentazione termica e

acustica. Piu' volte il sottufficiale aveva chiesto alla Marina

di adoperarsi per migliorare le condizioni dei luoghi di lavoro

ma senza risultato.

   I giudici del tribunale amministrativo si sono avvalsi di

accertamenti medici effettuati da esperti dell'Universita' di

Genova. Secondo i giudici non vi sono dubbi che il militare, ora

in congedo, si sia ammalato a causa delle condizioni di lavoro

non adeguate. Infatti i periti hanno appurato "la diretta

derivazione della malattia dalla prolungata esposizione del

militare alle fibre dell'amianto". Per cui, concludono i

magistrati "puo' ritenersi comprovata la responsabilita'

dell'amministrazione militare". I giudici non quantificano il

danno, ma affermano che la Marina dovra' "proporre al creditore

un congruo importo per ristorare il danno arrecato".(ANSA).

 

CONCORSO UNIVERSITA' MESSINA, EX RETTORE E ALTRI 6 A GIUDIZIO

   (ANSA) - MESSINA, 21 FEB - Il Gup di Messina Daniela Urbani

ha rinviato a giudizio l'ex rettore Francesco Tomasello e altre

sei persone con l'accusa di concussione, peculato, abuso

d'ufficio e falso nell'ambito di un'inchiesta su un presunto

concorso truccato alla Facolta' di Farmacia.

   Oltre a Tomasello saranno processati, il direttore del

dipartimento di Farmacia Giuseppe Bisignano, il professor

Giuseppe Teti, il gestore dell'economato della Facolta' Cesare

Grillo, Maria Chiara Aversa, l'ex delegata del Rettore per la

formazione delle Commissioni d'esami Maria Chiara Aversa, i

professori Giuseppe Nicoletti e Sandro Ripa, rispettivamente

delle universita' di Catania e Camerino. L'indagine della Guardia

di finanza fu battezzata Pacta Servanda Sunt e sfoci lo scorso

settembre nell'arresto del Preside di Farmacia Bisignano e del

professore Giuseppe Teti. I due sono ritenuti responsabili di

aver truccato un concorso per ricercatore in Microbiologia allo

scopo di pilotarne l'esito. (ANSA).


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