CORTE CONTI, TASSE LOCALI PESANO PER 80% AGGRAVIO FISCO - PRIVACY: GARANTE, VIA LIBERA A BANCA DATI ANTIMAFIA. SEMPLIFICATA PROCEDURA RILASCIO DOCUMENTAZIONE SU IMPRESE - SICUREZZA: GASPARRI, ALFANO SOSPENDA CHIUSURA UFFICI POLIZIA

venerdì 07 marzo 2014

 

CORTE CONTI, TASSE LOCALI PESANO PER 80% AGGRAVIO FISCO

CGIA,+200% BALZELLI LOCALI.DIFESA SINDACI,TAGLIATI TRASFERIMENTI

   (di Maria Gabriella Giannice)

   (ANSA) - ROMA, 6 MAR - La gran parte dell'aumento della

pressione fiscale registrata dal 1990 e' dovuta all'aggravio

delle tasse locali. Il federalismo, in particolare quello

fiscale, non ha mantenuto le promesse. Gli effetti virtuosi di

efficienza, contenimento della spesa, minor costo dei servizi,

non ci sono stati, anzi, anche per colpa della crisi, la

pressione del fisco e' aumentata e si e' diversificata da ente

locale ad ente locale, comportando delle differenze "distorsive"

che vanno ad aggravare le situazioni economiche di territori e

contribuenti piu' deboli. A dirlo e' la Corte dei Conti che, dati

in mano, ha "bocciato", al momento, il federalismo fiscale.

   Secondo i dati della Corte dei Conti, dal 1990 al 2012 "la

forza trainante sulla pressione fiscale complessiva, passata dal

38 al 44%, appare imputabile per oltre i 4/5 alle entrate

locali. La quota di queste su quelle dell'intera pubblica

amministrazione si e' piu' che triplicata passando dal 5,5% al

15,9%" ha detto il presidente Raffaele Squitieri sentito dalla

Commissione Parlamentare sul Federalismo Fiscale. Nel percorso

di attuazione del federalismo, inoltre, non e' stato rispettato

"un vincolo di invarianza della pressione fiscale complessiva"

previsto dalla legge delega.

   Dal Veneto rincara la dose anche la Cgia di Mestre che parla

di tradimento del federalismo con un boom delle tasse locali del

200% dal 1997. Tanto che la Confedilizia, che difende i

proprietari immobiliari - cioe' i contribuenti sui quali poggia

il fisco locale - afferma: si aprono gli occhi sulla realta'. Si

difendono invece i sindaci. Parla per loro il presidente

dell'Anci, Piero Fassino: i tagli ai trasferimenti subiti dai

Comuni dal 2007 ad oggi - ha sostenuto - "sono stati nettamente

superiori all' incremento della fiscalita' locale".

   La Corte Conti conferma che dal 2009 al 2012, in piena crisi,

gli enti locali hanno dovuto tagliare 31 miliardi: 15 per

compensare il calo dei trasferimenti dallo Stato e 16 miliardi

per effetto di misure di inasprimento del Patto di stabilita'

interno. Ma l'analisi dei magistrati contabili punta l'indice

anche su altri squilibri, come la differenziazione del "ricorso

alla leva fiscale" fra i vari enti locali. C'e' ''una sorta di

'regola distorsiva' che penalizza i territori con redditi piu'

bassi ed economie in affanno". Insomma Irpef e Irap (con aumenti

fino al 20%) sono piu' pesanti proprio dove ci sarebbe piu'

bisogno di alleggerire il fisco per liberare risorse. Inizia

cosi' una spirale negativa che puo' indurre, fra l'altro, una

'delocalizzazione' delle imprese verso amministrazioni piu'

favorevoli.

   Non ci sono, comunque, sono notizie cattive per la tassazione

delle imprese. L'Istat ha calcolato - esaminando 860 mila

imprese - che nel 2014 le societa' risparmieranno il 9,8%

dell'imposta sui redditi (pari a 2,6 miliardi) grazie ai

provvedimenti in materia di tassazione dei redditi delle imprese

adottati a partire dal 2011 (riporto delle perdite, deducibilita'

IRAP sul costo del lavoro e l'Ace, la detassazione del

rendimento figurativo del capitale proprio).

