CORTE CONTI, TASSE LOCALI PESANO PER 80% AGGRAVIO FISCO - PRIVACY: GARANTE, VIA LIBERA A BANCA DATI ANTIMAFIA. SEMPLIFICATA PROCEDURA RILASCIO DOCUMENTAZIONE SU IMPRESE - SICUREZZA: GASPARRI, ALFANO SOSPENDA CHIUSURA UFFICI POLIZIA
CORTE CONTI, TASSE LOCALI PESANO PER 80% AGGRAVIO FISCO
CGIA,+200% BALZELLI LOCALI.DIFESA SINDACI,TAGLIATI TRASFERIMENTI
(di Maria Gabriella Giannice)
(ANSA) - ROMA, 6 MAR - La gran parte dell'aumento della
pressione fiscale registrata dal 1990 e' dovuta all'aggravio
delle tasse locali. Il federalismo, in particolare quello
fiscale, non ha mantenuto le promesse. Gli effetti virtuosi di
efficienza, contenimento della spesa, minor costo dei servizi,
non ci sono stati, anzi, anche per colpa della crisi, la
pressione del fisco e' aumentata e si e' diversificata da ente
locale ad ente locale, comportando delle differenze "distorsive"
che vanno ad aggravare le situazioni economiche di territori e
contribuenti piu' deboli. A dirlo e' la Corte dei Conti che, dati
in mano, ha "bocciato", al momento, il federalismo fiscale.
Secondo i dati della Corte dei Conti, dal 1990 al 2012 "la
forza trainante sulla pressione fiscale complessiva, passata dal
38 al 44%, appare imputabile per oltre i 4/5 alle entrate
locali. La quota di queste su quelle dell'intera pubblica
amministrazione si e' piu' che triplicata passando dal 5,5% al
15,9%" ha detto il presidente Raffaele Squitieri sentito dalla
Commissione Parlamentare sul Federalismo Fiscale. Nel percorso
di attuazione del federalismo, inoltre, non e' stato rispettato
"un vincolo di invarianza della pressione fiscale complessiva"
previsto dalla legge delega.
Dal Veneto rincara la dose anche la Cgia di Mestre che parla
di tradimento del federalismo con un boom delle tasse locali del
200% dal 1997. Tanto che la Confedilizia, che difende i
proprietari immobiliari - cioe' i contribuenti sui quali poggia
il fisco locale - afferma: si aprono gli occhi sulla realta'. Si
difendono invece i sindaci. Parla per loro il presidente
dell'Anci, Piero Fassino: i tagli ai trasferimenti subiti dai
Comuni dal 2007 ad oggi - ha sostenuto - "sono stati nettamente
superiori all' incremento della fiscalita' locale".
La Corte Conti conferma che dal 2009 al 2012, in piena crisi,
gli enti locali hanno dovuto tagliare 31 miliardi: 15 per
compensare il calo dei trasferimenti dallo Stato e 16 miliardi
per effetto di misure di inasprimento del Patto di stabilita'
interno. Ma l'analisi dei magistrati contabili punta l'indice
anche su altri squilibri, come la differenziazione del "ricorso
alla leva fiscale" fra i vari enti locali. C'e' ''una sorta di
'regola distorsiva' che penalizza i territori con redditi piu'
bassi ed economie in affanno". Insomma Irpef e Irap (con aumenti
fino al 20%) sono piu' pesanti proprio dove ci sarebbe piu'
bisogno di alleggerire il fisco per liberare risorse. Inizia
cosi' una spirale negativa che puo' indurre, fra l'altro, una
'delocalizzazione' delle imprese verso amministrazioni piu'
favorevoli.
Non ci sono, comunque, sono notizie cattive per la tassazione
delle imprese. L'Istat ha calcolato - esaminando 860 mila
imprese - che nel 2014 le societa' risparmieranno il 9,8%
dell'imposta sui redditi (pari a 2,6 miliardi) grazie ai
provvedimenti in materia di tassazione dei redditi delle imprese
adottati a partire dal 2011 (riporto delle perdite, deducibilita'
IRAP sul costo del lavoro e l'Ace, la detassazione del
rendimento figurativo del capitale proprio).