   Sempre sul fronte fiscale, e' in arrivo il reato di

autoriciclaggio attraverso un emendamento al decreto sul rientro

dei capitali. A favore dell'ipotesi, che anche il Premier Renzi

ha detto di voler adottare, si sono espressi in rapida

successione sia il comandante della Guardia di Finanza, sia il

direttore dell'agenzia delle entrate Attilio Befera, nel corso

di due diverse audizioni in Commissione Finanza alla

Camera.(ANSA).

 

PRIVACY: GARANTE, VIA LIBERA A BANCA DATI ANTIMAFIA

SEMPLIFICATA PROCEDURA RILASCIO DOCUMENTAZIONE SU IMPRESE

   (ANSA) - ROMA, 6 MAR - Via libera dal Garante privacy allo

schema di regolamento che definisce le modalita' di funzionamento

e collegamento della Banca nazionale unica della documentazione

antimafia con il Ced interforze del dipartimento della pubblica

sicurezza ed altre banche dati ben specificate.

   L'archivio - spiega la Newsletter del Garante - consentira' di

semplificare il sistema di rilascio della documentazione

antimafia sulle imprese (le cosiddette "comunicazioni" e

"informazioni" antimafia) alle stazioni appaltanti e agli altri

soggetti legittimati ad acquisirle (pubbliche amministrazioni,

camere di commercio, ordini professionali ecc.). I dati

registrati potranno essere trattati elettronicamente solo

attraverso terminali attivati presso le Prefetture e presso gli

altri soggetti legittimati all'accesso.

   Considerata la delicatezza e la mole dei dati, per

interrogare la banca dati occorrera' utilizzare credenziali di

autenticazione in base a specifici profili di autorizzazione.

Tutti i dati saranno sottoposti a cifratura e verra' conservata

la registrazione degli accessi. Le informazioni potranno essere

trattate anche per finalita' di applicazione delle normative

antimafia oltre che dalle Prefetture anche da alcuni uffici del

Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero

dell'Interno, dalle forze di polizia, dalla struttura tecnica

del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle

grandi opere e, nell'ambito delle attivita' di coordinamento del

procuratore nazionale antimafia, dalla Dna.

   Il parere dell'Autorita' e' reso al ministero dell'Interno su

una versione dello schema che tiene conto degli approfondimenti

e delle indicazioni suggeriti dal Garante, che hanno riguardato,

in particolare, le finalita' del trattamento dei dati, la

specificazione delle banche dati collegate, una maggiore

selettivita' degli accessi, l'obbligo di cancellazione dei dati

alla scadenza dei termini di conservazione, la previsione

espressa del conforme parere del Garante sulle convenzioni che

dovranno disciplinare i collegamenti con alcuni sistemi

informativi e l'aggiornamento da parte dell'impresa delle

informazioni ad essa riferite presenti nella banca dati.

(ANSA).

 

SICUREZZA: GASPARRI, ALFANO SOSPENDA CHIUSURA UFFICI POLIZIA

   (ANSA) - ROMA, 6 MAR - "Chiediamo un'urgente audizione al

Senato e al ministro dell'Interno Alfano perche' riferisca sulla

catastrofica decisione di chiudere decine di punti operativi

della polizia di Stato. L'aeroporto di Pescara, la polizia

stradale di Barletta, il commissariato di Genzano e tanti altri

presidi vengono soppressi in base a una logica ragionieristica

demenziale che lascia il Paese ancora piu' esposto in termini di

sicurezza''. La richiesta e' di Maurizio Gasparri, vice

presidente del Senato, secondo il quale ''la decisione di

operare tutte queste chiusure e' ingiustificata''. ''Si devono

trovare assolutamente delle soluzioni - afferma Gasparri - che

consentano a queste realta' di continuare ad operare al servizio

dei cittadini. Chiediamo un confronto immediato in Parlamento

per trovare con immediatezza le soluzioni piu' idonee''.

''Intanto chiediamo la sospensione di ogni chiusura di uffici

della Polizia e di qualsiasi altra forza di polizia'' ribadisce

Gasparri.(ANSA).


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