Sempre sul fronte fiscale, e' in arrivo il reato di
autoriciclaggio attraverso un emendamento al decreto sul rientro
dei capitali. A favore dell'ipotesi, che anche il Premier Renzi
ha detto di voler adottare, si sono espressi in rapida
successione sia il comandante della Guardia di Finanza, sia il
direttore dell'agenzia delle entrate Attilio Befera, nel corso
di due diverse audizioni in Commissione Finanza alla
Camera.(ANSA).
PRIVACY: GARANTE, VIA LIBERA A BANCA DATI ANTIMAFIA
SEMPLIFICATA PROCEDURA RILASCIO DOCUMENTAZIONE SU IMPRESE
(ANSA) - ROMA, 6 MAR - Via libera dal Garante privacy allo
schema di regolamento che definisce le modalita' di funzionamento
e collegamento della Banca nazionale unica della documentazione
antimafia con il Ced interforze del dipartimento della pubblica
sicurezza ed altre banche dati ben specificate.
L'archivio - spiega la Newsletter del Garante - consentira' di
semplificare il sistema di rilascio della documentazione
antimafia sulle imprese (le cosiddette "comunicazioni" e
"informazioni" antimafia) alle stazioni appaltanti e agli altri
soggetti legittimati ad acquisirle (pubbliche amministrazioni,
camere di commercio, ordini professionali ecc.). I dati
registrati potranno essere trattati elettronicamente solo
attraverso terminali attivati presso le Prefetture e presso gli
altri soggetti legittimati all'accesso.
Considerata la delicatezza e la mole dei dati, per
interrogare la banca dati occorrera' utilizzare credenziali di
autenticazione in base a specifici profili di autorizzazione.
Tutti i dati saranno sottoposti a cifratura e verra' conservata
la registrazione degli accessi. Le informazioni potranno essere
trattate anche per finalita' di applicazione delle normative
antimafia oltre che dalle Prefetture anche da alcuni uffici del
Dipartimento della Pubblica sicurezza del ministero
dell'Interno, dalle forze di polizia, dalla struttura tecnica
del Comitato di coordinamento per l'alta sorveglianza delle
grandi opere e, nell'ambito delle attivita' di coordinamento del
procuratore nazionale antimafia, dalla Dna.
Il parere dell'Autorita' e' reso al ministero dell'Interno su
una versione dello schema che tiene conto degli approfondimenti
e delle indicazioni suggeriti dal Garante, che hanno riguardato,
in particolare, le finalita' del trattamento dei dati, la
specificazione delle banche dati collegate, una maggiore
selettivita' degli accessi, l'obbligo di cancellazione dei dati
alla scadenza dei termini di conservazione, la previsione
espressa del conforme parere del Garante sulle convenzioni che
dovranno disciplinare i collegamenti con alcuni sistemi
informativi e l'aggiornamento da parte dell'impresa delle
informazioni ad essa riferite presenti nella banca dati.
(ANSA).
SICUREZZA: GASPARRI, ALFANO SOSPENDA CHIUSURA UFFICI POLIZIA
(ANSA) - ROMA, 6 MAR - "Chiediamo un'urgente audizione al
Senato e al ministro dell'Interno Alfano perche' riferisca sulla
catastrofica decisione di chiudere decine di punti operativi
della polizia di Stato. L'aeroporto di Pescara, la polizia
stradale di Barletta, il commissariato di Genzano e tanti altri
presidi vengono soppressi in base a una logica ragionieristica
demenziale che lascia il Paese ancora piu' esposto in termini di
sicurezza''. La richiesta e' di Maurizio Gasparri, vice
presidente del Senato, secondo il quale ''la decisione di
operare tutte queste chiusure e' ingiustificata''. ''Si devono
trovare assolutamente delle soluzioni - afferma Gasparri - che
consentano a queste realta' di continuare ad operare al servizio
dei cittadini. Chiediamo un confronto immediato in Parlamento
per trovare con immediatezza le soluzioni piu' idonee''.
''Intanto chiediamo la sospensione di ogni chiusura di uffici
della Polizia e di qualsiasi altra forza di polizia'' ribadisce
Gasparri.(ANSA).